Categoria: Educazione Italia
Banco dei Desideri: un weekend per regalare libri, penne e quaderni
Nel fine settimana dell’11 e 12 settembre 2021 torniamo nelle librerie laFeltrinelli con la III edizione del Banco dei Desideri, per aiutare gli studenti più fragili a tornare a scuola con tutto il necessario.
Dopo il risultato della II edizione, con la quale abbiamo raccolto più di 10.000 prodotti per un valore di circa 45mila euro, quest’anno saremo presenti nelle 115 librerie laFeltrinelli di 70 città italiane, dove sarà possibile acquistare materiale scolastico, libri, atlanti, dizionari, giochi educativi e vari prodotti di cartoleria da regalare agli studenti più fragili.
Sarà la nostra Fondazione a occuparsi direttamente della distribuzione dei beni scolastici agli enti beneficiari che accolgono questi studenti meno fortunati: bambini, dai 3 ai 14 anni, provenienti da famiglie in condizioni di povertà economica e disagio sociale.
Che cos’è il Banco dei Desideri: le nostre risposte alle tue domande
1. Che cos’è il Banco dei Desideri?
2. Che cos’è possibile donare?
3. Invece di comprare dei prodotti nei punti vendita laFeltrinelli posso fare una donazione?
4. È possibile donare altri prodotti (usati o nuovi, ma acquistati in un altro negozio)?
5. A chi verranno donati i prodotti?
6. Come sono state selezionate le strutture beneficiarie del Banco dei Desideri?
7. Qual è il ruolo di laFeltrinelli nel Banco dei Desideri e come vi partecipa?
Vicini a 15.882 bambini, in Italia e nel mondo
Nel 2020, l’avvento del Covid-19 ha reso ancora più fragili tanti bambini e ragazzi; l’emergenza pandemica non ha però fermato i nostri interventi negli ambiti Educazione e Salute, e insieme siamo riusciti a rimanere, ogni giorno, #viciniaibambini.
Sfoglia e scarica la versione integrale dell’Annual Report 2020, per saperne di più sui nostri progetti e sul nostro impegno, in Italia e nel mondo. Leggi ora »
Il Bilancio di Mission Bambini è certificato ogni anno da una società esterna di revisione, la Deloitte & Touche Spa.
Leggi la Relazione della società di revisione e il bilancio consolidato 2020 »
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L’educazione non si è fermata…
Per dare un valido sostegno a bambini e ragazzi, in Italia e nel mondo, abbiamo realizzato interventi specifici di risposta all’emergenza economica, sociale e soprattutto educativa determinata dalla pandemia.
In Italia, la chiusura delle scuole e dei servizi educativi per la prima infanzia ha significato l’interruzione della didattica e delle attività educative in presenza per diversi mesi e la conseguente introduzione della didattica a distanza.
Su questo fronte siamo intervenuti tempestivamente, per garantire un sostegno concreto alla rete di 24 Istituti Comprensivi e 5 centri di aiuto allo studio con cui collaboriamo. In particolare, con l’obiettivo di offrire agli studenti la possibilità di seguire le lezioni da casa, già dalla metà del mese di marzo abbiamo distribuito device digitali a bambini e ragazzi che ne erano privi.
Nella fase 2 della pandemia ci siamo attivati, insieme a 25 servizi educativi partner, anche attraverso attività di supporto psicologico ai genitori, di educativa domiciliare, nonché con la distribuzione di prodotti igienici e alimentari a supporto dei nuclei economicamente più fragili.
All’estero, con particolare attenzione ai contesti più difficili, abbiamo continuato a garantire a bambini, ragazze e ragazzi l’accesso a un’istruzione primaria e secondaria di qualità attraverso i 30 progetti educativi attivi. In particolare, ci siamo dedicati a interventi di educazione a distanza, all’adeguamento delle strutture scolastiche e dei centri di accoglienza alle normative locali, all’acquisto di dispositivi di protezione individuale e prodotti igienizzanti, a campagne di sensibilizzazione per la prevenzione del contagio. Inoltre, insieme ai nostri partner locali, abbiamo aiutato le famiglie in maggiori difficoltà economiche con la distribuzione di prodotti alimentari e attraverso interventi di sostegno psicologico.
… e non si è fermato nemmeno il benessere dei bambini
In Italia, abbiamo realizzato interventi specifici per affrontare l’impatto psicosociale, emotivo e relazionale dell’emergenza su bambini e ragazzi. Da qui è nato il progetto Restart from us, a cui sono seguiti una serie di incontri di sostegno psicologico di gruppo, per ragazzi dagli 11 ai 18 anni, in 4 scuole di Milano. All’ordine del giorno le difficoltà della DaD, della convivenza forzata in spazi domestici spesso ristretti, della mancanza di relazioni con amici e compagni.
All’estero, se da un lato le restrizioni imposte dalla pandemia di Covid-19 hanno causato la sospensione di tutte le missioni operatorie all’interno del programma Cuore di Bimbi, dall’altro questo ci ha permesso di riallocare le risorse e operare quanti più bambini possibile. Complessivamente abbiamo salvato 62 bambini attraverso un intervento di cardiochirurgia pediatrica: 30 in Myanmar, 20 in Nepal e 10 in Uganda, a cui si sono aggiunti 2 bambini provenienti dall’Albania operati presso l’ASST Grande Ospedale Metropolitano Niguarda di Milano. Questo risultato è stato possibile anche grazie al grande contributo delle équipe locali: gli interventi all’estero sono stati tutti eseguiti dal personale sanitario del posto, formato nel corso degli anni dai nostri medici volontari durante le missioni, e in parte anche attraverso borse di studio.
La scuola a settembre: in presenza, sicura e di qualità
Il nuovo anno scolastico non è mai stato così vicino, per questo bisogna agire adesso: è questa la posizione di Alleanza per l’Infanzia, rete nazionale di organizzazioni e associazioni di cui facciamo parte. Ed ecco perché la condividiamo.
Scuole aperte a settembre, l’unica opzione in campo
È ormai noto l’effetto negativo della didattica a distanza, non solo sull’apprendimento, ma anche sul benessere psicologico e fisico degli studenti delle scuole di ogni ordine e grado.
La perdita di apprendimento e socialità ha toccato tutti, ma la DaD ha ampliato le disuguaglianze già presenti e ne ha create di nuove: nella disponibilità di dispositivi, nell’adeguatezza delle abitazioni, nel sostegno da parte dei genitori, nella qualità e disponibilità delle relazioni.
Ecco che allora la scuola in presenza deve essere l’unica opzione possibile, perché a tutti gli studenti siano garantite le opportunità di apprendimento e crescita che spettano loro.
E noi vogliamo continuare a esserci per tutti i bambini e i ragazzi in Italia: perché, dopo un anno di incertezza causata dalla pandemia, la scuola torni a essere uno spazio educativo fatto di istruzione e relazioni di qualità.
Leggi il comunicato completo, redatto da Alleanza per l’Infanzia »
Un timbro, per far decollare il futuro dei bambini
Scopri l’eredità del nostro progetto Servizi 0-6: Passaporto per il futuro, nato nel 2018 con l’obiettivo di contrastare la povertà educativa minorile e garantire un futuro migliore a tanti bambini.
Primo timbro sul passaporto: l’accessibilità dei servizi educativi
Per noi accessibilità significa aumento della disponibilità dei posti negli asili nido, ma anche possibilità di avere fasce orarie più elastiche per agevolare le famiglie e aiutarle nel trovare un equilibrio casa-lavoro.
Soprattutto, però, significa inclusione: è solo creando contesti educativi adeguati che tutti i bambini, anche i più fragili e in difficoltà, possono essere parte di un progetto di crescita e di cura a 360°.
Dal 2018 a oggi abbiamo infatti offerto opportunità educative di qualità a 1500 bambini di età 0-6 anni, con il coinvolgimento di 11 asili nido e 7 scuole dell’infanzia distribuite sul territorio italiano.
Secondo timbro sul passaporto: la sostenibilità dei nostri centri
Potenziare e valorizzare i servizi educativi perché possano migliorare, raggiungere una loro autonomia e dunque continuare nel tempo.
Un aspetto che tocca sia la sfera economica, e dunque la capacità di tenere aperte le porte dei servizi educativi, sia il riconoscimento delle competenze professionali per promuovere i servizi del territorio.
È in questo contesto che si inserisce la nuova figura del manager di sostenibilità: con un occhio e uno sguardo più ampi, sono professionisti che si occupano di garantire la durabilità nel tempo della causa sociale per cui un centro educativo è nato.
Terzo timbro sul passaporto: la comunità educante
Una rete di protezione per intercettare i bisogni delle famiglie che, con bambini nella fascia 0-6 anni, cambiano giorno dopo giorno ed evolvono con la loro crescita.
Comunità educante significa anche incontri tra famiglie in cui i genitori, che avevano loro stessi beneficiato di un’intervento d’aiuto, hanno messo a disposizione le proprie risorse per dare sostegno ad altri genitori.
Nasce qui un’altra figura professionale, quella dell’operatore di prossimità, che, pur lavorando all’interno dei servizi per l’infanzia, è allo stesso tempo proiettato nel territorio; facilita la comunicazione tra le equipe multidisciplinari, gli educatori e gli insegnanti; accompagna le famiglie, con particolare attenzione a quelle più fragili, e offre loro un sostegno alla genitorialità.
A luglio tornano i nostri centri estivi e… si tingono di verde!
Dopo più di un anno di didattica a distanza, con i nostri centri estivi riscopriamo il significato di stare insieme ai bambini, a contatto con la natura: per accompagnarli verso una ritrovata normalità, fatta di apprendimento, relazioni e di rispetto dell’ambiente.
Un gioco educativo per piantare il seme della sostenibilità
È la novità di quest’anno: un progetto pilota che mira a inserire il nostro gioco Piantalà – realizzato in collaborazione con Selva Urbana – nel percorso di apprendimento di circa 200 bambini e ragazzi, nel mese di luglio, in 4 centri estivi di Milano raggiungibili con la metropolitana (Viale Zara, Via Polesine, Via San Giacomo, Via Vespri Siciliani).
Protagonista del gioco è l’albero: i bambini, divisi in squadre, potranno sfidarsi nel riempire di quanti più alberi possibili la mappa di Milano, ma solo dopo aver risposto correttamente ai tanti quiz proposti, che rendono il tutto più interattivo.
Grazie a Cooperativa Pianeta Azzurro, che gestirà l’organizzazione dei centri, e ai nostri volontari potremo raggiungere il nostro obiettivo: sensibilizzare i più giovani sul rispetto dell’ambiente.
Un’estate per ripartire
La DAD – didattica a distanza – ha fatto sì che la scuola non si fermasse e che gli studenti diventassero più autonomi nell’utilizzo della tecnologia; allo stesso tempo, però, non ha garantito loro un accesso adeguato alle lezioni online, ha limitato i momenti di interazione e ha messo in luce le difficoltà economiche e sociali di tante famiglie in Italia.
Aprire le scuole in estate significa dunque poter organizzare attività educative, laboratori e momenti di socializzazione all’aria aperta per tanti bambini e ragazzi, in vista di un ritorno alla normalità a settembre.
Con laFeltrinelli rimettiamo la cultura in circolazione nelle scuole di periferia
Dall’8 al 30 giugno sarà attiva la prima edizione di GiroLibro: una iniziativa che ci vede collaborare con le Librerie Feltrinelli, per raccogliere libri usati da donare alle biblioteche di una selezione di Istituti scolastici in tutta Italia.
Con la prima edizione di GiroLibro vogliamo collaborare, ancora una volta, insieme a Librerie Feltrinelli, per rinnovare il nostro comune impegno: contrastare la povertà educativa e promuovere una scuola più innovativa e inclusiva.
Sono 113 le Librerie Feltrinelli di oltre 70 città italiane che aderiscono all’iniziativa: i clienti tesserati, che porteranno almeno 3 libri usati in buono stato per bambini e ragazzi, riceveranno in cambio una Gift Card laFeltrinelli del valore di 5 euro, valida per un mese dalla data di emissione.
I libri donati saranno destinati a Istituti, che comprendono scuole dell’infanzia, elementari e medie, selezionati preventivamente dalla nostra Fondazione e localizzati in alcune tra le principali città italiane, tra cui Milano, Roma, Torino, Genova, Napoli, Palermo.
Prepariamo il terreno per dare nuova linfa alla sostenibilità
L’educazione ambientale è un tema che ci sta a cuore: per dare un futuro più green ai nostri bambini, per aiutarli ad amare l’ambiente e a rispettarlo. Scopri come facciamo crescere il seme della sostenibilità.
I semi che abbiamo piantato…
A novembre 2020 abbiamo piantumato 200 alberi e arbusti di specie diverse nei pressi della Scuola Elementare Lelio Basso e dell’asilo nido Luigi Bianchi D’Espinosa a Trezzano sul Naviglio, in collaborazione con l’Associazione Selva Urbana e con l’Assessorato Politiche Ambientali ed Energetiche del Comune.
Così ha iniziato a crescere il nostro progetto Selva in città, nato con l’obiettivo di realizzare interventi di educazione ambientale rivolti ai bambini e di contribuire alla crescita di foreste urbane per la valorizzazione del territorio.
… e quelli che pianteremo
Per permettere ai bambini di toccare con mano la natura del progetto, abbiamo poi progettato PiantaLÀ: un gioco educativo, distribuito nelle scuole e nei doposcuola della rete dei nostri partner, per sensibilizzare i più giovani sul rispetto dell’ambiente e la conoscenza delle specie vegetali autoctone.
Con PiantaLà prenderanno il via anche i laboratori di educazione ambientale, che vedranno una prima fase di test a Milano durante i centri estivi che si terranno nei mesi di giugno e luglio e che verranno poi estesi alle scuole a partire da settembre, con l’inizio del nuovo anno scolastico.
A novembre, in collaborazione con i volontari di Mediobanca, ci impegneremo inoltre nella piantumazione di altri 1.000 alberi per riforestare le aree ex industriali di 4 comuni alle porte di Milano.
Insieme, per sostenere il diritto allo studio di bambini e ragazzi in difficoltà
La collaborazione con Mediobanca ci permetterà di fornire strumenti informatici e di educare allo sviluppo sostenibile oltre 300 studenti svantaggiati della periferia nord di Milano.
Una scuola innovativa e sicura: dalla consegna di strumentazione tecnologica alla manutenzione degli edifici scolastici
Grazie a Mediobanca la nostra costruzione di una scuola più innovativa e inclusiva comincerà da due istituti comprensivi della periferia nord di Milano, nei quartieri di Affori e Niguarda: qui edifici con scarsa manutenzione, mancanza di strumentazione adeguata, frammentarietà dei servizi scolastici penalizzano in particolare l’educazione degli studenti più fragili, provenienti dalle fasce più deboli della società o con Bisogni Educativi Speciali.
A partire dalla fine di aprile e fino a giugno consegneremo 12 LIM (lavagne interattive multimediali) e 2 Kit interattivi portatili (speciali proiettori che usano le pareti come supporto interattivo, in assenza della LIM). Il nostro intervento permetterà di favorire una “alfabetizzazione digitale” degli studenti e di dotare le scuole della strumentazione necessaria a renderle all’avanguardia dal punto di vista tecnologico ed eventualmente preparate in caso di nuovi periodi di DAD.
Al potenziamento dell’attrezzatura digitale si aggiungerà anche la riqualificazione di un edificio scolastico a Milano e dei relativi spazi esterni: durante le giornate di volontariato aziendale, infatti, i dipendenti di Mediobanca saranno impegnati in attività di tinteggiatura, piccola manutenzione, riordino degli spazi.
E anche una scuola più green: dai laboratori alla piantumazione
Negli istituti coinvolti prende il via anche “PiantaLÀ”, in collaborazione con l’associazione Selva Urbana: i laboratori di educazione ambientale per le scuole vedranno la loro conclusione a novembre, quando studenti e volontari di Mediobanca si impegneranno nella piantumazione di 1.000 alberi per riforestare le aree ex industriali di 4 comuni alle porte di Milano (Monza, Trezzano sul Naviglio, Osnago e Gaggiano).
Un fondo a sostegno delle mamme: un’azione concreta per contrastare la povertà educativa
Il 9 maggio 2021 abbiamo festeggiato la Festa della Mamma presentando un nuovo progetto che la vede protagonista, insieme ai bambini.
Il progetto: di che cosa si tratta
Dopo oltre un anno di crisi dovuta all’emergenza pandemica, abbiamo il dovere di rispondere ai nuovi bisogni emergenti dei bambini in difficoltà, perché meritano la speranza di un futuro migliore.
Nasce così Diritti alle mamme, un fondo che consente alle famiglie in difficoltà, in particolare alle mamme, di ricevere un contributo mensile per poter far fronte alle spese dei servizi di assistenza e cura per i loro bambini. In questo modo, le mamme potranno non solo affrontare le necessità più impellenti dei loro bimbi, ma anche essere incluse in un percorso di ripresa lavorativa.
L’obiettivo consiste nel prevenire la povertà economica, sociale ed educativa dei minori coinvolti e nell’aiutare le loro famiglie a superare una situazione di difficoltà temporanea dovuta alle conseguenze della pandemia.
Saranno 10 le famiglie-mamme beneficiarie del progetto e verranno individuate sulla base dei seguenti criteri:
- con figli minorenni;
- disoccupate dal 2020;
- residenti in “Citta Metropolitana – Nord Milano” (Sesto San Giovanni, Cinisello Balsamo, Cologno, Cormano, Cusano, Bresso);
- fattori preferenziali saranno il numero di minori per famiglia ed eventuali situazioni di disabilità.
Sosteniamo le mamme oggi, per garantire ai bambini un domani dignitoso
A seguito di colloqui individuali di valutazione, alle famiglie beneficiarie individuate verrà assegnato un contributo mensile fino a un massimo di 500 euro ciascuna, per 6 mesi, al fine di garantire ai bimbi l’accesso ai servizi della prima infanzia e di alleggerire così i carichi familiari delle mamme.
A queste ultime verranno anche offerti percorsi di accompagnamento al benessere psicologico e attività di formazione sulla ricerca del lavoro.
Nei primi verrà favorito lo scambio di esperienze in un’ottica di crescita comunitaria, per generare benessere e migliori relazioni all’interno della famiglia; nelle seconde si andranno a sviluppare tutte quelle capacità volte alla ricerca di un’occupazione, valorizzando le caratteristiche individuali.
Il progetto non si fermerà, infine, solo all’hinterland di Milano: è previsto uno sviluppo nazionale che andrà a toccare altre città in Italia, quali Napoli, Bari e Roma, con implementazioni analoghe sulla base delle caratteristiche e dei bisogni riscontrati nei differenti contesti.
In quale contesto ci inseriamo?
L’emergenza sanitaria vissuta in Italia nel corso degli ultimi mesi ha portato, prima di tutto, povertà economica: si registrano oggi 1 milione di poveri assoluti in più. La spesa media familiare torna ai livelli del 2000 e si rivela essere più onerosa nel Nord Italia. Inoltre, il Covid-19 ha avuto anche pesanti effetti sul livello di occupazione in Italia.*
Chi ha subito maggiormente le conseguenze di questa crisi sono le famiglie che già vivevano una situazione di fragilità economica e sociale, e in particolare le mamme. Sono loro a essere maggiormente impiegate nei settori più colpiti dalla crisi, con contratti poco stabili e sicuri; inoltre, molto spesso, il carico di cura familiare e dei figli grava sulle loro spalle.
* stime preliminari ISTAT marzo 2021
Possiamo dimenticarci di tutto, ma non del futuro dei bambini e dei ragazzi
Fino a giugno 2021 sarà attiva sulla nostra piattaforma la campagna di crowdfunding per continuare a sostenere i bisogni di bambini e ragazzi e accompagnarli verso la ripresa dopo l’emergenza.
La campagna: perché e come partecipare
La pandemia ha privato bambini e ragazzi di cibo e di beni di prima necessità, di opportunità di crescita, educazione e relazione, di stabilità emotiva e psicologica. In altre parole: del loro futuro.
Non possiamo dimenticarcene.
Anzi, con la nostra campagna di crowdfunding possiamo impegnarci tutti insieme e ricordarci dei bisogni dei bambini: pappe e pannolini per la crescita dei più piccoli, che vivono in contesti di deprivazione materiale e sociale; gioco, creatività, innovazione per l’attivazione e lo sviluppo di competenze relazionali, sociali, metodologiche e di apprendimento in tutte la fasce d’età; emozioni e ascolto, per il superamento delle esperienze e dei vissuti negativi del periodo che stiamo vivendo.
Con un unico obiettivo: dar loro l’opportunità di immaginare e costruirsi un futuro diverso, migliore.