La nuova amicizia con La Carovana del Sorriso

#educazione estero

Dopo 12 anni di attività, La Carovana del Sorriso ci affida il suo progetto cardine in Tanzania: ecco come continueremo a mantenerlo vivo e a impegnarci, insieme, per i bambini.

 

Insieme, per dare un futuro ai bambini della Tanzania

La Carovana del Sorriso – nata nel 2009 con l’obiettivo di portare aiuti all’estero – termina la sua attività come onlus, ma non termina il suo impegno, che da oggi diventa il nostro: è così che ci prenderemo cura anche dei bambini e dei ragazzi di Mabilioni e di Gunge, nella steppa Masai, dando loro nuove opportunità di vita attraverso l’istruzione.

Il nostro benvenuto va soprattutto a loro, ma anche ai donatori, ai volontari e ai nuovi amici che sceglieranno di restare al nostro fianco: per aiutare sempre più bambini e dar loro un futuro in cui essere protagonisti, in ogni parte del mondo.

Vicini a 15.882 bambini, in Italia e nel mondo

#annual report, #educazione estero, #educazione italia, #salute

Nel 2020, l’avvento del Covid-19 ha reso ancora più fragili tanti bambini e ragazzi; l’emergenza pandemica non ha però fermato i nostri interventi negli ambiti Educazione e Salute, e insieme siamo riusciti a rimanere, ogni giorno, #viciniaibambini.

 

Sfoglia e scarica la versione integrale dell’Annual Report 2020, per saperne di più sui nostri progetti e sul nostro impegno, in Italia e nel mondo. Leggi ora »

Il Bilancio di Mission Bambini è certificato ogni anno da una società esterna di revisione, la Deloitte & Touche Spa.
Leggi la Relazione della società di revisione e il bilancio consolidato 2020 »
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L’educazione non si è fermata…

Per dare un valido sostegno a bambini e ragazzi, in Italia e nel mondo, abbiamo realizzato interventi specifici di risposta all’emergenza economica, sociale e soprattutto educativa determinata dalla pandemia.

In Italia, la chiusura delle scuole e dei servizi educativi per la prima infanzia ha significato l’interruzione della didattica e delle attività educative in presenza per diversi mesi e la conseguente introduzione della didattica a distanza.

Su questo fronte siamo intervenuti tempestivamente, per garantire un sostegno concreto alla rete di 24 Istituti Comprensivi e 5 centri di aiuto allo studio con cui collaboriamo. In particolare, con l’obiettivo di offrire agli studenti la possibilità di seguire le lezioni da casa, già dalla metà del mese di marzo abbiamo distribuito device digitali a bambini e ragazzi che ne erano privi.

Nella fase 2 della pandemia ci siamo attivati, insieme a 25 servizi educativi partner, anche attraverso attività di supporto psicologico ai genitori, di educativa domiciliare, nonché con la distribuzione di prodotti igienici e alimentari a supporto dei nuclei economicamente più fragili.

 

 

All’estero, con particolare attenzione ai contesti più difficili, abbiamo continuato a garantire a bambini, ragazze e ragazzi l’accesso a un’istruzione primaria e secondaria di qualità attraverso i 30 progetti educativi attivi. In particolare, ci siamo dedicati a interventi di educazione a distanza, all’adeguamento delle strutture scolastiche e dei centri di accoglienza alle normative locali, all’acquisto di dispositivi di protezione individuale e prodotti igienizzanti, a campagne di sensibilizzazione per la prevenzione del contagio. Inoltre, insieme ai nostri partner locali, abbiamo aiutato le famiglie in maggiori difficoltà economiche con la distribuzione di prodotti alimentari e attraverso interventi di sostegno psicologico.

 

… e non si è fermato nemmeno il benessere dei bambini

In Italia, abbiamo realizzato interventi specifici per affrontare l’impatto psicosociale, emotivo e relazionale dell’emergenza su bambini e ragazzi. Da qui è nato il progetto Restart from us, a cui sono seguiti una serie di incontri di sostegno psicologico di gruppo, per ragazzi dagli 11 ai 18 anni, in 4 scuole di Milano. All’ordine del giorno le difficoltà della DaD, della convivenza forzata in spazi domestici spesso ristretti, della mancanza di relazioni con amici e compagni.

All’estero, se da un lato le restrizioni imposte dalla pandemia di Covid-19 hanno causato la sospensione di tutte le missioni operatorie all’interno del programma Cuore di Bimbi, dall’altro questo ci ha permesso di riallocare le risorse e operare quanti più bambini possibile. Complessivamente abbiamo salvato 62 bambini attraverso un intervento di cardiochirurgia pediatrica: 30 in Myanmar, 20 in Nepal e 10 in Uganda, a cui si sono aggiunti 2 bambini provenienti dall’Albania operati presso l’ASST Grande Ospedale Metropolitano Niguarda di Milano. Questo risultato è stato possibile anche grazie al grande contributo delle équipe locali: gli interventi all’estero sono stati tutti eseguiti dal personale sanitario del posto, formato nel corso degli anni dai nostri medici volontari durante le missioni, e in parte anche attraverso borse di studio.

 

La scuola a settembre: in presenza, sicura e di qualità

#covid-19, #educazione italia, #scuola

Il nuovo anno scolastico non è mai stato così vicino, per questo bisogna agire adesso: è questa la posizione di Alleanza per l’Infanzia, rete nazionale di organizzazioni e associazioni di cui facciamo parte. Ed ecco perché la condividiamo.

 

Scuole aperte a settembre, l’unica opzione in campo

È ormai noto l’effetto negativo della didattica a distanza, non solo sull’apprendimento, ma anche sul benessere psicologico e fisico degli studenti delle scuole di ogni ordine e grado.

La perdita di apprendimento e socialità ha toccato tutti, ma la DaD ha ampliato le disuguaglianze già presenti e ne ha create di nuove: nella disponibilità di dispositivi, nell’adeguatezza delle abitazioni, nel sostegno da parte dei genitori, nella qualità e disponibilità delle relazioni.

Ecco che allora la scuola in presenza deve essere l’unica opzione possibile, perché a tutti gli studenti siano garantite le opportunità di apprendimento e crescita che spettano loro.

E noi vogliamo continuare a esserci per tutti i bambini e i ragazzi in Italia: perché, dopo un anno di incertezza causata dalla pandemia, la scuola torni a essere uno spazio educativo fatto di istruzione e relazioni di qualità.

 

Leggi il comunicato completo, redatto da Alleanza per l’Infanzia »

TreeLove: così piantiamo il seme della speranza e della sostenibilità

#bomboniere solidali, #cuore di bimbi

Un piccolo cuore di carta da piantare diventa una bomboniera solidale green: per continuare a far battere il cuore dei bimbi con il cuore malato, per dare nuova linfa al cuore verde delle nostre città.

 

Un gesto solidale per raggiungere i cuori lontani

“Domenica 28 marzo abbiamo festeggiato il battesimo del nostro piccolo Federico; la zona rossa ha reso questo momento ancor più intimo, ma non meno intenso.”

È in questa occasione che mamma Elisa e papà Marco hanno scelto di raggiungere coloro che erano distanti fisicamente con un piccolo, ma grande, pensiero: il nostro TreeLove, una bomboniera solidale che per loro ha avuto fin da subito un valore grande.

“Sì, perché il nostro Federico è un bimbo cardiopatico: il suo cuoricino necessita di essere tenuto sotto osservazione e forse tra non molto potrebbe essere operato. Un’opportunità che con il nostro gesto speriamo di dare anche ai tanti bambini cardiopatici che nascono nei Paesi più poveri del mondo.”

 

Una bussola per seguire la solidarietà

Lucia, nostra volontaria e mamma di due preadolescenti, ama dedicare il suo tempo a fare del bene per chi ne ha bisogno, seguendo i valori che le sono stati insegnati e che vorrebbe trasmettere ai suoi figli.

“In questo periodo di pandemia tutto si sta svolgendo a distanza, ma le testimonianze che ho ascoltato negli incontri online organizzati da Mission Bambini mi sono arrivate dritte al cuore: ricche di entusiasmo, di voglia di fare, di non fermarsi davanti agli ostacoli e di reinventarsi, con l’unico obiettivo di donarsi all’altro.”

Così è venuta a conoscenza del nostro programma Cuore di Bimbi: “la Fondazione fa letteralmente battere il cuore a tanti bambini affetti da cardiopatie. Il mio contributo è stato fare una donazione, e in cambio ho ricevuto TreeLove: un piccolo cuore realizzato a mano in carta riciclata, all’interno del quale ci sono tanti piccoli semini da piantare, bagnare, tenere alla luce in attesa della nascita di tanti fiori colorati. Seminare e averne cura insieme ai miei due ragazzi è il mio modo per sentirmi partecipe e contribuire allo splendido gesto di salvare una vita.”

 

Un’opportunità di vita che fiorisce

Infine, c’è Daniela, nostra donatrice che da diversi anni si impegna insieme a noi per aiutare i bambini meno fortunati.

“Quest’anno ho scelto di sostenere Cuore di Bimbi: non solo perché anche io ho un problema al cuore, ma soprattutto perché questo progetto dà la possibilità a un bambino malato di cuore di ricevere le cure adeguate e di poter avere una vita in cui andare a scuola, giocare e realizzare i propri sogni.”

Subito dopo averlo ricevuto ha piantato il nostro TreeLove e, dopo pochi mesi, sono spuntati dei piccoli fiori bianchi: “Ogni giorno, quando li ammiro, mi danno una gioia immensa perché so che, mentre loro fioriscono, il cuore di un bambino continua a battere”.

Un timbro, per far decollare il futuro dei bambini

#educazione italia, #infanzia

Scopri l’eredità del nostro progetto Servizi 0-6: Passaporto per il futuro, nato nel 2018 con l’obiettivo di contrastare la povertà educativa minorile e garantire un futuro migliore a tanti bambini.

 

Primo timbro sul passaporto: l’accessibilità dei servizi educativi

Per noi accessibilità significa aumento della disponibilità dei posti negli asili nido, ma anche possibilità di avere fasce orarie più elastiche per agevolare le famiglie e aiutarle nel trovare un equilibrio casa-lavoro.

Soprattutto, però, significa inclusione: è solo creando contesti educativi adeguati che tutti i bambini, anche i più fragili e in difficoltà, possono essere parte di un progetto di crescita e di cura a 360°.

Dal 2018 a oggi abbiamo infatti offerto opportunità educative di qualità a 1500 bambini di età 0-6 anni, con il coinvolgimento di 11 asili nido e 7 scuole dell’infanzia distribuite sul territorio italiano.

 

Secondo timbro sul passaporto: la sostenibilità dei nostri centri

Potenziare e valorizzare i servizi educativi perché possano migliorare, raggiungere una loro autonomia e dunque continuare nel tempo.
Un aspetto che tocca sia la sfera economica, e dunque la capacità di tenere aperte le porte dei servizi educativi, sia il riconoscimento delle competenze professionali per promuovere i servizi del territorio.

È in questo contesto che si inserisce la nuova figura del manager di sostenibilità: con un occhio e uno sguardo più ampi, sono professionisti che si occupano di garantire la durabilità nel tempo della causa sociale per cui un centro educativo è nato.

 

Terzo timbro sul passaporto: la comunità educante

Una rete di protezione per intercettare i bisogni delle famiglie che, con bambini nella fascia 0-6 anni, cambiano giorno dopo giorno ed evolvono con la loro crescita.

Comunità educante significa anche incontri tra famiglie in cui i genitori, che avevano loro stessi beneficiato di un’intervento d’aiuto, hanno messo a disposizione le proprie risorse per dare sostegno ad altri genitori.

Nasce qui un’altra figura professionale, quella dell’operatore di prossimità, che, pur lavorando all’interno dei servizi per l’infanzia, è allo stesso tempo proiettato nel territorio; facilita la comunicazione tra le equipe multidisciplinari, gli educatori e gli insegnanti; accompagna le famiglie, con particolare attenzione a quelle più fragili, e offre loro un sostegno alla genitorialità.