Dove ci porta il cuore

 Ci sono viaggi che cambiano la vita….e poi ci sono viaggi che salvano vite!         

Il programma Cuore di bimbi è uno di questi. Quest’anno celebriamo un traguardo importante: 25 anni di Mission Bambini ma anche 20 anni di missioni, esperienze e vite salvate, grazie al cuore, all’impegno e alla determinazione di chi crede che la solidarietà possa davvero cambiare il destino di un bambino. Ed è così missione dopo missione il cuore ci porta proprio lì dove c’è bisogno di noi.


Il Dott. Stefano Marianeschi si racconta:

Il mio viaggio è iniziato nel 2008 con Mission Bambini (allora “Aiutare i bambini”), ed è stato un vero e proprio trampolino di lancio nella dimensione più concreta della solidarietà. La mia prima missione mi ha portato in Uzbekistan, dove ho incontrato la piccola Nurbanu. Era affetta da una grave cardiopatia, senza un intervento tempestivo non sarebbe sopravvissuta. Noi eravamo lì, al posto giusto nel momento giusto.

Pochi mesi fa, tornato a Tashkent, l’ho rivista: è cresciuta, è felice ed è in salute. Un’emozione per me indescrivibile!”

La piccola Nurbanu dopo l’operazione con la Dottoressa Palacios, volontaria di Mission Bambini, in Uzbekistan

Il Dottor Marianeschi lo scorso mese ha rincontrato la giovane Nurbanu e la sua famiglia in Uzbekistan

Le missioni ci portano lontano, ma il cuore ci riporta sempre ai bambini.

“Nel 2010, in Cambogia, appena atterrato a Siem Reap, sono corso in ospedale: due bambini mi aspettavano già in sala operatoria. Non avevamo tutto l’occorrente per un intervento completo, ma con il poco a disposizione siamo riusciti a salvarli. Anni dopo, in un’altra missione, abbiamo potuto completare gli interventi in modo definitivo.”

Vite che si intrecciano, storie che continuano, grazie a un filo sottile fatto di dedizione e speranza.

“Ogni missione lascia il segno: a volte con la gioia di una vita salvata, altre con il dolore di una battaglia persa. Ma mai da soli. Dietro ogni intervento c’è una squadra straordinaria, anestesisti, perfusionisti, infermieri, cardiologi del Niguarda e di tante altre strutture italiane e internazionali, che condividono con me il senso profondo di questa missione.”

Dott. Stefano Marianeschi
Responsabile Cardiochirurgia Pediatrica ASST Ospedale Niguarda
e Direttore scientifico del programma Cuore di bimbi


In 20 anni di Cuore di bimbi, Mission Bambini ha realizzato più di 70 missioni e operato migliaia di bambini in Paesi dove l’accesso alle cure cardiochirurgiche pediatriche è quasi impossibile: Zambia, Zimbabwe, Uganda, Kenya, Eritrea, Albania, Kosovo, Romania, Cambogia, Nepal, Myanmar… Non ci sono confini quando si tratta di salvare una vita.

Dove ci porta il cuore? Ci porta sempre là dove c’è bisogno di noi.

E continueremo a seguire questa strada, perché ogni battito salvato è un passo in più verso un mondo in cui nessun bambino debba essere privato del diritto di vivere.

Aiutaci a raggiungere ancora più bambini!

Dona un battito »

Per San Valentino dona battiti

#cuore di bimbi, #salute

San Valentino è la festa dell’amore, ma è anche la Giornata Mondiale delle Cardiopatie Congenite, un’occasione speciale per riflettere sull’importanza della salute del cuore. Quale miglior modo per celebrarla se non prendendosi cura del proprio cuore e di quello dei bambini che nascono con gravi cardiopatie?

Per questo Mission Bambini ha ideato un’iniziativa speciale: la Guida del Cuore, un vademecum con 10 consigli utili e pratici per proteggere la salute del cuore, curato dal Dott. Stefano Marianeschi (Direttore scientifico del nostro programma Cuore di bimbi e Responsabile della Cardiochirurgia Pediatrica dell’Ospedale Niguarda Cà Granda di Milano).

Celebra questa giornata con il regalo perfetto: per il tuo Cuore e per quello dei bambini

Con una piccola donazione libera al programma Cuore di bimbi, potrai scaricare la Guida del Cuore, un prezioso alleato per adottare abitudini sane e migliorare il benessere cardiovascolare. Un gesto d’amore per te stesso e per chi ami, che si trasforma in un aiuto concreto per i bambini cardiopatici che necessitano di cure salvavita.

La Guida del Cuore

Come fare?


  • Fai una piccola donazione
  • Scarica la Guida del Cuore
  • Prenditi cura del tuo cuore

    Un gesto di cuore, cambia la vita.

Scarica la Guida »

Attraverso il programma Cuore di Bimbi operiamo da oltre 20 anni per garantire interventi chirurgici, assistenza medica e formazione al personale sanitario nei paesi in cui l’accesso alle cure è limitato.

Partecipa anche tu a questa iniziativa speciale per San Valentino!

95 candeline e un regalo di compleanno speciale

Angela ha compiuto 95 anni. Un traguardo importante che con i suoi cugini Silvano, Irene e Luisa ha scelto di festeggiare in modo davvero speciale.

Da sempre, Angela ha preferito rinunciare ai regali tradizionali, convinta che il vero valore di una celebrazione non stia nell’accumulo di oggetti, ma nel dare. Per lei, il miglior modo di festeggiare è quello di contribuire concretamente a migliorare la vita di chi ne ha bisogno.

Ormai da moltissimi anni, quasi 20 se la memoria non mi inganna, sostengo regolarmente Mission Bambini” – ci ha raccontato Silvano. “La loro sede si trova a Milano, a due passi da casa mia e in passato ho avuto il piacere di conoscere personalmente anche il loro fondatore, l’ingegner Goffredo Modena.

Quando decidi di fare beneficenza sei sempre in imbarazzo perché ci sono tantissime associazioni che ti sembrano meritevoli delle tue attenzioni, però alla fine devi pur fare una scelta dal momento che non puoi aiutarle tutte. Alla mia età, 83 anni, io ne sostengo regolarmente 3-4, tra cui anche Mission Bambini.

Ed è proprio a Mission Bambini che Silvano ha pensato, quando qualche anno fa sua cugina Angela per il compleanno ha chiesto un regalo speciale.

“Vive sola e non desidera più ricevere regali tradizionali, preferisce devolvere la somma destinata a questo scopo a un’opera di bene” – ci ha detto Silvano. “Così noi cugini da allora, ogni anno, le regaliamo un Compleanno solidale con Mission Bambini, spedendole una bella pergamena per augurarle di arrivare fino a 100 anni!

Il cugino Silvano aggiunge: “È diventata una tradizione per la nostra famiglia celebrare il compleanno di Angela in questo modo. Ogni anno, siamo felici di seguirla in questa scelta e fare una donazione insieme a lei per sostenere i bambini che ne hanno bisogno.”

compleanno

Rendere felici e sani i bambini è la nostra missione, ma non sarebbe possibile senza persone come Angela e i suoi cugini che con loro fiducia e generosità ci permettono ogni giorno di prenderci cura dei bambini che più ne hanno bisogno.

Tanti auguri ancora, cara Angela, a nome di tutto lo staff di Mission Bambini e di quei bimbi che insieme stiamo aiutando a star bene e sorridere!

Se anche tu desideri fare un gesto che faccia battere il cuore, unisciti a e sostieni i bambini malati di cuore. Ogni donazione può salvare una vita.


Fai la tua parte e dona oggi per dare a questi piccoli una possibilità di sorridere e vivere una vita sana.

Dona ora e cambia una vita »

Give The Beat: dona un battito!

#cuore di bimbi, #salute

Vedere ripartire un cuore è una delle emozioni più belle che abbiamo mai provato.

È il cuore di un bambino che torna a battere grazie a cure salvavita, cure che in tanti Paesi del mondo sono purtroppo ancora oggi solo un sogno. Ma noi crediamo che ogni bambino meriti di vivere e di avere una speranza, a prescindere dal luogo in cui è nato.

Ogni anno, circa un milione di bambini nasce con una cardiopatia congenita e, senza interventi specialistici, metà di loro non raggiunge il primo anno di vita.

Il 7 novembre inizia la 7^ edizione di Give The Beat, la nostra campagna di crowdfunding per raccogliere i fondi necessari a garantire visite e interventi salvavita ai bambini nati con il cuore malato in Paesi dove l’accesso alle cure è una sfida quotidiana.

Per far battere il cuore di questi bambini che lottano ogni giorno, abbiamo bisogno di te. Ogni contributo, grande o piccolo, può cambiare il destino di un bambino.

Dona un battito »

Con Give The Beat sostieni il progetto Cuore di Bimbi

Dal 2005 con Cuore di bimbi curiamo le malattie cardiache congenite o acquisite nei Paesi più poveri del mondo. Attraverso la prevenzione e gli interventi a cuore aperto salviamo la vita dei bambini cardiopatici; con la formazione dei medici locali e il sostegno agli ospedali rendiamo i diversi contesti autonomi nel trattamento delle cardiopatie infantili. Quando i casi più complessi non possono essere gestiti in loco provvediamo ad accoglierli presso ospedali italiani convenzionati.
Inoltre, attraverso la costruzione di Casa Cuore di bimbi, all’interno dell’ospedale Niguarda di Milano, vogliamo garantire ai genitori dei bambini ricoverati in ospedale il diritto di restar loro vicino durante la degenza.

I costi del progetto sono principalmente costi di viaggio (per i medici volontari in missione, oppure per i bambini che vengono in Italia per essere operati); costi di permanenza dei medici all’estero; costi per farmaci e altro materiale medico sanitario necessario per gli interventi di cardiochirurgia e le cure.

Cosa puoi fare tu

 Fai vedere che cuore grande hai: dona un battito!

  • con 50 € doni ad un bambino la visita cardiologica, con elettrocardiogramma e/o ecocardiogramma
  • con 100 € doni ad un bambino la visita di controllo post-operatorio e i farmaci salvavita anticoagulanti;
  • con 150 € contribuisci alla realizzazione delle opere edili di Casa Cuore di bimbi;
  • con 200 € doni un giorno di degenza ad un bambino operato garantendogli ventilazione assistita, infusioni e antidolorifici;
  • con 500 € contribuisci a donare il viaggio aereo ad un medico in missione.

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Nasce al Niguarda di Milano ‘Casa Cuore di bimbi’

#cuore di bimbi, #salute

Una casa: sì, una vera e propria casa, bella, accogliente… ma all’interno di un ospedale. Perché? Perché dovrà ospitare le famiglie dei bambini ricoverati. Così mamma e papà, anche se vengono da un’altra città, o addirittura da un altro Paese, potranno stare vicini ai figli nei momenti più difficili: quelli della malattia, dell’intervento e della terapia intensiva. Ecco cos’è Casa Cuore di bimbi.

La partnership con il Niguarda

A novembre 2023 abbiamo firmato la convenzione con l’ASST Grande Ospedale Metropolitano Niguarda e da allora sono stati mossi passi importanti per raccogliere i fondi e dare il via ai lavori di ristrutturazione. Ma la strada per la sua realizzazione, oltre ad essere lunga, è spesso attraversata da imprevisti a cui bisogna far fronte.

Ad aprile 2024 ci è stato proposto di spostare Casa Cuore di bimbi dal Padiglione 11 al Padiglione 8, proprio adiacente al blocco operatorio di cardiochirurgia pediatrica dove opera il Dott. Stefano Marianeschi, coordinatore scientifico di Cuore di bimbi. In questo modo i genitori dei bambini operati potranno rimanere davvero molto vicini ai loro piccoli nei delicati momenti del ricovero in terapia intensiva.

Noi di Mission Bambini ci faremo carico interamente dei costi di progettazione, ristrutturazione, forniture e impianti, arredi, design interno e gestione della struttura una volta ultimata la ristrutturazione. Terminati i lavori, l’ospedale fornirà a titolo gratuito tutte le utenze (elettricità, riscaldamento, acqua) e i servizi di pulizia, igiene, manutenzione ordinaria e straordinaria, vigilanza notturna.

La Casa sarà aperta 24 ore su 24, 365 giorni all’anno: uno spazio di 200 mq all’interno dell’ospedale milanese, composto da 3 camere da letto con bagno finestrato, una lavanderia, un’ampia area gioco, una cucina e un soggiorno. Completeranno il servizio un gruppo di volontari di Mission Bambini per il supporto quotidiano alle famiglie ospitate e un’attività di mediazione culturale e psicologica.

Perché la Casa all’interno di un ospedale?

L’idea è nata dalla lunga esperienza nell’ambito del progetto Cuore di bimbi. In questi anni sono molti i bambini gravemente cardiopatici che abbiamo portato in Italia da Paesi come Albania, Kosovo o Zimbabwe, dove mancano strutture sanitarie attrezzate; molti di loro sono stati operati proprio all’Ospedale Niguarda di Milano. Le loro famiglie (in genere la mamma) erano con loro, ma dovevano alloggiare in qualche appartamento nei dintorni dell’ospedale, con relativi costi e disagi. Stare lontani da casa per un lungo periodo è esperienza anche di tante famiglie che vivono in Italia e devono lasciare la propria città per restare vicine al figlio in occasione di un ricovero o di un’operazione. Solo all’Ospedale Niguarda ogni anno vengono ricoverati circa 4.000 bambini, di cui il 35% proviene da fuori Milano. Le famiglie che non potranno sostenere il costo dell’alloggio saranno ospitate gratuitamente all’interno di Casa Cuore di bimbi.

Ora Casa Cuore di bimbi è tutta da costruire: contiamo sul sostegno di tutti i nostri donatori per realizzare insieme questo grande progetto.

Mettici il cuore, dona ora »

Se invece preferisci donare tramite bonifico, intestalo a favore di Fondazione Mission Bambini ETS all’IBAN IT19Q0306909606100000067111, indicando come causale “Casa Cuore di bimbi”. 

Un nuovo ecografo per i bambini cardiopatici in cura all’Ospedale Niguarda di Milano

#cuore di bimbi, #salute

Il progetto è stato sostenuto da Intesa Sanpaolo, in collaborazione con Fondazione CESVI, attraverso il Programma Formula.


Migliorare la qualità della vita dei bambini con una malformazione cardiaca

Ogni anno nel mondo 8 bambini su 1.000 nascono con difetti cardiaci, ovvero più di un milione. I difetti cardiaci congeniti sono uno dei più gravi problemi di salute a livello globale. In Italia 4.000 neonati l’anno presentano una cardiopatia congenita e la sola Regione Lombardia ne registra circa 800, a cui aggiungere i bambini provenienti da fuori Regione e dall’estero. 

L’Ospedale Niguarda di Milano è tra i maggiori ospedali di riferimento per questi pazienti. Circa il 60% delle cardiopatie congenite viene diagnosticato entro l’anno di età, il 30% nei bambini più grandi, il 10% oltre i 16 anni di vita. Grazie ai miglioramenti della cardiologia pediatrica e della cardiochirurgia, il 96% dei bambini con cardiopatie congenite sopravvive al periodo infantile.

Il Dottor Marco Papa, Responsabile Cardiologia Pediatrica ASST Niguarda di Milano, con il nuovo ecografo fisso in uso presso l’ambulatorio.

Il progetto

La nostra Fondazione collabora con l’Ospedale Niguarda da più di dieci anni nell’ambito delle cardiopatie infantili attraverso il programma Cuore di bimbi, che assicura l’accesso a cure cardiologiche di qualità e gratuite sia nei Paesi a basso e medio reddito come Uganda e Nepal, sia portando in Italia quei bambini che non possono beneficiare di un’assistenza qualificata presso il loro Paese.

Nel dettaglio, i fondi raccolti grazie al progetto “Un nuovo ecografo per i bambini cardiopatici” promosso e implementato da Mission Bambini e sostenuto da Intesa Sanpaolo in collaborazione con Fondazione CESVI, attraverso il Programma Formula, hanno permesso di acquistare due ecografi: uno portatile ed uno fisso di ultima generazione, predisposto all’utilizzo della più alta tecnologia 5 sonde al fine di poter esaminare pazienti da 0 a 18 anni. La nuova strumentazione permetterà di migliorare la qualità del servizio e di effettuare esami complessi e/o in sedazione per pazienti che necessitano di studi più accurati per l’intervento cardiochirurgico. Inoltre, permetterà di raccogliere immagini ecografiche di alta qualità, contribuendo alla ricerca nel campo dell’imaging delle cardiopatie congenite. Infine, la funzione di archiviazione delle immagini consentirà di discutere i casi clinici anche a distanza.

Chi aiuteremo, insieme

Sono circa 8.000 i minori di età compresa tra gli 0 e i 18 anni che ogni anno accedono presso l’Ospedale Niguarda a una visita ambulatoriale di cardiologia pediatrica, necessaria sia a diagnosticare correttamente la patologia cardiaca di cui sono portatori sia ad effettuare le periodiche visite di follow-up. Oltre a questi pazienti, a beneficiare del progetto saranno anche le loro famiglie e i cardiologi specialisti e in formazione, i quali potranno rendere più efficiente ed accurato il proprio lavoro.

Il progetto è stato finanziato attraverso una raccolta fondi attiva da gennaio a marzo 2023 su For Funding, la piattaforma di crowdfunding di Intesa Sanpaolo dedicata a sostenibilità ambientale, inclusione sociale e accesso al mercato del lavoro per le persone in difficoltà. In tre mesi abbiamo raccolto oltre 150.000 euro grazie alle contribuzioni di privati cittadini, imprese, della Banca e delle società del Gruppo Intesa Sanpaolo.

Se vuoi scoprire il Programma Formula, visita forfunding.it

Un momento dell’inaugurazione del progetto, il 31 gennaio, presso l’Ospedale Niguarda. Da sinistra: Dottor Marco Papa, Responsabile Cardiologia Pediatrica; Alberto Barenghi, Head of National Programmes Unit Fondazione CESVI; Stefano Marianeschi, Responsabile Cardiochirurgia Pediatrica; Sara Modena, Direttrice Generale Mission Bambini; Pierluigi Monceri, Direttore regionale Milano, Monza e Brianza Intesa Sanpaolo; Laura Zoppini, Direttore Socio Sanitario; Costantino De Giacomo, Direttore Dipartimento Materno Infantile.

Cuori all’unisono: il nostro concerto di Natale

#cuore di bimbi, #eventi, #salute

Il 30 novembre alle 21.00, l’Auditorium di Milano ha aperto le porte a Mission Bambini per una serata di festeggiamenti natalizi dedicata al progetto Cuore di bimbi.

 


Non è mai troppo presto per entrare nello spirito natalizio, e noi l’abbiamo fatto con una serata speciale di musica e canti in una location unica.

Il 30 novembre ci siamo scambiati gli auguri di Natale all’Auditorium di Milano. Durante la serata, l’Orchestra Sinfonica Kids di Milano e l’Orchestra Sinfonica Junior di Milano si sono esibite in un repertorio di sinfonie e carole natalizie, accompagnate dal Coro di Voci Bianche e dal Coro Giovani di Milano.

Molto più di un semplice concerto, la serata è stata un vero momento di Cuori allUnisono insieme per un unico scopo: rendere felici e sani tanti bambini affetti da cardiopatie.

Perché tutti i bambini devono poter cantare, suonare e giocare, ma per farlo hanno bisogno di un cuore forte che li accompagni.

Proprio per questo i fondi raccolti saranno destinati a Cuore di bimbi, il progetto con cui noi di Mission Bambini possiamo garantire attività di screening, formazione del personale medico locale e operazioni salvavita per i bimbi che nascono con il cuore malato.

 

Give The Beat! Insieme per far battere tanti piccoli cuori

#cuore di bimbi, #salute

È terminata a fine gennaio la 6° edizione della campagna di crowdfunding Give The Beat promossa da Mission Bambini insieme a tanti amici, volontari e aziende. Grazie alla generosità degli oltre 700 donatori, tanti bimbi potranno ricevere visite mediche specialistiche, cure tempestive e l’intervento salvavita che farà tornare a battere forte i loro cuori. Grazie di cuore!

 
 

Janet, Roza, Hari.

Sono solo alcuni dei nomi dei 2.553 bambini cardiopatici ai quali abbiamo salvato la vita in questi anni grazie al nostro progetto Cuore di bimbi.

Sembra scontato, ma non lo è: in paesi come Nepal, Uganda, Eritrea, Zambia e Albania, i bambini con una cardiopatia congenita o acquisita molto spesso non hanno la possibilità di accedere alle cure di cui hanno bisogno, e l’unica cosa che possono fare è sperare che il loro cuoricino non si fermi all’improvviso.

Per questo tanti fundraiser si sono uniti in un’unica missione: salvare i bimbi con il cuore malato in attesa di un intervento per ricominciare a vivere.

Questo è Give The Beat: la nostra campagna di crowdfunding, in collaborazione con Fondazione Mediolanum, che torna per la sua 6° edizione e che ci accompagnerà fino a metà gennaio permettendoci, insieme, di garantire visite e operazioni salvavita per tanti bambini che nel mondo nascono con una cardiopatia.

Quanto costa operare un bambino al cuore

Salvare un bambino cardiopatico con un intervento di cardiochirurgia attraverso il progetto Cuore di bimbi ha un costo medio di 2.000 euro. I medici che visitano e operano i bambini sono tutti volontari. I costi del progetto sono principalmente: costi di viaggio (per i medici in missione, oppure per i bambini che vengono ad operarsi in Italia); costi di permanenza dei medici all’estero (ogni missione dura 1 settimana); costi per farmaci e altro materiale medico sanitario necessario per gli interventi di cardiochirurgia e le cure.

Cosa puoi fare tu

Sostieni anche tu la campagna #GiveTheBeat: dona un battito!
  •  con 50 € doni ad un bambino la visita cardiologica, con elettrocardiogramma e/o ecocardiogramma;
  •  con 100 € doni ad un bambino la visita di controllo post-operatorio e i farmaci salvavita anticoagulanti;
  •  con 150 € doni farmaci anestesiologici, filo di sutura e garze per un intervento di cardiochirurgia pediatrica;
  •  con 200 € doni un giorno di degenza ad un bambino operato garantendogli ventilazione assistita, infusioni e antidolorifici;
  •  con 500 € contribuisci a donare il viaggio aereo ad un medico che parte in missione.

Vedere ripartire un cuore è una delle emozioni più belle che si possano provare.

QuindiCiSiamo: 15 cuori nuovi che battono in memoria di Riccardo Galbiati

#cuore di bimbi, #salute

Quindi: congiunzione.

Ci Siamo: il verbo esserci, la volontà di esserci, tutti insieme.

Ma anche Quindici, appunto. Gli anni di Riccardo e i cuori che ci eravamo prefissati di salvare.

 

QuindiCiSiamo in memoria di Riccardo Galbiati è una campagna nata a novembre 2022, ha raggiunto il primo obiettivo in sole 48 ore, raddoppiandolo, triplicandolo e oltre, fino ad arrivare alla straordinaria cifra di 140.000 euro. Ora è novembre 2023: un anno che è volato via veloce, veloce come Riccardo quando se n’è andato a soli quindici anni mentre stava sciando.

Una dimostrazione concreta di come si possa trasformare una tragedia in valore condiviso: il dramma di papà Marco Galbiati, che grazie a questa raccolta fondi intitolata a suo figlio ha dato un contributo decisivo al progetto Cuore di bimbi, che dal 2005 ha come obiettivo quello di ridurre la mortalità di minori affetti da malattie cardiache congenite o acquisite.

Un’ondata di affetto che ci ha fatto aggiornare più volte l’obiettivo in corsa: dai 20 mila euro iniziali ai 100 mila raggiunti a maggio 2023, fino ai 140 mila euro con cui termina ufficialmente la campagna. Un risultato che ci riempie di orgoglio e ci permetterà di salvare la vita di più di 90 bambini che nei contesti più difficili del mondo soffrono di gravi cardiopatie e non hanno la possibilità di essere curati.

Alcuni li abbiamo già conosciuti, e sono gli otto bambini operati durante la missione in Nepal a cui Marco Galbiati ha preso parte a marzo 2023: Akarshit, Anmol, Gautam, Salina, Soni, Suhana, Subham, Tika. Otto bambini i cui cuori oggi battono forte e sani grazie agli interventi salvavita realizzati dai nostri medici volontari. Otto cuoricini da ascoltare e riascoltare a questo link.

QuindiCiSiamo termina qui, ma possiamo fare in modo che altri cuoricini battano forte continuando a sostenere il progetto Cuore di bimbi donando tramite la pagina dedicata.

 

Il bene genera altro bene: QuindiCiSiamo… ci siamo stati e continueremo a esserci. Grazie di cuore.

Cuore di bimbi in Uganda: una missione diversa dalle precedenti

#cuore di bimbi, #salute, #volontariato

Di missioni Cuore di bimbi ne abbiamo fatte tante; solo nell’ultimo anno siamo stati due volte in Nepal, una in Albania e siamo da poco rientrati dalla seconda missione del 2023 in Uganda.

Una missione, questa appena conclusa, che ha delle peculiarità rispetto alle precedenti: siamo partiti con un team medico composto da “soli” quattro professionisti (Dr. Stefano Marianeschi, cardiochirurgo; Dr. Marco Meli, anestesista; Dr.ssa Silvia Braccini, intensivista; Dr. Cosimo Popolizio, perfusionista) e questo è un segnale di crescita che testimonia la sempre maggiore autonomia dello staff dell’Uganda Heart Institute. Insieme ai medici è partito anche parte dello staff di Mission Bambini nelle figure di Adalgisa Caraffini, Program Coordinator; Guido Giambastiani, Project Manager; Tiziana Caglioti, Fundraising & Communications Director. Ultima, ma non per importanza, la presenza di Francesca Crescentini – in arte Tegamini – che con il suo modo dolce e attento di raccontare storie e la sua sensibilità ha accompagnato la sua community in un viaggio dall’altra parte del mondo alla scoperta del nostro progetto Cuore di bimbi.

 

Quello che ha differenziato questa missione dalle precedenti è stata anche la tenerissima età dei bambini in lista operatoria; il più piccolo, di soli 3 mesi, pesava poco più di 3 kg. È il peso che un bambino in condizioni normali ha alla nascita, ma in questo caso le malformazioni cardiache hanno compromesso il suo sviluppo. La nostra Adalgisa ci ha spiegato che questi bimbi mantengono un low profile verso la vita: non piangono quasi mai perché questo richiederebbe uno sforzo che non sono in grado di fare, non riescono a succhiare il latte, a nutrirsi adeguatamente e di conseguenza a mettere su peso. Sono bimbi così piccoli che persino l’ospedale non ha letti adatti alle loro dimensioni contenute.

Vedendo questi corpicini minuscoli si capisce anche la complessità degli interventi chirurgici, che durano anche 8 ore: dall’accesso alle vene, quasi introvabili, all’operazione vera e propria a un cuoricino piccolo piccolo che presenta patologie e malformazioni importanti non solo a livello del cuore, ma anche di vasi e arterie.

 

Ora immagina, delinea nella tua mente questa potente fotografia: i bimbi di pochi mesi hanno superato l’intervento, vengono estubati dopo essere stati in terapia intensiva e improvvisamente emettono il loro primo grido, un pianto liberatorio. È come se nascessero una seconda volta, e con loro anche le mamme che finalmente vedono il loro figlio interagire, fare versetti, bere il latte, stare meglio.

 

L’importanza della diagnosi precoce…

Qui da noi, in Italia, con la tecnologia e la diagnosi prenatale possiamo studiare e cogliere con anticipo alcuni aspetti dello sviluppo fetale fin dalla gravidanza e individuare eventuali anomalie.

In Uganda ancora non è così: i bambini nascono e solo allora, forse, si riesce a identificare la patologia di cui eventualmente soffrono. Le malformazioni al cuore, come dicevamo sopra, portano spesso i bambini a essere sottopeso ed ecco che allora ciò viene comunemente associato alla malnutrizione. Il loro cuoricino resta “rotto”: nel migliore dei casi i bambini crescono ma avranno sempre complicanze durante la loro vita, nel peggiore dei casi non raggiungono l’anno di età.

Durante questa missione abbiamo toccato con mano l’importanza della diagnosi precoce nei contesti rurali dell’Uganda: un medico di un villaggio ha avuto il sospetto che qualcosa in un bimbo non andasse. L’ha quindi inviato in un ospedale vicino per fare una radiografia, e questa ha effettivamente confermato un grave problema al cuore; questo bimbo, insieme alla mamma, è stato dunque mandato nella capitale – Kampala – all’Uganda Heart Institute e inserito nella nostra lista operatoria. Prima si interviene, maggiore sarà il successo e più veloce il recupero post operatorio, come ci auguriamo sarà per questo piccolo paziente.

 

… e l’importanza della comunità

Gli interventi chirurgici che facciamo nelle nostre missioni sono tutti gratuiti, poiché coperti dalle donazioni al progetto Cuore di bimbi

Emblematico ciò che è avvenuto nel villaggio in cui vive la mamma di cui vi abbiamo raccontato: la comunità a cui appartiene ha fatto una colletta in denaro per sostenere le spese del viaggio e dell’intervento nella capitale. L’intervento è stato però gratuito, e allora la mamma ha voluto scrivere un vero e proprio documento che attestasse che nulla era stato speso per l’operazione del suo bambino, e che dunque la cifra raccolta sarebbe stata tenuta da parte nel caso in cui un altro bimbo avesse bisogno di cure.

Gli ugandesi sono un popolo altruista, gentile e accogliente, e questa è stata solo una delle tante dimostrazioni a cui abbiamo assistito.

 

La testimonianza di Tiziana Caglioti

“L’esperienza della visita a un progetto è sempre fonte di emozioni e riflessioni; una missione operatoria è qualcosa di davvero unico.

L’ospedale è un luogo dove dolore, paura e speranza si mescolano in un flusso continuo, dove ci si sente in pena a guardare i piccoli pazienti ricoperti di tubicini e le loro mamme sedute per giorni su sedie scomode di plastica, per stare lì accanto ai loro figli. Ci si domanda come facciano i medici a passare tutte quelle ore in piedi nella sala operatoria. Serve grande resistenza fisica e mentale, per affrontare ogni giorno le preparazioni lunghissime, i passaggi chirurgici, il monitoraggio costante. Tutti insieme per portare a termine un intervento in cui ognuno svolge la sua parte, come in un’orchestra.

Credo sia importante testimoniare la grande dedizione dei colleghi di Mission Bambini che hanno organizzato e seguito la missione, oltre a quella dei volontari sanitari. Così come la collaborazione dello staff medico locale e degli ugandesi in genere, popolo accogliente e gentile. Delicata e sensibile è stata anche la presenza di Francesca Crescentini, attenta a scegliere le parole e le immagini giuste per raccontare questa esperienza. Bambini, adulti, dottori, infermieri, madri, padri, figli, volontari. Un dipinto di esseri umani che a vederlo da vicino è davvero grandioso e per nulla scontato. Sono felice di aver partecipato a questa missione in Uganda e aver visto sul campo che magnifico progetto è Cuore di bimbi. Tutti noi, insieme, facciamo un bellissimo lavoro, coraggioso e necessario.”

 


Per questa missione ringraziamo Emirates Foundation per aver fornito biglietti aerei gratuiti a tutto il nostro staff medico, nonché per aver imbarcato 18 valigie contenenti materiale medico essenziale per le operazioni in loco.