Un abbraccio che cambia la vita: Lorenza Volontaria in Tanzania

#volontariato

Partire per un progetto di volontariato è un’esperienza che cambia la vita, e Lorenza Giordanino, 27 anni, ne è la prova. Grazie a Mission Bambini, un’esperienza che cambia la vita, che coltivava da anni: trascorrere due settimane in Tanzania per supportare i bambini del nostro centro Angel’s Home insieme alle volontarie Silvia Di Anselmo e Laura Capuzzi.


“Difficile raccontare tutto in poche righe,”
confessa Lorenza. “Partivo con mille domande e dubbi, ma quando ho incontrato i bambini dell’Angel’s Home, ogni incertezza è svanita. Ci aspettavano con sorrisi e abbracci, e il mio cuore si è riempito di gioia.”


Durante i 15 giorni trascorsi al fianco dei bambini, Lorenza ha scoperto la bellezza della semplicità. “Mi hanno insegnato ad apprezzare ogni piccola cosa, a vivere con gratitudine. Il loro entusiasmo e la loro gioia di vivere sono contagiosi.”


Oltre al prezioso lavoro con i bambini, Lorenza ha trovato compagne di viaggio meravigliose e il supporto costante di Beatrice e Margherita di Mission Bambini. “Questa esperienza ha fatto bene a loro, ma soprattutto a me. È vero: fare del bene, fa bene.”


Lorenza non ha dubbi: “Lo rifarò? Spero al più presto.”

Parti anche tu con noi e scopri come fare la differenza.

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“Vicini ai bambini, sempre”: l’Incontro Nazionale dei Volontari

#eventi, #volontariato

Sabato 28 settembre 2024, presso la meravigliosa cornice di Villa Torretta a Sesto San Giovanni (MI), si è svolto l’Incontro Nazionale dei Volontari, appuntamento annuale in cui ci ritroviamo con il nostri volontari provenienti da tutta Italia.

Anche quest’anno ci hanno raggiunto circa un centinaio di persone; dai volontari più veterani che vivono questo giorno con grande emozione – perché sentono di tornare in famiglia – ai volontari più recenti, che sono mossi da una grande curiosità e voglia di mettersi in gioco per trovare una risposta alla domanda Cosa posso fare io?“. 

In primis vogliamo partire con il raccontare la giornata proprio attraverso le loro parole:

“Le distanze si accorciano in un attimo. Mi emoziona sentire tanti accenti e dialetti diversi.
Mi ricorda quanto siamo uniti per la stessa mission. E poi la sorpresa di vedere immagini e ascoltare esperienze, come a ricordare che la mission non ha mai fine”.

“Sesto San Giovanni è per un giorno l’ombelico del Mondo: incontro di persone e pensieri,
tutti con un traguardo unico e comune: I BAMBINI.”

“Il volontariato è per la società un modello di stile di vita, di umiltà e amore;
questo è quello che ho condiviso oggi con i meravigliosi giovani che ho incontrato.” 

Una giornata che è stata ricca di interventi e momenti di apprendimento: abbiamo spaziato da Casa Cuore di bimbi, al volontariato internazionale presso i progetti educativi che sosteniamo all’estero, fino al volontariato nelle scuole di Milano.

Tante anche le testimonianze e i racconti dei nostri volontari: dal il Dottor Marianeschi, che da anni dona il proprio tempo e la propria professionalità per salvare i bimbi cardiopatici; ad Alessandro, che ama il suo lavoro di infermiere e la possibilità di mettersi al servizio di chi ha più bisogno; a Roberto ed Eleonora, che hanno vissuto la quotidianità dei nostri centri educativi (Roberto in Thailandia, Eleonora in Uganda) scoprendo che in quei contesti si vive con poco e niente, eppure i bambini conoscono la gioia più sincera e autentica; a Mariarosa, che ci ha raccontato l’importanza dello studio come strumento che rende liberi i giovani, affiancata da importanti spunti di riflessione lanciati da Chiara Zani, coordinatrice pedagogica del progetto Spazio Mission Bambini.

Di questa giornata ci rimane la forza che ha la condivisione delle esperienze, delle idee e dei progetti, perché crediamo che questo possa ispirare e motivare a fare la propria parte e spargere semi di cambiamento che germoglieranno grazie al nostro impegno collettivo. Questo incontro non segna una fine, ma anzi un nuovo inizio: siamo pronti a moltiplicare il nostro impatto e a riscrivere, insieme, il futuro di tanti bambini. Grazie di cuore, care volontarie e cari volontari, per essere vicini ai bambini, sempre!

Alcune foto della giornata:

Thailandia: volontari in missione

#educazione estero, #volontariato

A giugno, i volontari Dino e Roberto sono partiti in missione per la Thailandia, in particolare sul nostro progetto Children of the Forest a Sangkhlaburi.

Sono stati giorni ricchi di emozioni per i nostri volontari, che hanno portato sorrisi e svolto tante attività con i bimbi: dal giardinaggio ai giochi di società, dalla preparazione della cena fino alla realizzazione di marmellate di frutta. Dino e Roberto hanno anche dato lezioni di inglese, partecipato a feste di compleanno e raccolto foto e disegni da condividere con i nostri donatori. Grazie a loro, ogni giorno è stato speciale e ha reso i bambini ancora più felici.

Tra i tanti bimbi che alloggiano a Children of the Forest, oggi vi raccontiamo – tramite le parole di Roberto – la giornata di Gasawa.

Una giornata con Gasawa

Gasawa è una bambina di 10 anni. Frequenta da poco la scuola del nostro partner «Children of the Forest» a Sangkhlaburi, una zona di confine meta di famiglie rifugiate provenienti dal Myanmar.

È arrivata in Thailandia nel 2022; lei e la sorella maggiore di 21 anni vivono con gli zii, che hanno tre bambini piccoli. Abitano a Sampanrai, un villaggio distante circa un’ora a piedi da Sangkhlaburi. Il padre e la madre di Gasawa lavorano e vivono a Kanchanaburi, una città a circa 2 ore e mezzo di auto e, proprio a causa della distanza, Gasawa li vede saltuariamente.

La sua giornata comincia molto presto. Si alza alle 5:30 del mattino, alle 6 esce di casa e dopo un’ora di cammino nella foresta arriva sulla strada statale dove passa a prenderla il pullmino della scuola. Alle 7:45 arriva in classe.

Al mattino le lezioni si svolgono dalle 8 alle 11:30, al termine delle quali ogni alunno si reca alla mensa per pranzare.

Dopo una pausa, le lezioni proseguono quindi fino alle 15:30. Alle 16 i pullmini riaccompagnano i bambini verso i loro alloggi; Gasawa viene lasciata dove inizia il sentiero che la porterà a casa, dove arriva alle 17 dopo circa un’altra ora di cammino. 

Lì trova i cuginetti ad aspettarla; appena arriva si toglie la divisa della scuola e si occupa di loro. Di solito aiuta anche in cucina e va a prendere l’acqua al fiume lì vicino.

Gasawa è una ragazzina molto volenterosa e le piace frequentare la scuola di Children of the Forest. Quando le è stato chiesto cosa volesse fare da grande, ha risposto: «La principessa!»

Roberto, Dino e tutti noi di Mission Bambini ci auguriamo che continui a studiare e che riesca a realizzare tutti i suoi sogni.


Anche tu puoi partire in missione con noi, o svolgere tante altre attività di volontariato con i bambini:

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L’esperienza di Yvonne, tutor volontaria

#volontariato

L’attività di tutoring con Mission Bambini si svolge nelle scuole medie di Milano, e ha l’obiettivo di sostenere gli studenti in difficoltà nello studio. Yvonne Di Francesco, 24 anni e tutor volontaria da quasi 3 anni, ci racconta la sua esperienza.

Il progetto di tutoring si è svolto di pomeriggio una volta a settimana per diversi mesi e ha rappresentato per me non solo un’opportunità di crescita personale, ma anche un modo per contribuire al benessere e allo sviluppo di giovani menti piene di potenziale.

Fin dal primo incontro sono rimasta piacevolmente sorpresa dall’energia e dall’entusiasmo dei ragazzi. La loro curiosità e la voglia di imparare erano evidenti, e questo ha reso ogni sessione un’occasione unica per condividere conoscenze e stimolare la creatività. Il programma era progettato in modo da coprire una vasta gamma di potenziali lacune e insicurezze educative dei ragazzi.

Uno degli aspetti che più mi ha colpito è stata la capacità dei ragazzi di lavorare in gruppo. Non tutti sono dei team player nati (e non tutti vogliono esserlo), ma vedere i miei studenti uscire timidamente dai loro gusci per lavorare non solo con i volontari, ma anche con i loro compagni di scuola, mi ha profondamente ispirata.

Un momento che ricorderò con particolare affetto è stato quando, davanti ai primi risultati ricevuti grazie ai loro sforzi, i ragazzi tornavano entusiasti a prendersi i (meritatissimi) complimenti. C’è un non so che di magico nel potersi rivedere nei ragazzi: le sofferenze, i litigi, le amicizie, i primi amori, il primo vero scontro con il mondo. Ci siamo passati tutti ovviamente, ma poter rivivere in qualche modo questo meraviglioso momento, e poter essere di aiuto e di supporto, fa davvero riflettere.

L’esperienza di volontariato con Mission Bambini mi ha infatti permesso di vedere quanto sia importante per i ragazzi avere un punto di riferimento adulto al di fuori del contesto scolastico. Ho avuto la possibilità di ascoltare le loro preoccupazioni, discutere dei loro sogni e offrire consigli. Questo tipo di interazione è cruciale per il loro sviluppo emotivo e sociale, e sono grata di aver potuto contribuire in qualche modo alla loro crescita. Inoltre, lavorare con un team di volontari ed educatori specializzati – appassionati e dedicati – è stato altrettanto arricchente. La collaborazione e il supporto reciproco hanno reso l’esperienza ancora più significativa, e ho avuto l’opportunità di fare nuove amicizie e di imparare dai miei colleghi.

In conclusione, la mia esperienza come tutor volontaria è stata incredibilmente positiva e gratificante. Ho imparato molto da loro, forse tanto quanto loro hanno imparato da me. Questa esperienza mi ha confermato l’importanza di investire tempo ed energie nelle giovani generazioni, perché sono loro il futuro della nostra società. Invito chiunque abbia la possibilità di dedicare del tempo al volontariato a farlo, perché è un’opportunità di crescita reciproca e un modo per fare la differenza nella vita dei giovani.

Le attività di volontariato con Mission Bambini sono tante, e tutte permettono di rendere felici e sani i bambini.

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Cuore di bimbi in Uganda: una missione diversa dalle precedenti

#cuore di bimbi, #salute, #volontariato

Di missioni Cuore di bimbi ne abbiamo fatte tante; solo nell’ultimo anno siamo stati due volte in Nepal, una in Albania e siamo da poco rientrati dalla seconda missione del 2023 in Uganda.

Una missione, questa appena conclusa, che ha delle peculiarità rispetto alle precedenti: siamo partiti con un team medico composto da “soli” quattro professionisti (Dr. Stefano Marianeschi, cardiochirurgo; Dr. Marco Meli, anestesista; Dr.ssa Silvia Braccini, intensivista; Dr. Cosimo Popolizio, perfusionista) e questo è un segnale di crescita che testimonia la sempre maggiore autonomia dello staff dell’Uganda Heart Institute. Insieme ai medici è partito anche parte dello staff di Mission Bambini nelle figure di Adalgisa Caraffini, Program Coordinator; Guido Giambastiani, Project Manager; Tiziana Caglioti, Fundraising & Communications Director. Ultima, ma non per importanza, la presenza di Francesca Crescentini – in arte Tegamini – che con il suo modo dolce e attento di raccontare storie e la sua sensibilità ha accompagnato la sua community in un viaggio dall’altra parte del mondo alla scoperta del nostro progetto Cuore di bimbi.

 

Quello che ha differenziato questa missione dalle precedenti è stata anche la tenerissima età dei bambini in lista operatoria; il più piccolo, di soli 3 mesi, pesava poco più di 3 kg. È il peso che un bambino in condizioni normali ha alla nascita, ma in questo caso le malformazioni cardiache hanno compromesso il suo sviluppo. La nostra Adalgisa ci ha spiegato che questi bimbi mantengono un low profile verso la vita: non piangono quasi mai perché questo richiederebbe uno sforzo che non sono in grado di fare, non riescono a succhiare il latte, a nutrirsi adeguatamente e di conseguenza a mettere su peso. Sono bimbi così piccoli che persino l’ospedale non ha letti adatti alle loro dimensioni contenute.

Vedendo questi corpicini minuscoli si capisce anche la complessità degli interventi chirurgici, che durano anche 8 ore: dall’accesso alle vene, quasi introvabili, all’operazione vera e propria a un cuoricino piccolo piccolo che presenta patologie e malformazioni importanti non solo a livello del cuore, ma anche di vasi e arterie.

 

Ora immagina, delinea nella tua mente questa potente fotografia: i bimbi di pochi mesi hanno superato l’intervento, vengono estubati dopo essere stati in terapia intensiva e improvvisamente emettono il loro primo grido, un pianto liberatorio. È come se nascessero una seconda volta, e con loro anche le mamme che finalmente vedono il loro figlio interagire, fare versetti, bere il latte, stare meglio.

 

L’importanza della diagnosi precoce…

Qui da noi, in Italia, con la tecnologia e la diagnosi prenatale possiamo studiare e cogliere con anticipo alcuni aspetti dello sviluppo fetale fin dalla gravidanza e individuare eventuali anomalie.

In Uganda ancora non è così: i bambini nascono e solo allora, forse, si riesce a identificare la patologia di cui eventualmente soffrono. Le malformazioni al cuore, come dicevamo sopra, portano spesso i bambini a essere sottopeso ed ecco che allora ciò viene comunemente associato alla malnutrizione. Il loro cuoricino resta “rotto”: nel migliore dei casi i bambini crescono ma avranno sempre complicanze durante la loro vita, nel peggiore dei casi non raggiungono l’anno di età.

Durante questa missione abbiamo toccato con mano l’importanza della diagnosi precoce nei contesti rurali dell’Uganda: un medico di un villaggio ha avuto il sospetto che qualcosa in un bimbo non andasse. L’ha quindi inviato in un ospedale vicino per fare una radiografia, e questa ha effettivamente confermato un grave problema al cuore; questo bimbo, insieme alla mamma, è stato dunque mandato nella capitale – Kampala – all’Uganda Heart Institute e inserito nella nostra lista operatoria. Prima si interviene, maggiore sarà il successo e più veloce il recupero post operatorio, come ci auguriamo sarà per questo piccolo paziente.

 

… e l’importanza della comunità

Gli interventi chirurgici che facciamo nelle nostre missioni sono tutti gratuiti, poiché coperti dalle donazioni al progetto Cuore di bimbi

Emblematico ciò che è avvenuto nel villaggio in cui vive la mamma di cui vi abbiamo raccontato: la comunità a cui appartiene ha fatto una colletta in denaro per sostenere le spese del viaggio e dell’intervento nella capitale. L’intervento è stato però gratuito, e allora la mamma ha voluto scrivere un vero e proprio documento che attestasse che nulla era stato speso per l’operazione del suo bambino, e che dunque la cifra raccolta sarebbe stata tenuta da parte nel caso in cui un altro bimbo avesse bisogno di cure.

Gli ugandesi sono un popolo altruista, gentile e accogliente, e questa è stata solo una delle tante dimostrazioni a cui abbiamo assistito.

 

La testimonianza di Tiziana Caglioti

“L’esperienza della visita a un progetto è sempre fonte di emozioni e riflessioni; una missione operatoria è qualcosa di davvero unico.

L’ospedale è un luogo dove dolore, paura e speranza si mescolano in un flusso continuo, dove ci si sente in pena a guardare i piccoli pazienti ricoperti di tubicini e le loro mamme sedute per giorni su sedie scomode di plastica, per stare lì accanto ai loro figli. Ci si domanda come facciano i medici a passare tutte quelle ore in piedi nella sala operatoria. Serve grande resistenza fisica e mentale, per affrontare ogni giorno le preparazioni lunghissime, i passaggi chirurgici, il monitoraggio costante. Tutti insieme per portare a termine un intervento in cui ognuno svolge la sua parte, come in un’orchestra.

Credo sia importante testimoniare la grande dedizione dei colleghi di Mission Bambini che hanno organizzato e seguito la missione, oltre a quella dei volontari sanitari. Così come la collaborazione dello staff medico locale e degli ugandesi in genere, popolo accogliente e gentile. Delicata e sensibile è stata anche la presenza di Francesca Crescentini, attenta a scegliere le parole e le immagini giuste per raccontare questa esperienza. Bambini, adulti, dottori, infermieri, madri, padri, figli, volontari. Un dipinto di esseri umani che a vederlo da vicino è davvero grandioso e per nulla scontato. Sono felice di aver partecipato a questa missione in Uganda e aver visto sul campo che magnifico progetto è Cuore di bimbi. Tutti noi, insieme, facciamo un bellissimo lavoro, coraggioso e necessario.”

 


Per questa missione ringraziamo Emirates Foundation per aver fornito biglietti aerei gratuiti a tutto il nostro staff medico, nonché per aver imbarcato 18 valigie contenenti materiale medico essenziale per le operazioni in loco.

Premio “Costruiamo il Futuro” a Mission Bambini

#educazione italia, #volontariato

Il Comitato d’Onore del Premio Costruiamo il Futuro Milano ha assegnato a Mission Bambini uno dei Premi Costruiamo il Futuro per l’edizione 2023.

Abbiamo presenziato alla cerimonia di premiazione di sabato 21 ottobre presso l’Auditorium Allianz MiCo di Milano, insieme a una delegazione di volontari attiva sulla città.

È stato un momento di festa e di racconto di quanto facciamo per i bambini e i ragazzi, in particolare all’interno delle scuole. Il premio in denaro sarà infatti utilizzato per le attività all’interno dello Spazio Mission Bambini: l’obiettivo generale del progetto è promuovere il benessere della comunità scolastica e contrastare il fenomeno della povertà educativa.

A tal fine, l’intervento mira a creare all’interno della scuola un presidio ad alto impatto educativo, dove un gruppo di professionisti – in stretta collaborazione con i docenti – potrà lavorare tramite una proposta multidisciplinare allo sviluppo e potenziamento delle life skills degli studenti delle scuole primarie e secondarie di primo grado caratterizzate da livelli medio-alti di disagio sociale ed educativo.

Lo Spazio Mission Bambini si pone all’interno del sistema scuola così da poter generare un cambiamento, promuovendo un lavoro di ascolto, prevenzione e intercettazione precoce attraverso non solo attività pensate ad hoc per i bambini, ma anche con il sostegno, la formazione e la sensibilizzazione degli adulti di riferimento.

Ogni figura inserita all’interno del progetto ha un ruolo specifico e collabora in stretta relazione con gli altri, così che ognuno possa esercitare la propria competenza e si possa creare un’alleanza produttiva al fine di raggiungere lo scopo comune: il benessere dei bambini e delle bambine.

Banco dei Desideri is back… per il Back to School!

#educazione italia, #eventi

Il 9 e il 10 settembre partecipa insieme a noi alla quinta edizione del Banco dei Desideri.

 

Basta poco per rendere felici i bambini. 

Matite e pennarelli, per disegnare un mondo di mille colori.

Libri e favole, per viaggiare con la fantasia.

Giochi e costruzioni, per diventare una principessa o un supereroe.

 

In Italia 1,3 milioni di minorenni vivono in povertà assoluta: per loro abbiamo creato il “Banco dei Desideri”, per regalare colori, libri e giochi.

Vieni a trovarci nelle librerie LaFeltrinelli di tutta Italia (trova quella più vicina a te nella mappa qui sotto!), e aggiungi ai tuoi acquisti articoli per la scuola, il gioco e la lettura per tutti i bambini che stanno per iniziare un nuovo anno scolastico. Distribuiremo i prodotti raccolti alle scuole e alle strutture per la prima infanzia della tua città.

Ti aspettiamo, per offrire a tutte le studentesse e a tutti gli studenti il back to school che meritano.

 

 

Missioni all’estero: bambini e volontari di nuovo insieme

#educazione estero, #volontariato

Estate 2022: dopo due anni di stop, riprendono le missioni dei nostri volontari all’estero.

Ed è proprio con tre delle nostre volontarie – Ilaria, Valentina e Maria Elena – che abbiamo viaggiato in Repubblica Dominicana, più precisamente sul nostro progetto di educazione a Puerto Plata.

 

“È stata un’esperienza meravigliosa – racconta Maria Elena – Ho visto la realtà così com’è, senza filtri, ma allo stesso tempo mi sono sempre sentita al sicuro. La cosa più bella è la relazione che crei con i bimbi, che con un sorriso e uno sguardo ti trasmettono tutto”. 

Partire per una missione all’estero è sicuramente un’esperienza unica, e lo diventa ancor di più se rappresenta il primo viaggio in un Paese così lontano e in un contesto caratterizzato da disagio e povertà. È dunque normale, come ci raccontano le giovani volontarie, sentirsi spaesate i primi giorni; allo stesso tempo, provare l’adrenalina che caratterizza le prime esperienze ti fa scoprire di avere uno spirito di adattamento che mai avresti pensato di possedere.

 

 

La proprietaria dell’appartamento dove alloggiavano le ha trattate come figlie, le persone del luogo sono state super calorose e accoglienti. Anche i bambini sono certamente stati d’aiuto nel farle sentire a casa: tra attività ludiche in cortile, laboratori di disegno e qualche breve gita, il clima si è fatto subito più leggero. Ci raccontano che i più piccoli tendono ad affezionarsi subito e a essere più espansivi, mentre i più grandi ti guardano con curiosità e con loro si viene a creare un rapporto di dialogo e complicità.

“Abbiamo percepito un senso di dignità molto profondo, il che non è scontato – fa notare Ilaria. I bambini erano sempre puliti e ordinati, venivano educati all’igiene, e gli spazi comuni erano sempre in ordine… Viene dato molto valore e importanza all’educazione a tutto tondo.” 

 

 

Ilaria, Valentina e Maria Elena si sono portate a casa bellissimi ricordi da questa missione, definendola “una botta di vita ed energia incredibile”, e non vedono l’ora di ripartire per un’altra esperienza a contatto con i nostri bambini.

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Pensa a divertirti: diventa volontario!

#volontariato

Il volontariato? Per noi è tutta una questione di divertimento.

Lo sanno bene Désirée, Jasmine e Beatrice, che con le loro testimonianze ci hanno mostrato come fare il volontario è in primis una soddisfazione per sé: solo se si è felici di ciò che si fa si possono aiutare gli altri.

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Tutoring per gli studenti: l’importanza delle relazioni

Tra le nostre proposte di volontariato c’è quella in cui i volontari, dopo essere stati formati, scelgono di offrire il loro tempo per sostenere gli studenti in difficoltà nello studio. Abbiamo raccolto un paio di esperienze, accomunate dal desiderio di aiutare gli alunni a ritrovare fiducia in se stessi.

Il periodo di tutoring che ho avuto la fortuna di fare quest’anno è stata una svolta personale. Lavorare con i ragazzini delle scuole medie mi ha fatto crescere personalmente e mi ha insegnato molto. Ho potuto conoscere realtà diverse, aiutare ciascuno dei ragazzi a sviluppare abilità scolastiche e anche relazionali. È stata una delle migliori esperienze fatte, e spero di avere l’opportunità di rifarla. È sempre una gioia aiutare e vedere i bei risultati ottenuti.” 

“È stata la mia prima esperienza come tutor ed è stata davvero bellissima. Ho conosciuto dei ragazzi pieni di sogni e di curiosità, ma inondati di insicurezze. Ogni lunedì conquistavamo disciplina e determinazione: le attenzioni di noi tutor regalavano a questi ragazzi il riconoscimento di cui avevano bisogno, e il loro impegno era una sorta di regalo per il nostro supporto. Molti di questi ragazzi sono l’incastro perfetto di culture lontane; il nostro incontro è stato spesso uno scambio di conoscenze, una condivisione del sapere, quindi questa esperienza è stata una ricchezza per entrambe le parti.” 

 

 

Il volontariato si tinge di verde

Un’altra esperienza che possono fare i nostri volontari rientra nel progetto di educazione allo sviluppo sostenibile. Si tratta di incontri con classi di studenti per affrontare, tramite il gioco PiantaLà, il tema della tutela dell’ambiente e dello sviluppo sostenibile, con l’obiettivo di contribuire alla consapevolezza di bambini e ragazzi sull’importanza della sostenibilità ambientale.

Ecco una testimonianza di chi ha vissuto questa esperienza in prima persona.

“Sono stata molto felice di aver preso parte a questa attività. Mi ha colpito l’entusiasmo dei bambini durante il gioco, ma soprattutto la loro tipica non-timidezza, che è proprio una bella energia da vedere. Per quanto riguarda i contenuti trattati nel gioco, li ho trovati molto educativi, penso che possano aver stimolato la curiosità dei bimbi e ad averli quindi avvicinati al tema della sostenibilità ambientale. Ho apprezzato molto questo tema in quanto penso che sia ad oggi imprescindibile sensibilizzare fin da subito i più piccoli: credo che questo possa davvero cambiare il futuro. Sì, questa attività mi ha fatto sempre iniziare la giornata con il piede giusto; mentre tornavo a casa in macchina subito dopo l’attività mi dicevo: ho fatto proprio bene ad andare.

 

 


 

Vorresti conoscere le altre opportunità con cui puoi diventare volontario per i bambini? 

Ti diamo appuntamento a martedì 14 giugno con Volontariando, il nostro corso di formazione gratuito dedicato a chi è interessato al mondo del volontariato e a chi si vuole avvicinare alla nostra Fondazione.

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Social Team Building: si parte con Mediobanca

La collaborazione con Mediobanca ci ha visti impegnati nella realizzazione di un giardino sensoriale in una scuola alla periferia di Milano: una struttura di cui beneficeranno bambini e insegnanti nelle attività outdoor.

 

Restare #viciniaibambini diventa green

All’interno dell’Istituto Comprensivo Arcadia – nel Quartiere Gratosoglio di Milano – è stato progettato e realizzato dai dipendenti di Mediobanca un giardino sensoriale: un’attività all’aria aperta per allenare soft skills e comportamenti organizzativi.

Grazie al Social Team Building è infatti possibile vivere un’esperienza di crescita personale e professionale e, al contempo, generatrice di valore sociale per se stessi, la comunità e l’ambiente. 

Lo spazio rinnovato permetterà agli studenti di realizzare lezioni e attività tradizionali immersi nel verde, superando i confini fisici delle aule, e renderà possibile l’attivazione di nuove forme di didattica laboratoriale per fornire una struttura più interattiva e dinamica alle lezioni.

Si creerà dunque un setting idoneo per esperienze di apprendimento complete e coinvolgenti, in cui la multisensorialità diventa il canale privilegiato per lo sviluppo di competenze e la costruzione del pensiero riflessivo.

 

Social Team Building: di cosa si tratta?

È un format di Fondazione Mission Bambini, che consente di unire la formazione e il volontariato d’impresa.

Da un lato fornisce un importante contributo di arricchimento personale, attraverso il miglioramento delle proprie competenze e abilità professionali; dall’altro coniuga il bisogno formativo delle persone e dei team ad un valore sociale più ampio.

Ogni volontario avrà la possibilità di fare esperienza su tre livelli:

  •  Individuale, allenando le proprie competenze
  •  Di team, sperimentando la condivisione di gruppo
  •  Sociale, contribuendo a generare impatto sociale nella comunità

Il Social Team Building è realizzato in collaborazione con Orbita Architettura, società di consulenza che coniuga il mondo HR con il mondo dell’architettura; e con l’impresa sociale Solaris Lavoro e Ambiente.