Categoria: Educazione Italia
Obiettivo S.C.U.O.L.A.
Sviluppare Concretamente Uniche Opportunità, Laboratori e Attività.
Sabato 7 maggio ti aspettiamo all’open day di Mission Bambini: un evento inserito nella cornice della Civil Week e un pomeriggio in cui presenteremo e faremo conoscere i nostri progetti in ambito educativo volti a contrastare il fenomeno della povertà educativa nei contesti di maggior disagio.
L’evento è aperto a tutti, scopri di cosa si tratta!
Porte aperte: quelle della nostra Fondazione
Incontri, dimostrazioni pratiche e laboratori – aperti a grandi e piccoli – per mettersi nei panni di bambini e ragazzi che, nel nostro Paese, si trovano in contesti di disagio materiale, economico e sociale.
Racconteremo di come, dal 2006, potenziamo e innoviamo l’offerta didattica nelle scuole di periferia e cerchiamo di prevenire l’abbandono scolastico tra gli studenti.
Faremo conoscere le nostre attività sulla città di Milano non solo attraverso il racconto dei nostri professionisti, ma anche con laboratori e giochi per toccare con mano la realtà in cui operiamo.
Mostreremo come portiamo l’educazione ambientale nelle scuole primarie, tramite il gioco PiantaLÀ: un gioco da tavolo che insegna ai bambini, in maniera ludica, importanti nozioni sul tema della sostenibilità e della tutela ambientale; o ancora, presenteremo una nuova metodologia educativa attraverso attività di robotica educativa e di coding, servendoci di piccoli robot.
Ti aspettiamo!
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Civil Week 2022 è la manifestazione che si svolgerà dal 5 all’8 maggio dove cittadini attivi, organizzazioni di terzo settore e scuole faranno vivere il proprio impegno civico attraverso iniziative diffuse in tutto il territorio metropolitano. La kermesse è promossa da Corriere della Sera – Buone Notizie, CSV Milano, Forum Terzo settore Adda Martesana, Altomilanese e Milano, Fondazione di Comunità Milano, Fondazione Comunitaria Nord Milano e Ticino Olona con il patrocinio e il contributo di Regione Lombardia, Città metropolitana di Milano e il patrocinio del Comune di Milano.
Lo “Spazio Mission Bambini” a Milano e Padova
È partito nelle scuole di Milano e Padova lo Spazio Mission Bambini, un’aula dedicata dove i bambini delle classi coinvolte – accompagnati da personale specializzato – potranno sviluppare il pensiero creativo, le competenze cognitive e computazionali, nonché la comunicazione e la cooperazione tra pari.
Una base sicura dedicata ai bambini
“Questi sono bambini sani, ma hanno assolutamente bisogno di un supporto emotivo. Perché da soli non sono in grado di fronteggiare le situazioni di forte stress che stanno vivendo”. È questo il grido d’allarme lanciato dalla professoressa Sara Scrimin dell’Università di Padova (Dipartimento di Psicologia dello Sviluppo e della Socializzazione), partner di Mission Bambini nel nuovo progetto all’interno delle scuole.
“Le scuole dove abbiamo avviato questi interventi – continua Scrimin – sono localizzate in contesti caratterizzati da forte povertà educativa e materiale. Alle spalle questi bambini hanno famiglie già fragili, duramente provate dalla pandemia anche sul piano economico. E le difficoltà delle famiglie si riversano inevitabilmente sui più piccoli”.
Perdita di concentrazione, comportamenti inappropriati e aggressivi, pianti incontrollati… È così che il disagio di bambini e ragazzini si manifesta in classe. “Per questo insieme alla Fondazione abbiamo deciso di creare all’interno delle scuole un ambiente fisico separato che svolga la funzione di “base sicura”. Un’aula dedicata dove lo studente, o un piccolo gruppo di studenti, può ‘ricaricarsi’ trovando il supporto emotivo che gli serve, anche grazie alla presenza di figure professionali come psicologi ed educatori in affiancamento agli insegnanti”.
È così che nasce all’interno delle scuole lo “Spazio Mission Bambini”. Grazie ai fondi raccolti attraverso la campagna “Illuminiamo la scuola” lanciata dalla nostra Fondazione lo scorso autunno, sono già due gli istituti coinvolti, per un totale di 400 studenti: a Milano l’Istituto Comprensivo Statale Arcadia, a Padova il VII Istituto Comprensivo San Camillo. Oltre allo spazio fisico, l’intervento prevede la realizzazione in aula, durante l’orario scolastico, di laboratori multidisciplinari utili a dare ai giovani studenti preziosi strumenti di regolazione emotiva. “Sono strumenti fondamentali – conclude Scrimin – perché se non sta bene, un bambino non apprende”.
Ti racconto: la parola agli insegnanti
Antonino Gullo, insegnante e referente del progetto presso l’ICS Arcadia di Milano, ci racconta:
“Il focus di noi insegnanti è sulla didattica, per questo l’intervento di Mission Bambini rappresenta una manna dal cielo: si prende carico della parte emotiva, attraverso personale specializzato. Gli psicologi del team entrano nelle aule ‘in punta di piedi’, proponendo attività laboratoriali sulla gestione delle emozioni. Osservano le dinamiche della classe e quindi possono poi proporre interventi mirati sul singolo bambino o su piccoli gruppi attraverso lo Spazio Mission Bambini, sempre con il coinvolgimento di noi insegnanti e durante l’orario curriculare. Durante le prime attività in aula i bambini sono stati bene e hanno mostrato interesse. Anche da parte degli insegnanti ho ricevuto riscontri positivi. Il primo seme è stato piantato: grazie a Mission Bambini, che ancora una volta è stata attenta alle nostre richieste per progettare insieme un intervento che risponde ai bisogni reali di bambini e ragazzi”.
Storie di ragazze: l’opportunità di poter scrivere il proprio futuro
In occasione della Festa della Donna abbiamo raccolto alcune storie: di ragazze, di donne, che hanno avuto l’opportunità di mettersi in gioco, di scoprire i propri talenti e poter cominciare a scrivere il loro futuro.
Grazie ad Associazione Gruppo di Betania per avercele raccontate.
“Noi come bottoni”: il laboratorio creativo
All’inizio – ci raccontano le ragazze – il laboratorio creativo di Villaluce era solo una porta chiusa che ci faceva paura, quella paura che prende ciascuno di noi di fronte a tutte le cose nuove. Poi l’abbiamo aperta, insieme. All’interno della stanza bottoni, stoffe, fili… tutto ai nostri occhi appariva inutile. Alla vista di quegli oggetti ci siamo spaventate, ci siamo sentite non all’altezza. Come potevamo utilizzare e trasformare tutto quel materiale in qualcosa di bello, capace di rallegrare noi nel creare e gli altri nell’ammirare?
Superato quel blocco iniziale, in cui ci sentivamo incapaci di creare e ridare vita a quei bottoni ammassati, alle cassette di frutta raccolte al mercato, ai fili e alle stoffe sparse, tutto è diventato più interessante.
Piano piano sono nate idee e questi oggetti hanno preso vita e, insieme a loro, anche noi!
Il laboratorio creativo – continuano a raccontare – è infatti uno spazio che permette a noi ragazze di esprimerci, di trasmettere emozioni, di fare quel passo in più per raggiungere qualcosa di bello. Qualcosa che è dentro ciascuno di noi anche se spesso ce ne dimentichiamo. Qui ogni gesto diventa un’opportunità. Soltanto alla fine abbiamo capito l’importanza della ricerca: l’importanza di non mollare anche quando tutto sembra inutile e non vale la pena di provarci. Fare la fatica di superare quelle paure iniziali e fidarci di chi ci dice: “Vale la pena arrivare fino in fondo”.
Dalla formazione al lavoro: la storia di Clara
Clara*, originaria della Bolivia, è arrivata a Villaluce all’età di 15 anni, dopo alcune burrascose vicende familiari. Durante i primi mesi di permanenza in Comunità era molto timida, introversa. Faceva fatica a entrare in relazione con gli educatori e con le altre ragazze.
Giorno dopo giorno, Clara inizia ad aprirsi con le sue compagne, facendo emergere alcuni aspetti di lei fino a quel momento celati: l’altruismo, la curiosità, la tenacia, la voglia di mettersi in gioco. Clara inizia inoltre a delineare i suoi obiettivi sia personali che lavorativi, primo tra tutti quello di poter lavorare in un ristorante, in particolare in sala. Essendo una ragazza piena di energia, decide di cercare un tirocinio adatto alle sue aspirazioni. La Responsabile del Servizio, Federica, contatta un ristorante che le sembra adeguato alle caratteristiche della ragazza: è un ristorante facile da raggiungere, non troppo frequentato e caotico, a conduzione familiare e quindi un ambiente molto accogliente. Il titolare del ristorante accetta di ospitare la ragazza in stage per 4 mesi e di formarla sulle mansioni.
Inizialmente Clara, nonostante la grande motivazione, mostra alcune difficoltà legate alla novità del contesto lavorativo, all’ansia iniziale, alla fatica di mantenere alto il livello di concentrazione. Attraverso il supporto della Responsabile del Servizio, dell’educatrice di riferimento e dei colleghi, Clara riesce a superare le difficoltà iniziali e ad acquisire competenze e autonomie utili per professionalizzarsi come cameriera. Si dimostra più ricettiva, dinamica, desiderosa di imparare, maggiormente a suo agio nel contatto con i clienti. I riscontri dei titolari sono positivi e la ragazza diventa un membro importante dell’organico, tanto che alla fine dello stage decidono di chiederle di collaborare ancora con il ristorante, coprendo i servizi in sala nei week end. Clara accetta e firma il suo primo contratto vero e proprio. Clara è molto felice del suo percorso e si sta formando ulteriormente nel settore: nei suoi giorni liberi svolge infatti un’attività di apprendistato, per arricchire sempre di più il suo bagaglio di competenze trasversali e tecnico-professionali, così da costruirsi le basi per un futuro migliore.
*nome di fantasia
Vuoi aiutare anche tu bambine e ragazze a scrivere il loro futuro?
#ColmaLaDifferenza
«Fare la differenza».
Questa espressione indica solitamente un trattamento diverso nei confronti di una persona, dunque il suo significato è di media negativo.
Noi proponiamo un ribaltamento: fare la differenza in positivo, in un mondo che le differenze ancora le fa, per colmare il gap tra bambine e bambini e offrire a tutt* gli stessi diritti.
Il nostro obiettivo
Ci sono diversi modi per diventare attori attivi del cambiamento; noi pensiamo che l’azione più radicale sia agire alla base. Questo vuol dire intervenire sul contesto e offrire supporto a bambine e ragazze, così da promuovere l’empowerment femminile e collaborare all’appianamento della disparità di genere.
Abbiamo progetti attivi in vari ambiti e diversi Paesi del mondo (come il programma Borse Rosa), per poter agire prima che le differenze e le mancate opportunità rubino il futuro alle bambine.
Come interveniamo?
- Offrendo sostegno psicologico alle ragazze che provengono da contesti caratterizzati da povertà educativa, che spesso va a braccetto con violenze, abbandono, drop-out scolastico, dipendenze, ecc… Le accompagniamo verso una vita autonoma mediante residenzialità temporanea, laboratori formativi, tirocini e azioni di volontariato.
- Dando supporto a ragazze dagli 11 ai 16 anni all’interno delle scuole, organizzando laboratori multidisciplinari (sport, STEM, arte, ecc…), attivando sportelli di ascolto psicologico e indirizzandole nella scelta del loro futuro tramite attività di orientamento scolastico.
- Garantendo l’accesso alle cure necessarie (es. mediche, alimentari) e alla scuola, nonché la fornitura del materiale scolastico.
- Supportando le mamme con interventi specifici, mirati a rafforzare sia la loro identità, sia il loro ruolo di madri. Lo facciamo tramite offerte di beni per l’infanzia o prodotti alimentari, contributi economici – per far fronte ai bisogni delle loro famiglie – e accoglienza gratuita nei servizi 0-6 anni per i* loro bambin*. Infine accompagnandole nel loro percorso di mamme, attraverso corsi sulla genitorialità, e di donne, grazie a percorsi di formazione lavorativa.
Non possiamo sempre proteggere bambine e ragazze da una cultura che fa ancora troppe differenze, ma possiamo dare loro gli strumenti per renderle protagoniste del proprio futuro.
Unisciti a noi nel fare la differenza, aiutandole nella loro autodeterminazione e nell’avere consapevolezza di sé e delle proprie potenzialità.
Milano Marathon 2022: corri insieme a noi per i bambini più fragili
Torna domenica 3 aprile la Milano Marathon, giunta alla sua ventesima edizione: uno degli eventi sportivi più importanti per la città di Milano e un’occasione di divertimento e solidarietà aperta a tutti.
Corrila con noi e aiutaci a sostenere i bambini e le loro famiglie in difficoltà in Italia!
Inizia il riscaldamento: scopri di cosa si tratta
La Milano Marathon non è solo uno dei più importanti eventi sportivi dell’anno, ma è soprattutto un’occasione di solidarietà.
Il 3 aprile torna la Relay Marathon con una doppia modalità: sarà possibile infatti partecipare in presenza, presentandosi fisicamente a Milano, o da remoto. Quest’ultima modalità permetterà di partecipare all’evento da qualsiasi città vi trovate: basterà registrare la propria prestazione tramite un dispositivo GPS o l’app dedicata.
Scegli la tua squadra e preparati per la staffetta, oppure partecipa individualmente alla maratona e corri con noi!
Il traguardo per noi è il futuro dei bambini: partecipando alla Maratona con Mission Bambini sosterrai il progetto “Investiamo nel Futuro”, grazie al quale potremo offrire ai bambini da 0 a 6 anni e alle loro famiglie la possibilità di accedere a servizi educativi e a strutture per la prima infanzia di qualità.
Vai ai blocchi di partenza: scopri come iscriverti
- Vai alla pagina di iscrizione dedicata che trovi a questo link
- Compila il form con i tuoi dati e scegli la modalità di partecipazione (Run Milano o Run Anywhere)
RUN MILANO
Staffetta 4 runner
- La quota di partecipazione per la staffetta in presenza a Milano è di 200€ a squadra (50€ a runner)
Maratona (runner singolo)
- La quota di partecipazione per il runner è di 85€.
RUN ANYWHERE
Staffetta 4 runner
- La quota di partecipazione per la staffetta da remoto è di 100€ a squadra (25€ a runner)
Maratona (runner singolo)
- La quota di partecipazione per il runner è di 85€.
A prescindere dalla modalità con cui sceglierai di correre, per tutti i partecipanti ci sarà la possibilità di aprire una propria pagina Crowdfunding, dedicata a te e/o alla tua squadra, nella quale potrai coinvolgere amici, colleghi e familiari per raggiungere l’obiettivo di aiutare i bambini e le loro famiglie in difficoltà nel nostro Paese.
Vorresti partecipare con la tua azienda?
La Relay Milano Marathon è l’esperienza perfetta da condividere con i propri colleghi: attraverso l’attività sportiva potrai rafforzare il legame all’interno del team, correndo insieme per raggiungere un importante obiettivo solidale!
Per avere più informazioni o ricevere un supporto nella fase di iscrizione, puoi scrivere all’indirizzo email aziende@missionbambini.org
Taglia il traguardo: scopri il valore della tua corsa
Le quote di iscrizione dei partecipanti sosterranno le attività di “Investiamo nel Futuro”. Grazie al tuo aiuto potremo offrire servizi per l’infanzia per i bambini, le loro famiglie e i centri per l’infanzia che li accolgono. In particolare:
- iscrizione all’asilo nido per i bambini più indigenti;
- progetti educativi per i bambini, modellati secondo i loro reali bisogni;
- corsi di formazione, gruppi di supporto, consulenze psicologiche e incontri online per le famiglie, nonché la creazione di un fondo per supportare le famiglie nel soddisfare i bisogni concreti;
- corsi formativi per gli educatori e dotazione di materiale tecnologico per i centri per l’infanzia, per migliorare le strutture e rafforzare le competenze professionali.
I diritti dell’infanzia e dell’adolescenza in Italia: i dati regione per regione
Il Gruppo CRC – di cui la nostra Fondazione fa parte – ha pubblicato la seconda edizione del rapporto “I dati regione per regione 2021”, con l’obiettivo di affiancare l’analisi nazionale annuale e offrire una fotografia regionale attraverso una serie di indicatori. Le informazioni raccolte potranno essere utili a programmare interventi efficaci e sostenibili per i bambini, gli adolescenti e le loro famiglie.
Scarica la versione integrale del Rapporto CRC – Dati per regione 2021 »
Una fotografia dell’Italia
«In Italia – si legge nel sito del Gruppo CRC – permangono ancora numerose e profonde diseguaglianze regionali nell’accesso e nella qualità dei servizi di salute, dei servizi educativi e nell’incidenza della povertà, il che vuol dire che le persone di minore età hanno differenti opportunità e diritti a seconda di dove nascono e crescono.»
Si tratta di una discriminazione su base regionale che ha un forte impatto sulla vita dei bambini, e che rende indispensabile avviare – da parte di tutti gli attori coinvolti – una programmazione strategica in grado di investire con efficacia le risorse per l’infanzia e l’adolescenza, al fine di migliorare la capacità di tutela e di effettiva promozione dei diritti dei bambini e dei ragazzi su tutto il territorio nazionale.
I dati riportati coprono diversi temi, tra cui: povertà materiale ed educativa; educazione, gioco e attività culturali; salute e servizi di base. Lo sforzo nella stesura di questo rapporto è quello di costruire un set di indicatori che, seppur limitato anche in considerazione della difficoltà a reperire dati disaggregati per la fascia 0-17 anni a livello regionale, possa rappresentare la condizione dell’infanzia nei diversi territori per le specifiche aree tematiche.
Investi sulla cosa che conta davvero: il futuro dei bambini
Fino al 9 gennaio 2022 sarà attiva sulla nostra piattaforma una nuova campagna di crowdfunding, per garantire ai bambini che provengono da contesti fragili servizi per l’infanzia accessibili e ad alto impatto educativo.
A che punto siamo oggi: il contesto e il problema
In Italia, secondo i dati Istat, sono oltre 2 milioni il numero di famiglie che riversano in condizioni di povertà economica, a cui spesso si accompagna una povertà educativa, caratterizzata da violenza, abbandono, dipendenze e criminalità.
Purtroppo questo causa, già dal primo anno di vita, disuguaglianze tra i bambini sia per il loro stato di salute che per competenze cognitive e socio-relazionali. Differenze che continuano ad accrescersi negli anni successivi, a causa dell’impossibilità ad accedere ai servizi per la prima infanzia ed alla scarsa qualità dei percorsi pedagogici proposti.
La campagna: perché e come partecipare
Investiamo nel futuro nasce con l’obiettivo di creare servizi accessibili e ad alto impatto educativo, capaci di lavorare a 360° sul territorio accanto a bambini, famiglie e centri per l’infanzia.
Un obiettivo che, con la nostra campagna di crowdfunding, possiamo raggiungere insieme:
- garantendo la completa gratuità di accesso per i bambini più indigenti e offrendo un progetto educativo costruito sulle loro reali necessità e bisogni;
- attivando corsi di formazione, gruppi di confronto, consulenze psicologiche, webinar, incontri online e piattaforme digitali ricche di contenuti pedagogici;
- migliorando le strutture e le competenze professionali degli educatori attraverso percorsi formativi, materiale tecnologico e arredi.
Se è vero che al giorno d’oggi si può investire su tutto, è anche vero che nessun investimento è sicuro al 100%. Tranne uno: quello sui bambini e sul loro futuro.
Trekking solidale: un’occasione per ritrovarsi e ripartire, insieme
Domenica 24 ottobre, nelle colline appena fuori Bologna, si è tenuta una passeggiata solidale organizzata da alcuni nostri volontari. Tra loro, Roberta ha trovato le parole per raccontare ciò che tutto il gruppo ha provato e condiviso.
I nostri volontari: una famiglia che cammina, insieme, verso un obiettivo comune
“Ci siamo, finalmente è arrivato il momento di preparare lo zaino per la nostra passeggiata solidale a sostegno del progetto Illuminiamo la scuola. I giorni che hanno preceduto questo momento sono arrivati nel silenzio, il silenzio delle aspettative, di nuove e ritrovate emozioni. Ma anche di paura, paura che un’ennesima speranza venisse sospesa da un qualsiasi evento fuori controllo, a cui siamo stati fin troppo abituati in questi ultimi mesi.”
Invece no, il giorno è arrivato e ha accolto i nostri volontari sotto un cielo e un sole meravigliosi.
“La prima iniziativa dopo tanto tempo, quanto tempo… Arrivo al ritrovo, alzo gli occhi, poi mi guardo intorno e ho come l’impressione che siamo di nuovo tutti qui per ripartire, insieme, da dove eravamo rimasti due anni fa. È un quadro perfetto, in cui ogni persona è al posto giusto. Il cielo diventa una tela, la natura è una tavolozza incredibile di colori e noi siamo pittori improvvisati di questo nuovo corso, di questa giornata che in me ha il sapore della rinascita.
Rivedo Marina, che assieme alla sua macchina gialla piena di opuscoli e volantini si conferma la mia spalla, dispensatrice di buone maniere, di suggerimenti sempre giusti e spirito organizzativo perfetto. C’è l’entusiasmo di Grazia e la sua energia, calmierata dalla pacatezza di Emilio, poeta, narratore e guida in questa giornata perfetta. Ritrovo Francesca, finalmente mano nella mano al suo Roberto, uniti sempre di più e sorridenti dopo tanti tormenti. C’è Francesca – è venuta con Marco – la mamma che vorrei essere, la donna determinata che conosco, con cui confrontarsi è sempre costruttivo e illuminante. C’è Emilio, che vedo sorridere e mi chiedo se abbia trovato la strada per essere felice nel suo nuovo appartamento, nella sua nuova o vecchia vita. C’è Stefano, che un passo dopo l’altro arriva dove vuole e riesce sempre a dar letture positive ad ogni circostanza, e che sento sempre accanto in ogni mia difficoltà.
Poi ci sono loro, gli amici, gli sconosciuti, i bambini, le persone che in una domenica di autunno hanno deciso di accompagnarci in questa giornata che io sento essere una rinascita dal valore inestimabile, un po’ per tutti.”
Ritrovarsi e ripartire: è questo che ha fatto il nostro gruppo, salita dopo salita, sdraiati sul prato della Chiesa arrivati in vetta, sotto il grande cedro dell’Himalaya, in discesa tra le vigne, nel rosso e nel giallo delle foglie di questo autunno.
“Siamo ripartiti, siamo tornati, e io sento nuova linfa scorrere nel mio sangue, aria fresca sulla faccia e la forza che mi dà affrontare un passo dopo l’altro accanto ai miei amici volontari, presenti e non, e a chi crede nel grande potere del volontariato, della solidarietà, e a chi dedica il proprio tempo per restare vicino ai bambini e illuminare il loro futuro.”
Insieme per l’ambiente: continua il nostro impegno per far crescere la sostenibilità
La nostra collaborazione con Mediobanca prosegue, con la piantumazione di 500 nuovi alberi in un’ex area industriale di Monza. Scopri come educhiamo bambini e ragazzi allo sviluppo sostenibile.
Nuova linfa all’educazione ambientale
L’iniziativa, che si è svolta nella mattina del 26 ottobre in collaborazione con l’Associazione Selva Urbana e il Comune di Monza, ha coinvolto come volontari 30 dipendenti del gruppo Mediobanca che sono diventati “giardinieri per un giorno”, dedicandosi alla piantumazione di oltre venti tipologie diverse di piante autoctone per la riqualificazione dell’ex area industriale di via Baradello.
Un tempo area degradata, negli ultimi anni si è trasformata in una zona residenziale con forti potenzialità di sviluppo e di integrazione. Gli alberi piantati permetteranno di migliorare la qualità dell’aria, e diventeranno anche un’opportunità educativa importante per bambini e ragazzi. Nell’area interessata sono infatti presenti alcune scuole, che ci proponiamo di coinvolgere organizzando uscite didattiche per insegnare ai ragazzi a rispettare e amare la natura e l’importanza di preservarla.
Continuiamo a guardare al futuro, insieme
Sempre insieme a Mediobanca, e in collaborazione con Selva Urbana, saranno piantumati altri 500 alberi per riforestare le aree ex industriali di tre comuni alle porte di Milano (Trezzano sul Naviglio, Osnago e Gaggiano).
La partnership con il Gruppo Mediobanca, avviata all’inizio del 2021 e incentrata sul tema dell’educazione, prevede anche interventi di potenziamento della strumentazione informatica delle scuole, miglioramento dello stato manutentivo degli edifici scolastici grazie al volontariato aziendale, nonché educazione allo sviluppo sostenibile per gli studenti.
A settembre e ottobre, #illuminiamolascuola
L’autunno coincide, da sempre, con il Back to School. La pandemia ha però cambiato il modo di vivere la scuola per molti studenti e, dopo mesi di buio, è il momento di riaccendere la luce.
Il nostro evento di piazza, quest’anno sotto una nuova luce
Il 9 e 10 ottobre saremo presenti, insieme ai nostri volontari, in 70 tra piazze e punti d’interesse di tutta Italia: per offrire la nostra matita Perpetua Lumina a fronte di una piccola donazione, e ridare così energia a bambini e ragazzi che hanno sofferto di isolamento sociale, difficoltà a seguire la didattica a distanza e perdita di apprendimento.
Cerca nella mappa le piazze e i punti d’interesse più vicini a te!
Insieme a noi anche Fondazione Mediolanum e i suoi Family Banker, che contribuiranno all’iniziativa in circa 50 filiali del nostro territorio.
Scopri gli uffici che hanno aderito all’iniziativa »
Perpetua Lumina, per illuminare il rientro a scuola degli studenti
Se non riesci a venire in piazza, fino a fine novembre sarà attiva la nostra nuova campagna di raccolta fondi, con Fondazione Mediolanum al nostro fianco: potrai trovare Perpetua Lumina disponibile online, con una donazione minima di 10 euro, sulla piattaforma attivati.missionbambini.org.
Così, tutti insieme, daremo luce a uno Spazio “Mission Bambini”: un’aula di accoglienza e accompagnamento per studenti e insegnanti, all’interno di 8 scuole primarie e secondarie di primo grado distribuite in tutta Italia, per offrire supporto psicologico e momenti di formazione.