Donazione in memoria: il potere del ricordo al servizio dei bambini

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Il potere del ricordo è immenso, quanto quello dell’amore tra genitori e figli:  una donazione in memoria dei propri cari si serve di quel potere per difendere i diritti dei bambini più fragili.

Lina, storica volontaria di Mission Bambini, che con la sua forza e la sua costanza si è sempre posta in prima linea per garantire ai bambini in difficoltà il supporto che meritano, incarna appieno la potenza di quell’amore speciale e interminabile.

 

“A volte bisogna aspettare, perché i tempi siano maturi, ma quando un pensiero è ricorrente,
prima o poi trova la strada per realizzarsi.”

 

Con queste parole Lina ci comunica di voler commemorare i suoi genitori, supportando i nostri progetti e far sì che il ricordo del loro affetto sia messo al servizio di quei bambini che in Italia vivono sotto la soglia di povertà, dando loro gli strumenti per costruire un futuro brillante.

Al momento della scomparsa dei suoi genitori, Lina non aveva i mezzi per ricordarli con una donazione, ma la recente vendita di un appartamento di famiglia le ha dato la possibilità di destinare parte dei ricavati a sostegno dei nostri progetti.

Così può ora tramandare quel supporto che i genitori non le hanno mai fatto mancare a quei bimbi che ne sono stati privati.

Donazione in memoria

Lina parla con un’operatrice del centro prima infanzia a Marcheno

A seguito della donazione, nel giorno dell’affissione della targa commemorativa, nell’asilo nido di Marcheno – in provincia di Brescia – Lina commenta con queste parole ciò che finalmente è riuscita a fare, nascondendo dietro gli occhiali una lacrima di commozione:

 

“I miei genitori non sono più tra noi da parecchi anni, ma io e mia sorella siamo contente di essere riuscite a ricordarli così.
Siamo sicure che loro sarebbero felici del nostro gesto.
Nella loro vita si sono sempre dati da fare, faticando, per non farci mancare nulla e ci sono riusciti. Noi siamo state fortunate ad averli avuti accanto e credo che il modo migliore per ricordarli e continuare a far vivere la loro memoria,
sia aiutare tanti bambini che sono stati meno fortunati di noi”.

 

Donazione in memoria
Lina osserva i bambini del centro, alcuni dei beneficiari della sua donazione.

La donazione di Lina permetterà di continuare a combattere la povertà materiale ed educativa che colpisce oltre 1 milione di minori solo in Italia, garantendo loro sostegno psicologico, fornendo beni di prima necessità ai bambini e alle famiglie più fragili, attivando laboratori artistici, creativi e tecnologici che sviluppino i talenti di bambine e bambini e offrendo supporto ai genitori che ne hanno bisogno per svolgere al meglio il proprio ruolo.

 

 

Se anche tu desideri celebrare il ricordo di una persona cara:
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Missioni all’estero: bambini e volontari di nuovo insieme

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Estate 2022: dopo due anni di stop, riprendono le missioni dei nostri volontari all’estero.

Ed è proprio con tre delle nostre volontarie – Ilaria, Valentina e Maria Elena – che abbiamo viaggiato in Repubblica Dominicana, più precisamente sul nostro progetto di educazione a Puerto Plata.

 

“È stata un’esperienza meravigliosa – racconta Maria Elena – Ho visto la realtà così com’è, senza filtri, ma allo stesso tempo mi sono sempre sentita al sicuro. La cosa più bella è la relazione che crei con i bimbi, che con un sorriso e uno sguardo ti trasmettono tutto”. 

Partire per una missione all’estero è sicuramente un’esperienza unica, e lo diventa ancor di più se rappresenta il primo viaggio in un Paese così lontano e in un contesto caratterizzato da disagio e povertà. È dunque normale, come ci raccontano le giovani volontarie, sentirsi spaesate i primi giorni; allo stesso tempo, provare l’adrenalina che caratterizza le prime esperienze ti fa scoprire di avere uno spirito di adattamento che mai avresti pensato di possedere.

 

 

La proprietaria dell’appartamento dove alloggiavano le ha trattate come figlie, le persone del luogo sono state super calorose e accoglienti. Anche i bambini sono certamente stati d’aiuto nel farle sentire a casa: tra attività ludiche in cortile, laboratori di disegno e qualche breve gita, il clima si è fatto subito più leggero. Ci raccontano che i più piccoli tendono ad affezionarsi subito e a essere più espansivi, mentre i più grandi ti guardano con curiosità e con loro si viene a creare un rapporto di dialogo e complicità.

“Abbiamo percepito un senso di dignità molto profondo, il che non è scontato – fa notare Ilaria. I bambini erano sempre puliti e ordinati, venivano educati all’igiene, e gli spazi comuni erano sempre in ordine… Viene dato molto valore e importanza all’educazione a tutto tondo.” 

 

 

Ilaria, Valentina e Maria Elena si sono portate a casa bellissimi ricordi da questa missione, definendola “una botta di vita ed energia incredibile”, e non vedono l’ora di ripartire per un’altra esperienza a contatto con i nostri bambini.

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