Mese: Gennaio 2021
I diritti dell’infanzia e dell’adolescenza in Italia nell’11° Rapporto CRC
L’11° Rapporto CRC si focalizza sull’inevitabile impatto che l’emergenza COVID-19 ha avuto sui minori nel nostro Paese. Leggi con noi gli aspetti più salienti e scarica il documento integrale.
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Uno sguardo generale
All’inizio della pandemia non è stata da subito pianificata un’azione strategica a tutela dei bambini, visti esclusivamente come “figli” o “alunni” e non come, a tutti gli effetti, titolari di diritti.
Oggi possiamo dire che ci sia più consapevolezza: al centro del dibattito c’è la scuola e la necessità di colmare il divario territoriale e le disuguaglianze che caratterizzano la condizione dell’infanzia e dell’adolescenza nel nostro Paese. La povertà di cui soffrono le persone di minore età non è infatti solo economica, ma anche educativa – e l’una è collegata all’altra.
Bambini e adolescenti in condizione di povertà in Italia
Secondo gli ultimi dati disponibili, riferiti al 2019 e in diminuzione rispetto all’anno precedente, tra le varie fasce di età la condizione peggiore si ha nei minorenni di 7-13 anni. A queste persone di età minore corrispondono oltre 619.000 famiglie in povertà assoluta. Per queste famiglie risulta più alta sia l’incidenza della povertà sia l’intensità della povertà e possiamo ipotizzare che i numeri, a causa della pandemia, siano destinati a raddoppiare. Questo significa che, oltre a essere più spesso povere, le famiglie con minori sono anche in condizioni di disagio più marcato.
Minorenni e device digitali
Il periodo di emergenza COVID-19, la conseguente crisi sanitaria e la necessità di continuare la formazione dei bambini e dei ragazzi attraverso la didattica a distanza hanno messo in luce l’importanza e il ruolo delle tecnologie digitali nella vita degli studenti e delle loro famiglie.
La necessità di essere connessi per partecipare alla didattica a distanza, spesso in presenza di genitori in telelavoro, ha evidenziato un forte divario digitale tra le famiglie italiane, con significative disuguaglianze sia nell’accesso agli strumenti digitali e a una connessione Internet adeguata sia nel possesso delle competenze necessarie per utilizzare al meglio questi strumenti. Poiché l’emergenza COVID-19 ha imposto la didattica a distanza a tutti gli studenti d’Italia, il digital divide è di fatto diventato un fattore critico anche per l’accesso all’educazione.
Per quanto riguarda la dotazione tecnologica, è emerso che il 12.3% dei minori dai 6 ai 17 anni non possiede un tablet o un computer. Tale situazione non è omogenea sul territorio, ma vede il Mezzogiorno particolarmente svantaggiato. Un divario che si ritrova anche nella disponibilità di connessione a banda larga, indispensabile per la fruizione della didattica a distanza.
Inoltre, anche quando le famiglie dispongono degli strumenti digitali e di connessione adeguata, non sempre hanno un numero di device sufficiente per tutti i membri della famiglia stessa.
Servizi educativi e di cura per la prima infanzia
È ormai riconosciuta la natura educativa dei servizi per i più piccoli e il carattere unitario del percorso educativo dalla nascita ai sei anni.
La pandemia COVID-19, con le conseguenti misure di distanziamento sociale e chiusura delle strutture educative, ha avuto un impatto importante sulla quotidianità dei bambini sotto i sei anni e delle loro famiglie. Da una parte, i primi si sono dovuti confrontare con un’improvvisa rottura di quell’universo sociale e relazionale che la frequenza della struttura educativa rappresentava e che occupava una parte importante della loro esperienza di vita. Dall’altra parte, i genitori si sono trovati a sostenere un carico materiale, organizzativo e relazionale non previsto e per molti anche senza l’aiuto della famiglia allargata o il sostegno, a volte anche inconsapevole, dell’interazione con educatori e insegnanti.
Tuttavia, è emerso come l’aver attivato iniziative di comunicazione telefonica o di videocomunicazione, e il conseguente esito positivo di tali relazioni, abbia richiamato l’attenzione sull’importanza dei rapporti tra educatori e genitori, oltre che sulla necessità di rinforzare i legami di comunità tra le famiglie per contrastare possibili situazioni di isolamento ed emarginazione.
Con noi, famiglie ed educatori al centro con #BambiniPatapum.
Sostegno alla genitorialità
È riconosciuta da tempo l’importanza dell’ambiente familiare come determinante nelle fasi di sviluppo dei bambini e quindi la necessità di intervenire a supporto delle competenze genitoriali, soprattutto in circostanze di crescenti vulnerabilità delle famiglie come quelle attuali. Studi condotti in materia attestano che interventi volti al supporto delle competenze genitoriali possano produrre effetti positivi durevoli su diverse dimensioni della genitorialità e dello sviluppo dei bambini. La situazione generata dalla pandemia ha messo in evidenza come le capacità di resilienza, a livello individuale e comunitario, siano correlate non solo al bagaglio (economico, sociale e umano) delle famiglie, ma anche alla qualità e accessibilità dei servizi sanitari, educativi e sociali e alla capacità di collaborazione tra settori diversi e tra diverse entità del settore pubblico e privato, in particolare del privato sociale.
Opportunità di crescita per la famiglia, con i nostri webinar Ora di Futuro.
A febbraio scegli anche tu un cuore e fallo battere insieme a noi!
Sarà il cuore di un bambino cardiopatico, che tornerà a battere forte grazie a un intervento salvavita, ma anche il cuore verde di una città, che la renderà sostenibile e ne valorizzerà le aree più urbanizzate. Scopri di più!
La campagna #treelove: un piccolo cuore salvato, un albero che lo ricorda
Per noi un albero non è solo un polmone, che fa respirare le nostre città.
È un cuore, un #treelove, appunto: il simbolo del cuore di un bambino cardiopatico, che possiamo salvare insieme grazie al nostro progetto Cuore di Bimbi.
In occasione del 14 febbraio, che è insieme la Festa degli Innamorati e la Giornata Mondiale delle Cardiopatie Congenite, il nostro desiderio è di farne battere tanti, di cuori: per questo motivo è nata la campagna #treelove.
Per ogni cuore che ci aiuteranno a salvare, i nostri donatori riceveranno un #treelove, un piccolo cuore di carta piantabile, prodotto artigianalmente, contenente dei semi da piantare, curare e far fiorire.
#treelove rappresenta quindi un piccolo cuore curato insieme ai nostri donatori. Per celebrare la piccola vita salvata e per ringraziare chi sceglie di essere al nostro fianco, noi di Mission Bambini per ogni #treelove pianteremo un albero, che vivrà per sempre e renderà sostenibili le aree più urbanizzate della città di Milano, in linea con il nostro impegno ambientale avviato a novembre.
Vuoi far battere un cuore?
Un ciclo di webinar per trasformare la pandemia in un’opportunità di crescita per la famiglia
Che cosa possiamo imparare in questo tempo di lockdown?
Ce lo siamo chiesti molto spesso durante la tempesta che ci ha investiti da marzo e che tuttora ci tiene in balìa. Ed è per questo motivo che, insieme a Generali Italia e The Human Safety Net, abbiamo deciso di promuovere un ciclo di webinar come parte di Ora di Futuro, progetto di educazione per i bambini che coinvolge insegnanti, famiglie, scuole primarie e reti non profit.
Cominciamo martedì 12 gennaio con il primo webinar, Mentre la tempesta colpiva forte: il Dott. Alberto Pellai, medico e psicoterapeuta dell’età evolutiva, ci fornirà una bussola per trasformare la crisi che abbiamo vissuto e stiamo vivendo in un’opportunità di crescita per tutta la famiglia.
E continueremo nelle settimane successive, fino a giugno, con incontri, indirizzati a genitori e operatori, su come usare il digitale in modo attivo e costruttivo per la crescita; su come avvicinare i bambini alla lettura e alle esperienze di gioco; su come farli stare bene – a tavola, a nanna, nella cura dell’igiene personale -; e su come crescere insieme – tra ascolto, emozioni, regole e responsabilità.
Perché la tempesta non deve lasciare dietro di sé solo detriti, ma anche un piccolo tesoro: il valore del tempo trascorso in famiglia, con i nostri figli.
Leggi il programma completo dei webinar qui.
Facciamo un passo avanti verso una didattica innovativa
Giovedì 28 gennaio, alle 14.30, ti aspettiamo con un evento online su Zoom, per tagliare insieme il nastro di partenza del progetto “Stringhe – piccoli numeri in movimento”.
L’evento: un pomeriggio alla scoperta di una nuova metodologia didattica che integra sport e tecnologia
Insieme a Ivana di Martino, coach professionista e runner, testimonial del progetto, e con la partecipazione di Fabio Ravezzani, giornalista e conduttore televisivo, giovedì 28 gennaio ti presenteremo “Stringhe – piccoli numeri in movimento” e ti mostreremo come discipline apparentemente non connesse tra di loro – coding, robotica educativa, psicomotricità, sport – possono dare vita a nuovi strumenti per contrastare la povertà educativa.
Saranno insieme a noi:
- Marco Rossi-Doria – Vice-Presidente, Impresa Sociale “Con i Bambini”
- Suor Edoarda Pirò – Presidente, Associazione Celus (Napoli)
- Giovanni Ghidini – Coordinatore educativo, Fondazione Laureus
- Igor Guida – Vicepresidente e Direttore Scientifico del Stripes Digitus Lab, Cooperativa Stripes
- Manuel Gentile – Ricercatore dell’Istituto per le Tecnologie Didattiche CNR
- Giuliana Gianino – Presidente Associazione Talità Kum (Catania)
- Giorgio Galanti – Dirigente Scolastico, Istituto Comprensivo Statale “Trilussa” (Milano)
- Marina Querciagrossa – Docente e Responsabile Progetto Stringhe, Istituto Comprensivo Statale “Trilussa” (Milano)
- Sara Di Bruno – Psicopedagogista e Coordinatrice Servizi Educativi, Cooperativa Stripes
- Alessandra Stella – Psicologa, Fondazione Laureus
Il progetto Stringhe è realizzato da Mission Bambini: a livello nazionale insieme a CNR Consiglio Nazionale delle Ricerche – Istituto per le Tecnologie Didattiche, Cooperativa Stripes e Palestra per la Mente, Fondazione Laureus Italia, Avanzi; a Milano insieme a Comune di Milano, Istituto Comprensivo “Cesare Cantù”, Istituto Comprensivo “Locatelli Quasimodo”, Istituto Comprensivo “Trilussa”, Fondazione Aquilone, Fondazione Maria Anna Sala; a Napoli insieme a Comune di Napoli, Scuola dell’infanzia e primaria “30° C.D. Parini”, Associazione Celus; a Catania insieme a Comune di Catania, Istituto Comprensivo Statale “Dusmet-Doria”, Associazione Talità Kum.
Il progetto è stato selezionato da “Con i Bambini” nell’ambito del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile. Il Fondo nasce da un’intesa tra le Fondazioni di origine bancaria rappresentate da Acri, il Forum Nazionale del Terzo Settore e il Governo. Sostiene interventi finalizzati a rimuovere gli ostacoli di natura economica, sociale e culturale che impediscono la piena fruizione dei processi educativi da parte dei minori. Per attuare i programmi del Fondo, a giugno 2016 è nata l’impresa sociale Con i Bambini, organizzazione senza scopo di lucro interamente partecipata dalla Fondazione CON IL SUD.