Per Sara e Stefano il senso di un matrimonio è in un cuore che batte

#bomboniere solidali, #cardiopatie infantili, #cuore di bimbi, #regali solidali, #salute

Il 23 settembre 2018 tanti cuori battevano forte: erano quelli di Sara e Stefano, che si univano felicemente in matrimonio, ed erano anche quelli dei bambini cardiopatici, nati nei Paesi più poveri del mondo, che finalmente potevano essere curati grazie alla scelta solidale dei due sposi.

 

Le bomboniere di Mission Bambini: un gesto di solidarietà utile e concreto

Sara e Stefano volevano celebrare al meglio il giorno per loro più felice e per questo motivo cercavano un oggetto che testimoniasse, a loro e alle persone invitate, il significato del matrimonio: provare a essere strumento di bene non tanto per sé, ma soprattutto per gli altri.

“Cercavamo quindi qualcosa che ci permettesse di fare un gesto di solidarietà utile e concreto, senza spendere inutilmente per oggetti destinati a essere presto dimenticati.”

 

 

L’amicizia con il Dottor Stefano Marianeschi, da anni medico volontario e coordinatore scientifico delle missioni del programma Cuore di Bimbi, ha fatto il resto:

“È stata davvero una grande gioia poter contribuire alla salute e alla felicità di bambini meno fortunati, che senza l’opera instancabile di Mission Bambini non avrebbero una speranza di vita serena!”

 

Scegli la tua bomboniera solidale!

Dopo aver curiosato sulla nostra pagina Bomboniere Solidali e dopo essere stati consigliati anche dalla nostra referente Sara Recalcati, Stefano e Sara hanno scelto le bomboniere Green & Glam:

“davvero belle, originali e fatte con cura!”

Ma quale sarà la bomboniera solidale perfetta per il tuo matrimonio?
Sceglila nella sezione dedicata sul nostro sito oppure contattaci via email per ricevere maggiori informazioni e suggerimenti.

Il racconto di Souleymane: essere volontario è avere entusiasmo, affetto e attenzione

#educazione, #educazione italia, #volontariato

Souleymane è arrivato in Italia dalla Guinea Bissau con un sogno: lavorare in campo sociale ed educativo. E dopo l’esperienza di volontariato nei nostri centri estivi non ha più dubbi: studierà duramente per continuare a restare, come noi, vicino ai bambini.

 

Diventare un volontario per i bambini: un arricchimento umano e culturale

Ci sono incontri che sembrano destinati ad accadere ed è stato proprio così con Souleymane, ragazzo guineense di 21 anni: tra i primi a essersi candidato per diventare volontario nei nostri centri estivi, dopo un primo colloquio molto positivo e la successiva formazione sul campo, il 13 luglio è partito per Moncalieri. Ad attenderlo un’esperienza – arricchente, formativa, intensa, emozionante – presso i servizi Estate Bimbi della ludoteca Casa Zoe e A come Ambiente del parco le Vallere, entrambi promossi dalla Cooperativa Sociale Educazione Progetto.

“Fin da subito mi sono trovato a mio agio e sono entrato in grande sintonia con tutti i bambini, gli educatori e gli operatori. La mia giornata iniziava alle 8.00 del mattino: che si trattasse di giocare a calcio, a un gioco in scatola o di colorare, l’importante era partecipare con grande entusiasmo, affetto e attenzione a ogni bisogno dei bimbi.”

 

 

Un’attitudine, questa, che ha portato Souleymane a dare (tanto) ai bambini, ma anche a ricevere (tanto) in cambio: ad esempio, un aspetto affascinante per lui è stato entrare in contatto con bimbi di differenti culture – italiana, asiatica, africana, sudamericana – e di conseguenza scoprire i loro modi diversi di giocare, imparare, fare.

E a proposito di origini differenti, la conoscenza della lingua araba ha permesso a Souleymane di ricoprire un ruolo da mediatore con i genitori di due bambine siriane: un ruolo che si è rivelato prezioso per gli educatori, ma anche e soprattutto per la famiglia dei bambini, perché l’ha fatta sentire accolta e tenuta in considerazione al pari di tutte le altre.

E che cosa dire poi della preparazione della pasta fresca?

“Già! L’attività che ho preferito in assoluto è stata preparare la pasta fresca al parco, insieme ai bambini: mi ha permesso di imparare qualcosa, tipico della cultura italiana, che non avevo mai fatto prima. E poi i bambini si sono divertiti tantissimo … e io con loro!”

 

Una passione che continua: dal centro estivo a un nuovo orizzonte professionale

Essere volontario per i bambini è stata una esperienza molto positiva per Souleymane: “sono molto felice di aver partecipato, perché ho imparato molto e sono sicuro che mi servirà per continuare a lavorare nel campo sociale ed educativo.”

Proprio così, dal volontariato nei nostri centri estivi è nato un rinnovato desiderio: “qualche mese prima del lockdown volevo iscrivermi a un corso per diventare operatore socio-sanitario, ma gli orari del lavoro come aiuto cuoco non mi permettevano di avere del tempo da dedicare agli studi. Alla fine del centro estivo ho invece deciso di provarci: di iscrivermi, di studiare duramente e di provare il test di ammissione.”