Categoria: Educazione Italia
Nuove sfide educative: in diretta dal 29 settembre su Facebook
Con 4 eventi live sulla nostra pagina Facebook affronteremo le nuove sfide educative poste dalla pandemia da COVID-19. Scopri il programma completo!
Il rientro a scuola tra novità e incertezze
Alla vigilia dell’anno scolastico 2020-2021 educatori, insegnanti, famiglie, servizi, scuole sono alle prese con nuovi interrogativi e nuove sfide: come garantire sostenibilità ai servizi per l’infanzia? Come riprogettare l’attività di asili e scuole? Quali nuove competenze sono richieste a chi educa?
Attraverso i nostri 4 incontri in diretta ogni martedì, alle 18.00, su Facebook cercheremo di trovare una risposta e delle possibili soluzioni, con l’aiuto di ospiti competenti, operatori e volontari della nostra Fondazione, beneficiari dei nostri servizi educativi e in collaborazione con il blog collettivo Le Nius.
29 settembre, ore 18.00
SCUOLA – Sospesa, trascurata, più che mai discussa. Cosa aspettarsi dalla nuova scuola?
La scuola è stata travolta dalla pandemia.
Com’è la situazione in questo anno appena ripartito?
Quali sono i nuovi bisogni e le possibili soluzioni?
Come evitare che a pagare le conseguenze siano gli alunni più fragili e i contesti più svantaggiati?
Quali le sfide del futuro?
Ne discutono
Amanda Ferrario, Dirigente tecnico Ministero dell’Istruzione
Sabina Banfi, Direttore servizi scolastici ed educativi Comune di Milano
Damien Lanfrey, Vice Direttore Future Education Modena
Elisabetta Nigris, Pedagogista Università di Milano Bicocca
Racconti dal campo
Eleonora Pipitone, Dirigente Scolastico ICS Borsellino-Ajello di Mazara del Vallo
Paola Panzani, Docente di Scuola Primaria IC Marcello Candia di Milano
Alberto Barenghi, Responsabile Ufficio Progetti Mission Bambini
Modera
Fabio Colombo, Redazione lenius.it
6 ottobre, ore 18.00
SERVIZI PER L’INFANZIA – Come renderli sostenibili?
In Italia sono pochi e, con la pandemia, ancora più in difficoltà.
Alcuni non hanno più riaperto, altri non sanno se arriveranno a fine anno.
Al solito, a pagarne le conseguenze sono soprattutto le famiglie e i bambini più fragili.
Cosa si può fare?
Ne discutono
Giuliana Baldassarre, Docente SDA Bocconi – Area No Profit
Simona Rotondi, Vice Coordinatrice Attività Istituzionali Con i Bambini
Aldo Garbarini, Presidente Gruppo Nazionale Nidi e Infanzia, Gruppo CRC (Gruppo di Lavoro per la Convenzione sui Diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza)
Massimo Arioli, Business Unit Director di Prénatal
Racconti dal campo
Stefania Guccione, Presidente Cooperativa Pueri di Palermo
Sonia Pedretti, Presidente Cooperativa Fraternità Impronta di Marcheno (BS)
Serena Sartirana, Ufficio Progetti Mission Bambini
Modera
Fabio Colombo, Redazione lenius.it
13 ottobre, ore 18.00
EDUCATORI E INSEGNANTI – Come cambia il lavoro educativo?
La pandemia ha stravolto tutte le relazioni, inclusa quella educativa: nuovi strumenti, nuovi tempi, nuovi setting, nuovi bisogni.
Cambia anche il mestiere di educare? Quali nuove competenze sono richieste a educatori e insegnanti in questo nuovo mondo?
Ne discutono
Eraldo Affinati, Scrittore e insegnante
Monica Guerra, Docente di Pedagogia dell’infanzia e Coordinamento dei servizi educativi Università di Milano Bicocca
Marco Martinetti, Formatore e consulente, Cooperativa Vedogiovane di Arona (NO)
Racconti dal campo
Manuel Gentile, Ricercatore CNR, partner progetto Stringhe di Mission Bambini
Raffaella Fuso, volontaria di Mission Bambini
Vincenzo Walsh, Ufficio Progetti Mission Bambini
Modera
Fabio Colombo, Redazione lenius.it
20 ottobre, ore 18.00
FAMIGLIE – Come supportare le loro capacità educative?
Il lockdown è stata un’esperienza totalizzante per molte famiglie, modificando l’organizzazione di spazi, tempi, attività di cura e di lavoro. Hanno messo in campo creatività e resilienza, ma non basta, soprattutto per chi già era in difficoltà. Quali conseguenze ha la pandemia sulle capacità educative delle famiglie? Che politiche si possono mettere in campo?
Ne discutono
Chiara Saraceno, Honorary fellow, Collegio Carlo Alberto di Torino, co-coordinatrice Alleanza per l’Infanzia
Alfredo Ferrante, Dirigente coordinatore del servizio “Promozione dei servizi per la famiglia, relazioni internazionali e comunitarie” del Dipartimento Politiche della Famiglia – Presidenza del Consiglio dei Ministri
Emma Ursich, Segretario generale Fondazione The Human Safety Net di Generali
Jolanda Restano, Co-founder FattoreMamma e Filastrocche.it
Racconti dal campo
Flavia Bernardi, Pedagogista, Cooperativa La Grande Casa, Sesto San Giovanni (MI)
Simona Lionetto, Sociologa e counselor professionista, Cooperativa Solidee (NA)
Alberto Barenghi, Responsabile Ufficio Progetti Mission Bambini
Modera
Fabio Colombo, Redazione lenius.it
Credit foto: Diana Franceschin
Le nostre iniziative per accompagnare il rientro a scuola degli studenti
A settembre l’attenzione della nostra Fondazione è focalizzata sul ritorno a scuola degli studenti dopo l’emergenza COVID-19, con l’obiettivo di fornire strumenti per la didattica tradizionale e digitale, ma anche di formare educatori, insegnanti, famiglie.
Una matita Perpetua, per un aiuto duraturo
Quale strumento migliore della nostra matita Perpetua, per ridisegnare la scuola con attività e interventi che durino nel tempo?
Ecco allora che Perpetua dal 7 settembre 2020 è disponibile online con una donazione minima di 10 euro, con un aspetto del tutto inedito e sulla nostra nuova piattaforma attivati.missionbambini.org.
Nel fine settimana del 24 e 25 ottobre la nostra matita si sposterà anche nelle piazze italiane, insieme ai nostri volontari e in collaborazione con Fondazione Mediolanum.
Che il tuo sostegno avvenga online oppure durante il nostro evento di piazza, lascerà in ogni caso un segno: ci aiuterà infatti a donare strumenti per la didattica digitale agli studenti e a sostenere percorsi formativi per insegnanti e famiglie.
Con laFeltrinelli, per riempire un banco di desideri
Nel fine settimana del 19 e 20 settembre torneremo nelle librerie laFeltrinelli con la II edizione del “Banco dei Desideri”, un’iniziativa che ci permetterà di rispondere a quello che è il bisogno principale di tanti studenti fragili: poter tornare a scuola come i compagni, con tutto il necessario. E insieme potremo essere proprio noi a riempire il loro banco di articoli per la scuola, il gioco, la lettura.
La scuola in diretta: l’appuntamento su Facebook con i nostri talk show
In collaborazione con il blog collettivo Le Nius, di educazione e scuola in Italia parleremo anche sulla nostra pagina Facebook, con un ciclo di 4 dirette in forma di talk show, che avranno come protagonisti nostri partner, educatori, insegnanti, esperti e giornalisti. Al centro degli incontri, che prenderanno il via nella seconda metà di settembre e avranno cadenza settimanale, ci sarà una riflessione sui problemi e sulle possibili soluzioni alla nuova sfida educativa che famiglie, servizi per la prima infanzia e scuole si trovano a vivere dopo l’emergenza COVID-19.
Continua il nostro impegno per oltre 900 famiglie in difficoltà
Sono 5 le attività che abbiamo pianificato durante il periodo estivo per non far mancare la nostra vicinanza ai bambini di 0-6 anni e alle loro famiglie in condizioni di disagio. Leggi la news e scoprile tutte!
Educativa domiciliare, all’aperto e digitale
Con la progressiva ripresa della socialità, e sempre nel rispetto delle norme del distanziamento sociale, abbiamo potuto avviare le due nuove attività di educativa domiciliare e all’aperto nelle molte città italiane, tra cui Milano, Napoli, Roma e Palermo, in cui siamo presenti da anni con i nostri progetti di sostegno all’infanzia.
Attraverso la rete di educatori domiciliari garantiamo, due volte alla settimana, a casa di 70 famiglie fragili, l’accompagnamento educativo dei bambini e un monitoraggio della loro condizione di salute, fisica e psicologica.
Con le attività educative all’aperto, che coinvolgono nel complesso 147 famiglie, diamo ai bambini la possibilità di fare sport e di ritrovare il contatto con educatori e amici. Al tempo stesso supportiamo l’apertura dei centri estivi con le azioni necessarie a rispettare le attuali linee guida (ad esempio, sanificazione delle aree, acquisto di materiali monouso per i laboratori, allestimento degli spazi, aumento del numero di educatori richiesto).
Per 452 famiglie continua anche l’attività di educativa digitale avviata a marzo, all’inizio del lockdown, con laboratori digitali per genitori e bambini e sessioni online di confronto settimanale per lo sviluppo delle competenze genitoriali.
Distribuzione della spesa solidale e consulenza psico-pedagogica
Prosegue anche la distribuzione di beni di prima necessità iniziata nel mese di giugno e dedicata alle famiglie in difficoltà: sono nel complesso 10mila i prodotti per l’igiene, come pannolini e salviettine, e prodotti alimentari specifici, come latte e omogeneizzati, consegnati ai nuclei familiari che stanno affrontando un netto peggioramento della situazione economica.
245 sono infine le famiglie coinvolte nella consulenza psico-pedagogica svolta dai nostri operatori sia per telefono sia attraverso uno sportello di ascolto: l’obiettivo è di supportare e monitorare i casi più fragili e accompagnarli nella fase di ripresa e di ricostruzione dopo l’isolamento.
17.081 bambini protagonisti del loro futuro
Nel 2019 abbiamo aiutato 17.081 bambini e ragazzi grazie ai nostri progetti negli ambiti Salute ed Educazione, in Italia e all’estero. Scopri cosa abbiamo fatto nell’ultimo anno per i bambini in difficoltà, anche grazie al tuo aiuto!
Il nostro sostegno in Italia…
Continua il nostro impegno nell’ambito Educazione: per i bambini da 0 a 6 anni abbiamo sviluppato progetti per contrastare la crescente povertà minorile tramite servizi educativi per la prima infanzia, accessibili anche a famiglie con difficoltà economiche.
A partire da inizio 2020 abbiamo deciso di rafforzare i progetti rivolti a bambini e ragazzi dai 6 ai 14 anni, entrando direttamente nelle scuole – primarie e secondarie di primo grado – con interventi finalizzati a migliorare l’offerta formativa, riqualificare gli spazi scolastici e formare i docenti. Infine, con l’obiettivo di aiutare i giovani dai 14 ai 24 anni, a rischio o già nella condizione di NEET (Not in Employment, Education or Training), abbiamo messo in atto interventi di prevenzione dell’abbandono scolastico, in partnership con centri diurni e doposcuola, e workshop formativi per favorire l’ingresso nel mercato del lavoro, promuovendo le loro passioni e i loro talenti.
Menzione a parte merita il Progetto “Stringhe”: piccoli numeri in movimento. Nel 2019 abbiamo vinto il bando “Un passo avanti”, promosso dall’Impresa Sociale Con i Bambini nell’ambito del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile: a partire dal 2020, grazie al Progetto “Stringhe”, sosterremo 2.600 bambini di età 5-13 anni, 200 famiglie e 200 insegnanti, attraverso la creazione di una nuova metodologia didattica e il rinnovamento dell’offerta formativa di 10 scuole dell’infanzia e primarie.
… e all’estero
Grazie al programma Cuore di Bimbi, attivo dal 2005 con l’obiettivo di ridurre la mortalità dei minori affetti da malattie cardiache congenite o acquisite, abbiamo salvato la vita di 2.268 bambini gravemente cardiopatici. Nel corso del 2019 abbiamo realizzato interventi in Albania, Cambogia, Eritrea, Kenya, Myanmar, Nepal, Romania, Uganda, Zambia e Zimbabwe.
All’estero ci occupiamo anche di istruzione primaria e secondaria: dal 2000 garantiamo a milioni di bambini il diritto a un’istruzione di qualità, sostenendo scuole e centri educativi gestiti dai nostri partner locali che, oltre all’istruzione, offrono un alloggio sicuro, cure mediche, pasti e accoglienza ai bambini più fragili. Abbiamo inoltre sviluppato in questi ultimi anni un programma specifico dedicato all’istruzione secondaria femminile, le Borse Rosa, per contrastare il fenomeno dei matrimoni precoci nei Paesi più poveri.
Sfoglia e scarica la versione integrale dell’Annual Report 2019 per saperne di più sui nostri progetti e sul nostro impegno, che dura da 20 anni, in Italia e nel mondo:
Il Bilancio di Mission Bambini è certificato ogni anno da una società esterna di revisione, la Deloitte & Touche Spa.
Mission Bambini Italia:
» Leggi la Relazione della Società di Revisione
» Scarica il Bilancio Italia 2019
Consolidato d’Esercizio:
» Leggi la Relazione della Società di Revisione
» Scarica il Bilancio Consolidato 2019
Il sostegno alla raccolta di beni primari per i bambini in difficoltà
A causa dell’emergenza Covid-19, cambia il format della settima edizione del Banco per l’Infanzia. Non cambia però l’obiettivo, condiviso da Prénatal, Chicco e dalla nostra madrina Ellen Hidding: raccogliere beni primari per bambini e famiglie in difficoltà in Italia.
Prénatal: un sostegno che si fa sempre più grande
Dopo la recente collaborazione in occasione del periodo natalizio, che ha portato a una raccolta fondi di oltre 63.000 euro a sostegno del progetto #fattiGRANDE, Prénatal rinnova il suo impegno a favore dell’infanzia in difficoltà, aderendo anche alla settima edizione del Banco per l’Infanzia.
Con le donazioni ricevute attraverso la nostra campagna di raccolta fondi su Facebook, la nostra Fondazione potrà acquistare a prezzi calmierati i prodotti di prima necessità per l’infanzia disponibili nei negozi Prénatal.
Chicco: una baby spesa sospesa, per fare shopping con il cuore
Anche presso i punti vendita Chicco fare la spesa vorrà dire accompagnare i bambini più bisognosi nel loro percorso di crescita e di ripresa dopo l’isolamento.
Chiunque effettuerà acquisti, infatti, avrà l’opportunità di donare una vera e propria “spesa sospesa”, aggiungendo al proprio carrello alcuni prodotti necessari ai bambini sostenuti dalla nostra Fondazione.
La fase 2 e il nostro progetto per restare #viciniaibambini
La settima edizione del Banco per l’Infanzia andrà a supportare il nostro progetto per restare #viciniaibambini nella fase 2 di gestione dell’emergenza coronavirus: con esso prevediamo di distribuire a 800 bambini della fascia 0-6 anni 10.000 prodotti di prima necessità per l’infanzia. Scopri di più sul progetto >>>
Il racconto di Suor Daniela: dalla difficoltà può nascere una nuova forma di vicinanza, per aiutare davvero
La realtà degli ultimi mesi, caratterizzati dalla gestione dell’emergenza Covid-19, ha toccato da vicino tutti noi: le nostre abitudini sono cambiate, abbiamo dovuto adattarci a una nuova quotidianità. Così ha dovuto fare anche Suor Daniela, da tre anni volontaria dell’Associazione Talità Kum di Librino: con noi condivide le sue riflessioni su che cosa significhi stare vicino alle famiglie più in difficoltà in un contesto trasformato dalla pandemia.
Essere volontari in tempo di pandemia: una rivoluzione per restare vicini ai bambini e alle loro famiglie
“Nell’ordinario mi occupo dei bimbi del nido 0-3 anni e delle loro famiglie”, ci racconta Suor Daniela. “Una mia giornata tipo si svolge così: alle 7.30 esco di casa per andare in sede e preparare ambiente e materiali per i bimbi, perché prendersi cura di qualcuno comincia dall’accoglierlo in uno spazio bello. Alle 8.00 arrivano i primi bambini e per le 9.30 siamo al completo! Possiamo allora cominciare le nostre attività: giochi, storie, musica, attività motoria, laboratori creativi, merenda, cambi, gioco libero… tutto fino alle 14.00 e poi tutti a casa, per godersi mamma e papà!”
Tutto questo fino al 5 marzo 2020, quando la routine quotidiana, sia dei grandi che dei più piccoli, è completamente cambiata. “Dall’oggi al domani niente è stato più come prima” – riflette Suor Daniela, che si è subito chiesta: “che cosa possiamo fare per essere vicini ai nostri bimbi e alle loro famiglie? Mente e cuore si sono messi in movimento: abbiamo preso contatto telefonico con tutte le famiglie, per far sentire loro la nostra vicinanza e accogliere da loro bisogni e fatiche di questo momento. Ci siamo resi subito conto che i bisogni primari sono i primi da soddisfare.”
Come far fronte dunque a queste necessità? Rivoluzionando la propria quotidianità per i bambini più fragili e per le loro famiglie.
“Alle 7.30 esco di casa, destinazione: supermercato! Arrivo e mi trovo davanti una lunga fila di persone che aspettano, a debita distanza le une dalle altre. Prendo un carrello e anch’io mi metto in fila: nell’attesa, osservo le persone, penso a come le nostre abitudini siano state stravolte e faccio scorrere nella mente le immagini delle famiglie per cui mi accingo a fare la spesa. Finalmente arriva il mio turno e nel frattempo sono passate quasi due ore.”
La ricerca di una nuova normalità: attenzione, cura, prossimità
Dalle parole di Suor Daniela emergono l’attenzione e la cura affinché ciascuno, pur nelle avversità, abbia un solido punto di riferimento e non si senta lasciato solo nella ricerca di una nuova normalità: “inizio a fare la spesa come se fosse mia, perché in questo momento mi faccio carico di queste famiglie con la stessa cura che ho per me o forse anche di più.”
“Il carrello si riempie in fretta di prodotti per l’igiene come pannolini, salviettine e creme, ma anche di prodotti alimentari quali omogeneizzati, latte e biscotti, e vado quindi a recuperarne un secondo”, prosegue Suor Daniela. “Questa situazione d’emergenza ha secondo me accresciuto la sensibilità della gente, lo percepisco anche nella disponibilità dei commessi del supermercato nei miei riguardi. Mi accorgo degli sguardi stupiti degli altri clienti, che osservano il mio carrello stracolmo e forse pensano: quante bocche da sfamare! La mia lunga lista è finita, pago e carico tutto in auto.”
Una volta a casa, Suor Daniela prepara le borse da distribuire alle famiglie, le contatta e fissa con loro un appuntamento davanti all’asilo. “Ogni incontro per consegnare la spesa è particolare, un’emozione grande: incontrare queste persone, provate da questo difficile momento economico, ridotte a chiedere aiuto per poter dare da mangiare ai propri figli, gli occhi lucidi e stupiti davanti alle borse della spesa, gli infiniti grazie… sono immagini impresse nel mio cuore ed è difficile trovare parole che esprimano in profondità l’emozione di quei momenti. Confesso che in alcune occasioni, venendo via, non sono riuscita a trattenere le lacrime”, ci racconta commossa.
“Per noi, e dico noi perché in questo servizio io sono stata lo strumento concreto, ma col cuore c’erano tutti gli operatori dell’associazione, non è semplicemente donare la spesa: è farci carico in pienezza di queste famiglie attraverso la nostra prossimità.
Forse non torneremo a breve alle nostre quotidiane abitudini, ma, come afferma in conclusione Suor Daniela, “la nostra carità creativa ci fa sperimentare nuove forme di vicinanza, fa nascere relazioni nuove e ci dà la possibilità di fare di questa difficoltà un’opportunità per aiutare davvero.
E anche tu, insieme a noi, puoi dare una mano a tante famiglie in difficoltà in questo momento di emergenza, per restare davvero #viciniaibambini.
Diamo, insieme, un aiuto concreto ai bambini in difficoltà
Da lunedì 4 maggio l’Italia è entrata nella “Fase 2” di gestione dell’emergenza Covid-19 e così anche la nostra Fondazione: con la distribuzione a 800 bambini della fascia 0-6 anni di 10.000 prodotti di prima necessità per l’infanzia.
Un kit per contrastare la povertà e accompagnare la ripresa
Anche nella “Fase 2” il nostro impegno per sostenere l’infanzia in difficoltà non si ferma e anzi ci siamo attivati per potenziare le nostre attività rivolte ai bambini di 0-6 anni, che vivono con le loro famiglie in contesti di degrado economico ed educativo, aggravatosi a causa dell’emergenza sanitaria e della sospensione di molte attività produttive.
Sono in tutto 800 i bambini a cui intendiamo consegnare 10.000 prodotti di prima necessità, nelle città di Napoli, Palermo, Catania e Milano. Si tratta di prodotti per l’igiene, come pannolini, salviettine e creme, e di prodotti alimentari specifici come latte, omogeneizzati, biscotti, pastina e farine.
La nostra raccolta fondi su Facebook: dona anche tu un kit!
Ancora una volta, anche tu puoi dare un aiuto concreto ai bambini in difficoltà: abbiamo infatti creato una raccolta fondi sulla nostra pagina Facebook e puoi essere proprio tu a scegliere il kit di prodotti di prima necessità da destinare ai bambini che ne hanno più bisogno.
Restiamo, tutti insieme, #viciniaibambini!
Bambini Patapum! Un luogo virtuale a sostegno di tutti i genitori catapultati in casa
Il portale online bambinipatapum.it nasce come risposta alla chiusura di nidi e scuole d’infanzia a seguito del diffondersi del Covid-19 e vuole essere una risorsa per i genitori che si trovano a trascorrere le giornate in casa con bambini di età 0-6 anni.
Un impegno che parte da lontano, sul territorio
La nostra Fondazione sostiene i servizi per la prima infanzia in Italia da oltre 10 anni: da un lato, attraverso l’apertura o l’ampliamento di oltre 100 servizi su tutto il territorio nazionale, specialmente nelle periferie delle grandi città e nelle regioni del Mezzogiorno; dall’altro, attraverso il sostegno alle famiglie in situazione di fragilità economica e sociale, per permettere ai bambini più vulnerabili di essere accolti in nidi, spazi gioco e scuole per l’infanzia con rette agevolate o gratuite.
È a partire da questa esperienza che nel 2018 abbiamo dato vita al progetto “Servizi 0-6: Passaporto per il Futuro”: insieme a 12 partner e con il supporto dell’impresa sociale Con i Bambini, ci impegniamo a offrire opportunità educative di qualità a oltre 1.500 bambini di età 0-6 anni e al tempo stesso sostegno ai loro genitori.
Un impegno che si rinnova, online
Sono proprio i genitori a essere ora alle prese con un mutamento radicale della quotidianità: i nidi e le scuole dell’infanzia sono chiusi, a seguito dell’emergenza Covid-19, e loro si trovano, da soli e spesso in smartworking, a cercare di dare una valenza pedagogica alle giornate in casa con i figli.
È per loro che abbiamo creato bambinipatapum.it: un modo per raccogliere e proporre attività educative a distanza, pensate dagli educatori e dagli specialisti che lavorano nei servizi alla prima infanzia nostri partner. Un modo per continuare a creare, giocare, imparare, sostenere, condividere e stare insieme.
L’educazione non si è fermata per 633 bambini e ragazzi in Italia
Nella fase 1 dell’emergenza coronavirus ci siamo subito attivati con un obiettivo preciso: dare ai bambini e ai ragazzi più fragili la possibilità di continuare a studiare, attraverso la didattica a distanza. Ecco i risultati del nostro impegno.
La distribuzione di dispositivi tecnologici e l’accompagnamento allo studio
A partire da metà marzo abbiamo portato il nostro aiuto concreto a 633 (*) studenti svantaggiati attraverso un duplice intervento:
- la distribuzione di tablet, laptop, smartphone, schede telefoniche per la connessione a internet, necessari per poter seguire le lezioni online, fare i compiti e studiare, restare in contatto con insegnanti e compagni di classe;
- l’attività di accompagnamento educativo e didattico, svolta quotidianamente a distanza dai nostri operatori e indispensabile per non lasciare nessun alunno solo o indietro.
Il nostro intervento è stato realizzato in collaborazione con i centri di aiuto allo studio e con le scuole primarie e secondarie di 1° grado, con cui da anni contrastiamo il rischio di dispersione e insuccesso scolastico per i bambini e i ragazzi più vulnerabili, che vivono in contesti di disagio socio-economico.
A Milano sono 10 gli istituti scolastici coinvolti (IC Cadorna, IC Calasanzio, IC Cesare Cantù, IC Confalonieri, IC Don Orione, IC Locatelli-Quasimodo, IC Maffucci, IC Scialoia, IC Sorelle Agazzi, IC Tito Speri), insieme ai centri di aiuto allo studio gestiti da Fondazione Aquilone e Fondazione Maria Anna Sala; a Padova il VII Istituto Comprensivo San Camillo; a Torino l’IC Tommaseo; a Brescia l’Istituto Razzetti. In aggiunta, su tutto il territorio nazionale, rientrano tra i beneficiari gli 8 centri “Ora di Futuro” sostenuti da Generali e The Human Safety Net.
(*) Dati aggiornati al 15/05/2020.
Grazie a tutti per essere restati con noi #viciniaibambini!
Il nostro “grazie” va ai donatori privati che, per la prima volta o per l’ennesima, sono rimasti con noi #viciniaibambini e hanno sostenuto la nostra campagna su Rete del Dono oppure con altre modalità di donazione.
Così come un “grazie” va a tutte le aziende e alle fondazioni che, nuove o già nostre partner, ci hanno aiutato a continuare a fare scuola e a essere comunità per i bambini e i ragazzi più fragili: Amazon – Assotech – Boselli & Partners – Clifford Chance – Dell Technologies – Fondazione di Comunità Milano – Fondazione Prosolidar – Fondazione Snam – Fondazione Sodalitas – Ford Italia – Generali Italia e The Human Safety Net – IRQ10 – Linklaters – VF Corporation e Timberland.
Continuiamo a fare scuola e comunità, a distanza
A seguito della decisione di chiudere le scuole in tutta Italia, abbiamo ascoltato le esigenze dei nostri partner, impegnati a garantire la continuità didattica e di comunità in contesti svantaggiati, e abbiamo risposto con un aiuto concreto.
Il problema: l’impatto della chiusura delle scuole su bambini e famiglie vulnerabili
L’emergenza COVID-19 che ha travolto l’Italia, imponendo la chiusura delle scuole e un mutamento radicale delle nostre abitudini, ha fatto emergere e in molti casi ha esacerbato quelli che sono i bisogni concreti dei bambini e delle famiglie più fragili.
Fermare l’intervento educativo rischia infatti di penalizzare ulteriormente chi vive già una condizione di disagio e di avere pertanto dei costi sociali enormi per un’intera generazione di studenti e per le comunità.
Da un lato, la carente digitalizzazione che caratterizza alcuni contesti svantaggiati andrebbe a danneggiare proprio quei bambini (poveri, stranieri, con bisogni educativi speciali) in cui più forte è la necessità di un accompagnamento educativo e didattico a distanza; dall’altro, l’isolamento forzato, la paura e l’insicurezza dettate dallo stato emergenziale rischierebbero di dar luogo a ricadute pesanti sul piano psicologico.
Per questo motivo, in accordo con i partner con cui collaboriamo da anni, ci siamo impegnati a individuare delle soluzioni concrete per continuare a garantire un sostegno a distanza soprattutto ai bambini più vulnerabili, già a rischio di insuccesso scolastico, e alle loro famiglie, in condizioni di disagio socio-economico. E abbiamo individuato due modalità di intervento: il potenziamento della strumentazione informatica e il sostegno psicologico.
Il potenziamento digitale: postazioni informatiche e fornitura di device elettronici alle famiglie
Come possiamo assicurare una continuità didattica ed educativa ai bambini delle scuole primarie e secondarie di primo grado, che vivono in condizioni di disagio?
Innanzitutto, attraverso un potenziamento delle dotazioni informatiche, a più livelli.
Il primo riguarda i centri di aiuto allo studio, che attualmente non possono essere frequentati da bambini e ragazzi. In loro sostituzione allestiremo delle postazioni informatiche virtuali, in modo da fornire agli operatori gli strumenti necessari a fare scuola e a stare vicini ai bambini e alle famiglie, anche a distanza.
L’accesso ai servizi didattici per bambini e ragazzi sarà gratuito e in via telematica, con il supporto a distanza dei nostri operatori.
Il secondo livello del nostro intervento riguarda proprio le abitazioni degli alunni e prevede la possibilità di fornire a domicilio, alle famiglie maggiormente in difficoltà, pc portatili, tablet, telefoni cellulari per lo svolgimento a distanza delle attività didattiche.
Il sostegno psicologico: ascolto, supporto emotivo e ricostruzione sociale
Purtroppo sappiamo che l’emergenza coronavirus avrà ricadute pesanti anche sul piano psicologico. Per questo motivo stiamo già pianificando, insieme alla rete dei nostri servizi educativi e alle scuole, percorsi di ascolto e sostegno psicologico per bambini e genitori, da avviare una volta che la fase di isolamento ed emergenza sarà terminata.
L’obiettivo diventerà allora quello della “ricostruzione sociale”, per facilitare la rielaborazione delle nuove paure vissute e il superamento delle diffidenze che la situazione attuale sta inevitabilmente generando.
Le aree geografiche di intervento: da Milano al resto d’Italia
La nostra Fondazione comincerà a mettere in atto gli interventi descritti a Milano, nei 4 quartieri più periferici e fragili a nord della città (Bruzzano, Comasina, Maciachini, Niguarda). La nostra intenzione, ora che le misure restrittive sono state estese a tutta Italia, è di replicare la stessa modalità di intervento anche in altre città, dove già siamo presenti, come Torino, Padova, Napoli e Catania.
Come puoi aiutarci: la campagna di crowdfunding su Rete del Dono
Per essere #viciniaibambini, anche e soprattutto in questo momento, abbiamo attivato una campagna di raccolta fondi su Rete del Dono. Se vuoi dare ai bambini più fragili la possibilità di continuare a studiare, clicca qui.