Insieme a Mediafriends raccontiamo la nostra storia speciale accanto ai bambini in difficoltà

#educazione italia

Giovedì 24 dicembre, alle 23:30, è andato in onda su Retequattro “Una storia speciale”, un programma-reportage che racconta come, grazie ai fondi raccolti con la Fabbrica del Sorriso, abbiamo aperto le porte del futuro a tanti bambini fragili.

 

L’edizione 2018 della Fabbrica del Sorriso: insieme per illuminare il futuro dei bambini

L’infanzia con i suoi bisogni, necessità e desideri è sempre stata al centro della mission della nostra Fondazione, così come delle iniziative di Mediafriends, la onlus di solidarietà sociale del Gruppo Mediaset.

Tra queste iniziative c’è la Fabbrica del Sorriso, un progetto che coinvolge le reti Mediaset nella raccolta di fondi da destinare alle onlus che si occupano di infanzia. Nell’edizione 2018 eravamo stati scelti tra le onlus beneficiarie, insieme ad AmrefA Regola d’Arte e Comunità di Sant’Egidio, con l’obiettivo di offrire ai più piccoli, in Italia e nel mondo, la possibilità di un futuro migliore, lontano dalla povertà, dai teatri di guerra, dalla discriminazione sociale e dall’emarginazione.

 

Una storia speciale: il reportage per documentare i risultati raggiunti

Dopo la raccolta e la consegna dei finanziamenti, Fabbrica del Sorriso è venuta a documentare i risultati del nostro progetto #fattiGRANDE e a verificare come siano stati impiegati i fondi.

Il reportage di Retequattro è quindi una rendicontazione, raccontata attraverso video interviste a beneficiari e operatori del settore, di come abbiamo dato un aiuto concreto alle famiglie in difficoltà, sostenendo i costi per mandare i più piccoli all’asilo nido e costruendo per loro un futuro diverso, in cui essere protagonisti.

 

Rivedi la puntata “Una storia speciale” »

La campagna natalizia di FinecoBank a sostegno di #GuardiamoAlFuturo

#educazione italia

Fino a gennaio si rinnova l’appuntamento di solidarietà natalizia di FinecoBank: per aiutare, insieme a noi, i bambini in difficoltà a guardare con fiducia al futuro.

 

Insieme per un futuro di speranza: comincia da un click!

FinecoBank, una delle più importanti banche FinTech in Europa, intende coinvolgere non solo i propri clienti, ma chiunque voglia dare il proprio contributo, nella campagna charity di Natale Insieme per un futuro di speranza, che vede la nostra Fondazione tra le quattro onlus beneficiarie.

Costruire un futuro migliore per i bambini in difficoltà può cominciare da un click:

  •  sul banner dedicato all’iniziativa, che è pubblicato sia nell’area pubblica che in quella privata del sito www.finecobank.com e che indirizza gli utenti alle informazioni necessarie a effettuare le donazioni;
  •  sulle company page di Facebook, LinkedIn e Twitter, dove l’iniziativa è contraddistinta dall’hashtag #DonaConFineco.

Leggi il comunicato stampa » 

 

Il futuro dei bambini più fragili inizia da una scuola inclusiva

La campagna natalizia di FinecoBank sostiene il nostro progetto #GuardiamoAlFuturo, con cui continuiamo a garantire a studenti, insegnanti, famiglie percorsi di formazione e strumenti utili per poter studiare, anche a distanza. Per costruire una scuola inclusiva, di tutti, che non lasci indietro nessuno.


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Un’asta per investire nell’educazione degli studenti più fragili

#educazione italia

Torna il 15 dicembrealle ore 21.00, l’asta di beneficenza battuta da ArteInvestimenti: questa volta in diretta TV, a sostegno della nostra campagna di crowdfunding #GuardiamoAlFuturo.

 

Il nostro talk online, per costruire insieme il mondo di domani

#educazione italia, #eventi

Venerdì 20 novembre, in occasione della Giornata internazionale per i diritti dell’infanzia e dell’adolescenza, ti aspettiamo per festeggiare i nostri primi 20 anni di impegno per i bambini e per iniziare a guardare al loro futuro.

 

I traguardi di ieri, le sfide di oggi, gli obiettivi di domani

Venerdì 20 novembre, alle ore 17.00, in occasione della Giornata internazionale per i diritti dell’infanzia e dell’adolescenza, ci racconteremo nel nostro talk ‘Educhiamo al Futuro’.

Insieme ripercorreremo i traguardi raggiunti nei nostri primi 20 anni, celebrando l’impegno al fianco dei bambini e dei ragazzi in difficoltà, in Italia e nel mondo. Ma non solo: guarderemo a questa nuova realtà dettata dalla pandemia, a cui abbiamo dovuto e saputo adattarci, e proveremo a rispondere insieme alla domanda Oltre l’emergenza, che mondo ci aspetta?

Tra momenti istituzionali e momenti di svago e intrattenimento, introdotti dai nostri due storici amici Ellen Hidding e Max Pisu in veste di presentatori, non perderemo mai il nostro focus: guardare avanti, oltre l’emergenza pandemica, per costruire insieme il mondo di domani.
Lo faremo partendo da chi ne sarà protagonista, i bambini e i ragazzi di oggi, ascoltando i loro bisogni e i loro desideri, perché è così che sviluppiamo i nostri progetti di educazione.

 

Leggi il programma del talk, e scopri come partecipare!

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Uno spunto in più

Se sei interessato ad ascoltare le voci di esperti e di esponenti delle Istituzioni, che riflettono sul tema dei diritti dell’infanzia e dell’adolescenza, ti segnaliamo anche il ciclo di appuntamenti del Gruppo CRC, di cui anche noi facciamo parte: “Children’s week. I diritti dell’infanzia e dell’adolescenza ai tempi del COVID19, quali sfide per il futuro?”

Diamo a tutti i bambini e i ragazzi le stesse opportunità di educazione

#covid-19, #educazione italia

Fino a gennaio 2021 sarà attiva sulla nostra piattaforma la campagna di crowdfundingsostenuta da Banca Sella, per costruire una scuola innovativa, inclusiva, che risponda ai nuovi bisogni degli studenti e delle famiglie più fragili.

 

La campagna: perché e come partecipare

L’emergenza COVID-19 ci ha presentato delle nuove sfide educative, che come Fondazione abbiamo deciso di raccogliere e affrontare, per poter continuare a rispondere ai bisogni dei bambini e dei ragazzi più fragili.

Con la campagna #RidisegniamoLaScuola abbiamo fornito agli studenti i materiali tradizionali e digitali necessari a tornare a scuola a settembre, ma non solo: abbiamo anche iniziato a pensare a un nuovo modello di scuola.

Ora abbiamo deciso di mettere insieme tutte le idee e gli stimoli ricevuti e così #GuardiamoAlFuturo, cominciando concretamente a costruire la scuola di domani: innovativa e inclusiva.
Lo facciamo riqualificando i servizi educativi, con corsi specialistici per operatori e docenti, e fornendo sostegno pedagogico a bambini e famiglie, attraverso la proposta di attività innovative, l’acquisto di device tecnologici e materiali scolastici, l’accompagnamento a bambini con bisogni educativi speciali e disabilità.

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Banca Sella ha aderito alla campagna di crowdfunding come main sponsor e con la partecipazione di tre team di personal fundraiser. Scopri di più qui.

I bambini e l’educazione ambientale: l’impegno di oggi, per raccogliere i frutti domani.

#educazione italia

Giovedì 5 novembre, con la piantumazione di 200 nuovi alberi nell’area verde di Trezzano sul Naviglio, ha preso il via Selva in Città, il nostro primo progetto green in collaborazione con l’Associazione Selva Urbana. Scopri di più su come ci impegniamo a favore della sostenibilità.

 

Piantiamo e facciamo crescere il seme della sostenibilità

Giovedì 5 novembre, insieme ai nostri volontari, abbiamo piantumato 200 nuovi alberi e arbusti di specie diverse nell’area verde di via Salvini, a Trezzano sul Naviglio, in collaborazione con l’Associazione Selva Urbana e con l’Assessorato Politiche Ambientali ed Energetiche del Comune, per aumentare la biodiversità e il valore ecologico ed estetico dell’area.

Così abbiamo gettato il primo seme di quello che è il nostro più ampio progetto ‘Selva in città’, che ha l’obiettivo di realizzare interventi di educazione ambientale nelle scuole primarie, per favorire nei bambini lo sviluppo della sensibilità verso l’ambiente, e di contribuire allo sviluppo delle cosiddette “foreste urbane” per la valorizzazione del territorio nelle aree più urbanizzate.

L’area verde dove sono stati piantumati gli alberi è un’area pubblica a ridosso del Parco Agricolo Sud Milano, ma vicina a un distretto industriale e a strade altamente trafficate. Aumentare il patrimonio arboreo contribuirà a salvaguardare la salute dei cittadini, ma non solo: darà agli studenti in uscita didattica la possibilità di guardare gli alberi crescere insieme a loro e imparare a conoscere, apprezzare e valorizzare questo angolo di natura.

 

Agire oggi, insieme, per migliorare il nostro futuro

È stata questa un’occasione per mettere in luce l’importanza della sensibilità ambientale e della coscienza civica.

Una sensibilità che noi abbiamo già dimostrato, impegnandoci nel nostro piccolo nel migliorare comportamenti e abitudini all’interno della Fondazione. Abbiamo infatti installato, nella Sala Riunioni e nell’Area Ristoro della nostra sede, i boccioni di acqua filtrata; abbiamo donato ai nostri dipendenti delle borracce personalizzate; e ancora, abbiamo reso più accogliente l’ambiente lavorativo, posizionando diverse tipologie di piante da interno nei nostri uffici, di cui noi stessi ci prendiamo cura. Infine, ma non per importanza, sono state montate lampadine a risparmio energetico e installati pannelli solari sul tetto.

#RidisegniamoLaScuola con Mediolanum: accogliente, inclusiva e al passo con i tempi.

#educazione italia

Sabato 24 e domenica 25 ottobre, nelle piazze d’Italia, è tornato il nostro evento a sostegno dei bambini in difficoltà. Quest’anno #RidisegniamoLaScuola e lo abbiamo fatto insieme a Fondazione Mediolanum e ai family banker di Banca Mediolanum. Sono proprio loro a raccontarci che cosa li abbia spinti a unirsi a noi e come vorrebbero la scuola del futuro.

 

La scuola non ci lasci indietro. Non lasciamo indietro la scuola.
Stefano Graziotto, Global Family Banker FBO Mediolanum Treviso

“Credo che mai come in questo periodo iniziative benefiche che hanno al centro la scuola siano da perseguire a tutti i livelli: a maggior ragione a livello individuale. Ho tre figli in età scolare e universitaria, sono figlio di insegnanti e io stesso ho insegnato per un breve periodo. È un tema quindi a me caro.
E questo è il motivo che mi ha spinto a partecipare all’evento.

Quello che voglio dire a bambini e ragazzi è che ci vuole un po’ di sano spirito di iniziativa da parte loro nell’andare a reperire sul web – dai TED Talks ai canali tematici su YouTube – ciò che serve alla loro formazione, quando la didattica a distanza li costringe a stare a casa.”

 

 

Vorrei una scuola che insegni ai nostri figli il valore della vita, della solidarietà, della cultura.
Fulvio Annichiarico, Global Family Banker Banca Mediolanum, Family Banker Office Special Mestre

“Ho aderito all’iniziativa di Mission Bambini, in collaborazione con Fondazione Mediolanum, perché ritengo veramente importante e fuori dal comune aiutare le famiglie in difficoltà nel nostro Paese, affinché i loro figli possano agevolmente accedere all’istruzione scolastica in tutte le sue componenti.
L’istruzione e la cultura sono bisogni essenziali per la crescita dell’uomo; senza cibo e calore il nostro corpo muore, ma nell’ignoranza muore il nostro spirito. Una popolazione che ha ricevuto la giusta istruzione fa crescere la propria cultura e le proprie competenze in tutti i campi, migliorando lo stile di vita e l’educazione delle persone.

Io vorrei una scuola che accompagni i ragazzi a diventare adulti capaci, seri e competenti. Per questo vorrei che per la scuola fossero destinati fondi sufficienti per delle infrastrutture solide e sicure, per la formazione continua del corpo insegnante, che va valutato per la propria competenza e per il proprio impegno e stile educativo, e soprattutto per programmi di insegnamento che creino donne e uomini che portino in se stessi quei valori che possono fare crescere nel bene la società.”

 

 

La scuola è chiamata a essere in grado di trasmettere conoscenza, abilità e valori ‘più al passo con i tempi’.
Luca Zambon, Private Banker Manager Treviso

“Il mio desiderio di aderire all’iniziativa nasce dalla volontà di fare qualcosa di utile per gli altri e, visto che sono padre di tre figli, di dare un contributo alla crescita di coloro che saranno responsabili di questo mondo quando non ci sarò più. E in questo tema la scuola ha un ruolo certamente molto importante.

Dal mio punto di vista, sicuramente influenzato dalla realtà scolastica in cui vivono i miei figli, credo che ci sia bisogno di spazi più ampi, di palestre e spazio per sport all’esterno, di maggiori uscite e contatti con il territorio e di maggiore utilizzo di supporti informatici/digitali. Mi rendo conto che quanto scrivo, sebbene racchiuso in poche parole, richiede dei cambiamenti che sono difficili da attuare (sia da un punto di vista economico, ma anche da un punto di vista di cambio di abitudini mentali). Tuttavia, credo che sia, allo stesso tempo, una responsabilità della generazione che oggi può fare qualcosa (e certamente la mia generazione è quella chiamata in causa), anche partendo dalla semplice adesione all’iniziativa #RidisegniamoLaScuola.”

 

 

Vorrei una scuola in cui si possano vivere e sperimentare i valori dell’amicizia e della solidarietà.
Elisa Bussolo, Family Banker, Ufficio dei Consulenti di Alessandria – Regione Piemonte, Liguria e Valle d’Aosta

“Ho aderito all’iniziativa #RidisegniamoLaScuola poiché ritengo fondamentale il diritto all’istruzione e questa pandemia, oltre ad aver generato distanziamento fisico tra le persone, rischia di essere causa di un forte distanziamento culturale. Tutti i bambini e i ragazzi hanno diritto allo studio, indipendentemente dalla loro condizione economica, ed è nostro dovere sostenere le persone più fragili.

Io vorrei che ogni studente fosse felice di recarsi a scuola la mattina, vorrei una scuola che possa essere una palestra di vita. Perché il nostro futuro e quello del nostro Paese sarà nelle mani delle nuove generazioni, ma sta a noi dar loro gli strumenti ideali per rendere il mondo un mondo migliore.”

 

La scuola come luogo di accoglienza, inclusione e condivisione.
Andrea Seno, Family Banker e tesoriere del FBO di Mirano – Venezia

“Con i colleghi di Agenzia abbiamo aderito con entusiasmo all’iniziativa #RidisegniamoLaScuola perché pienamente consapevoli che, da sempre, cultura è emancipazione, cultura è libertà. La scuola, dunque, deve essere luogo di cultura intesa anche come accoglienza, esempio di inclusione e condivisione, dove poter coltivare le proprie potenzialità e aspirazioni.

Sogniamo una scuola che accolga gli alunni e gli insegnanti in locali sicuri e confortevoli, una scuola con maestri e professori motivati che trasmettano il loro amore per il sapere. I bambini sono il futuro, sta a noi adulti e alle Istituzioni garantire loro un presente sereno, anche con un adeguato supporto allo studio.”

 

 

La scuola di domani è la scuola di tutti, dove il talento viene coltivato e il merito riconosciuto.
Mauro Scaranello, in rappresentanza del Gruppo di Collaboratori del FBO di Saronno – Varese

“Siamo un gruppo di donne e uomini che credono che il loro ruolo di Family e Private Banker sia prima di tutto una professione al servizio delle persone. Giovani e meno giovani, ma tutti consapevoli che l’essenza della natura umana è nell’essere solidali. Un futuro solidale si costruisce alimentando la speranza che sia migliore, non solo per il singolo, ma per l’umanità intera. La speranza si fa voce attraverso la conoscenza e la conoscenza significa per prima cosa scuola.

La scuola di domani è la scuola dei bambini ma anche degli adulti, che sono chiamati a riversarvi la loro esperienza affinché nessuno resti indietro nella vitaÈ una scuola dove le nuove tecnologie si innervano sui valori della persona, dove il rispetto dell’altro viene prima di una foto postata in chat. È la scuola che si batte per il futuro del pianeta e per insegnare stili di vita sostenibiliÈ una scuola di cui non puoi farne a meno, perché getta ponti e non erige steccati. W la scuola!”

 

 

Una scuola dove ogni bambino e ragazzo possa esprimere se stesso serenamente.
Aurelio Zangheri, Wealth Advisor, Family Banker Office di Tolentino e Presidente del Consorzio Mediolanum di Tolentino – Macerata

“Ho aderito all’iniziativa poiché sono particolarmente sensibile nei confronti di progetti che coinvolgono i bambini e la loro istruzione. I bambini sono il nostro futuro e sono loro che potranno cambiare il mondo. Ogni bambino ha il diritto ad avere un’istruzione degna e completa. Solo l’istruzione dà la possibilità di essere liberi e consapevoli per fare le proprie scelte.

La scuola dovrebbe essere il luogo dove ci si dovrebbe sentire protetti e considerati e dove la propria opinione dovrebbe avere un peso. Il luogo dove la didattica e la socialità si fondono.”

 

 

La scuola come palestra di vita.
Vincenzo D’Ippolito, Family Banker Manager, coordinatore di 30 Family Banker e di due Uffici dei Consulenti Finanziari – Palermo

“Ho aderito all’iniziativa perché credo fortemente nel progetto #RidisegniamoLaScuola e nella Fondazione Mediolanum.
Ho chiesto ai miei collaboratori come vorrebbero fosse la scuola, come la immaginano per i bambini e i ragazzi e questa risposta è quella in cui mi rivedo e che mi ha colpito di più:

Immagino la scuola una palestra di vita che serva alle future donne e ai futuri uomini del domani a essere liberi di pensare e agire. Come diceva Maria Montessori: seminate nei bambini buone idee, perché, anche se oggi non le comprendono, un giorno fioriranno.”

 

 

Una buona ed efficiente didattica, per dare a tutti le stesse opportunità.
Lanfranco Ferroni, responsabile dell’Ufficio dei Consulenti Finanziari di Civitanova Marche – Macerata

“Mission Bambini è una fondazione italiana che da 20 anni si impegna per aiutare i bambini in difficoltà, perché sono loro il futuro del mondo. Non potrei essere più d’accordo ed è proprio per questo che ho deciso di aderire all’iniziativa e partecipare al loro evento #RidisegniamoLaScuola.

Per me è importante aiutare chi è meno fortunato di noi e io posso farlo proprio a partire dalla scuola: vorrei che avesse gli strumenti necessari per una buona ed efficiente didattica, che sia per tutti e che dia a ciascuno studente le stesse opportunità.”

 

 

Vai sulla nostra pagina dedicata e scopri come anche tu puoi lasciare un segno con la nostra matita Perpetua.
#RidisegniamoLaScuola, insieme!

Le famiglie alla prova della pandemia: esperienze, problemi e possibili risposte

#covid-19, #educazione italia

Nella quarta e ultima puntata del ciclo di eventi live “Le nuove sfide educative” abbiamo parlato dell’impatto della pandemia sulle famiglie e di quali politiche si potrebbero adottare per supportarne le capacità educative.

Il quarto appuntamento con le nuove sfide educative è andato live su Facebook martedì 20 ottobre, alle 18.00. Leggi la sintesi della puntata »

 

 

 

I contenuti che seguono sono una sintesi di quanto emerso dalla discussione con: Chiara Saraceno, Honorary Fellow, Collegio Carlo Alberto di Torino, co-coordinatrice Alleanza per l’Infanzia; Alfredo Ferrante, Dirigente coordinatore del servizio “Promozione dei servizi per la famiglia, relazioni internazionali e comunitarie” del Dipartimento Politiche della Famiglia – Presidenza del Consiglio dei Ministri; Emma Ursich, Segretario generale Fondazione The Human Safety Net di Generali; Jolanda Restano, Co-founder FattoreMamma e Filastrocche.it.
Il live talk, moderato da Fabio Colombo di Le Nius, ha incluso anche due racconti dal campo, introdotti da Alberto Barenghi, Responsabile Ufficio Progetti Mission Bambini: protagoniste Flavia Bernardi, Pedagogista Cooperativa La Grande Casa, Sesto San Giovanni (MI), e Simona Lionetto, Sociologa e counselor professionista Cooperativa Solidee (NA).

 

Le famiglie durante il lockdown

A causa dello sconvolgimento della scuola e delle altre attività educative dovuto alla pandemia, le famiglie si sono ritrovate sovraccariche di doveri e responsabilitàsenza tuttavia poter sostituire la scuola né negli insegnamenti formali né nella dimensione sociale, che è tale proprio perché esterna alla famiglia. Venendo a mancare questo aspetto, che permette ai ragazzi di imparare a muoversi in un mondo sconosciuto, uno degli impatti negativi del lockdown è stato quello di rafforzare la dipendenza di bambini e adolescenti dalla famiglia.

Dall’altro lato, i genitori non sono stati accompagnati in maniera adeguata in questa situazione del tutto inedita. Sono molte le famiglie che si sono sentite sole e isolate durante il lockdown. Questa condizione le ha spinte a cercare di unirsi e, con idee originali, a costruire occasioni di condivisione grazie anche al digitale, dimostrando una forte resilienza.
Una survey condotta da FattoreMamma durante il lockdown ha evidenziato una netta spaccatura tra le mamme che vivevano il lockdown e il prossimo futuro con estrema preoccupazione (il 50%) e quelle che invece mostravano più fiducia, vivendo la situazione giorno per giorno (l’altro 50%).

Le aziende hanno spesso messo a disposizione strumenti per aiutare le famiglie nel loro approccio con il digitale e con la didattica a distanza. Anche il Dipartimento per le politiche della famiglia, struttura interna alla Presidenza del Consiglio, ha offerto attività online di supporto ai genitori, come ad esempio il progetto #CiStoDentro, nuova sezione del sito del Dipartimento dedicata ad attività, consigli, interviste a esperti.

Un ruolo di primo piano nell’accompagnare i genitori è stato assunto dagli enti del Terzo Settore, che hanno organizzato per i genitori percorsi di formazione al digitale e hanno reso disponibili device e strumenti. La nostra stessa Fondazione ha donato tablet e connessione internet a oltre 600 studenti di famiglie fragili, partendo con questa attività già a marzo, anche grazie al sostegno di Fondazione The Human Safety Net di Generali. Durante il lockdown è nata anche la piattaforma Bambini Patapum, che ha offerto ai genitori preziosi consigli e un’ampia gamma di proposte per laboratori e attività da svolgere in casa con i bambini da 0 a 6 anni.

 

Le disuguaglianze tra le famiglie e dentro le famiglie

Come ormai sappiamo, la pandemia ha acuito le disuguaglianze tra le famiglie e dentro le famiglie. I nuclei che più avrebbero avuto bisogno di sostegno ne sono spesso rimasti privi. Non solo per la mancanza di strumenti digitali (tablet, computer, connessione internet), ma anche per il ridotto spazio disponibile: il 40% dei minorenni in Italia vive infatti in condizioni di sovraffollamento.

Le situazioni più difficili da gestire sono state quelle di maggiore fragilità, come le famiglie con ragazzi disabili, che hanno sofferto anche della chiusura dei servizi educativi loro dedicati e che, per questo motivo, oggi dovrebbero essere gli ultimi a rinunciare alla didattica in presenza.

Oltre ad aumentare le disuguaglianze tra famiglie, la pandemia ha contribuito ad aumentare anche le disuguaglianze interne, a discapito delle donne. Durante e dopo il lockdown, a sopportare il lavoro di cura e responsabilità familiare sono state soprattutto le madri, nonostante anche i padri abbiano incrementato il loro contributo.

Inoltre, a differenza della crisi del 2008, in cui la disoccupazione ha colpito settori caratterizzati da manodopera maschile (ad esempio il manifatturiero), oggi sono in crisi soprattutto il commercio, il turismo e il terziario, ambiti di tipica occupazione femminile. Il tasso di occupazione delle donne, già molto basso in Italia rispetto alla media europea, rischia di ridursi ulteriormente, in particolare tra le persone con minore qualifica.

Già nel periodo pre-pandemia, il 20-25% delle donne italiane ogni anno lasciava il lavoro per motivi familiari. Secondo i dati dell’ispettorato del lavoro, tre donne su quattro tra quelle che escono volontariamente dal mercato del lavoro lo fanno per ragioni legate alla gestione dei figli. Si teme che questi dati peggioreranno ulteriormente per effetto della pandemia.

La mancanza di un supporto da parte di nonni e babysitter e la crisi attuale che sta colpendo in maniera particolare l’occupazione femminile hanno quindi peggiorato la condizione delle donne e rischiano di aggravare ulteriormente la disparità di genere.

 

Politiche a sostegno delle famiglie

Durante il lockdown sono state varate misure straordinarie ed emergenziali per far fronte alla situazione, come il congedo straordinario e il bonus babysitting. Tuttavia, la pandemia ha contribuito a rendere evidente l’esigenza di una politica della famiglia più strutturale, che prenda in considerazione diversi aspetti e problematiche.

Con questo obiettivo a giugno il Consiglio dei Ministri ha approvato il disegno di legge proposto dalla Ministra per le pari opportunità e la famiglia, Elena Bonetti, e dalla Ministra del lavoro e delle politiche sociali, Nunzia Catalfo, recante “Deleghe al governo per l’adozione dell’assegno universale e l’introduzione di misure a sostegno della famiglia” (anche detto Family Act): un disegno organico di misure pensate per le famiglie con figli.

Il Family Act mira a costruire un quadro normativo organico che comprenda al suo interno diversi intenti: sostegno alla genitorialità e alla funzione sociale ed educativa della famigliacontrasto alla denatalitàsupporto alla conciliazione tra tempi di lavoro e tempi domestici, soprattutto per le donne.

L’attività parlamentare è ora concentrata sull’assegno unico universale, che dovrebbe consistere in una sintesi di varie provvidenze di tipo economico, con l’obiettivo di ricondurre a un unico assegno tutti i bonus per i ragazzi e le famiglie.

 

Patti educativi e ruolo del terzo settore

A fronte di questi interventi, che comunque entreranno solo gradualmente in vigore esercitando i loro effetti nel medio-lungo periodo, è necessario che diversi attori si prendano carico del sostegno alle famiglie.

Tra questi certamente le scuole che, pur con tutte le buone intenzioni e le dovute eccezioni, spesso faticano ad assolvere a questo compito, ancor più in tempo di pandemia.
I cosiddetti Patti Educativi di corresponsabilità, che dovrebbero appunto servire a coinvolgere i genitori nella condivisione di intenti educativi e pedagogici, sono spesso sottoscritti senza una vera partecipazione, come un fardello burocratico a cui adempiere.
Questa può invece essere l’occasione per dare nuovo valore a questi patti, coinvolgendo davvero le famiglie, impegnandosi per capire insieme a loro cosa sono, a cosa servono, e quali sono gli impegni della scuola e quali quelli della famiglia, il tutto a beneficio di bambini e ragazzi.

Altro soggetto determinante in questa fase può essere il terzo settore. Spesso sono proprio gli enti di terzo settore, che gestiscono diversi servizi per l’infanzia e per bambini e ragazzi, ad avere un contatto più stretto con le famiglie e ad avere tra i loro obiettivi quello di un intervento che le coinvolga.
Vanno in questa direzione le testimonianze portate da Flavia Bernardi della Cooperativa La Grande Casa di Sesto San Giovanni (MI) e da Simona Lionetto della Cooperativa Solidee di Napoli, entrambe partner di Mission Bambini all’interno del progetto “Ora di Futuro” promosso da Generali Italia e The Human Safety Net.

Più in generale, tutti i servizi educativi della nostra Fondazione, pur rivolti in primis a bambini e ragazzi, prevedono sempre più il coinvolgimento anche delle famiglie. Per contrastare la povertà educativa che caratterizza molti contesti del nostro Paese, è infatti indispensabile favorire il potenziamento delle competenze genitoriali e accompagnare i genitori nella sfida educativa. Ecco allora che nell’ambito dei nostri interventi, come ad esempio nel progetto “Servizi 0-6: passaporto per il futuro” finanziato da Con i bambini, ai genitori vengono proposti momenti informali di incontro e scambio di esperienze, laboratori educativi e anche veri e propri percorsi di accompagnamento nei casi di maggiore fragilità.

 

Famiglie al tempo della pandemia

Con la pandemia le famiglie hanno dovuto sviluppare un rapporto completamente nuovo con il tempo.
Nelle varie fasi di questo 2020 si sono trovate a gestire tre diversi periodi caratterizzati da una gestione del tempo diversa.

Nel primo periodo di lockdown hanno affrontato un tempo sospeso, una grande quantità di ore da passare insieme in uno spazio limitato, spesso senza avere gli strumenti per poterlo fare in maniera costruttiva ed educativa per i ragazzi.

La seconda fase di giugno è stata caratterizzata da una volontà di recuperare il proprio tempo lavorativo, individuale e sociale. L’apertura dei campi estivi ha consentito un po’ di respiro per genitori e bambini, che a settembre sono invece piombati nel tempo della rassegnazione. Le continue e diverse decisioni politiche, l’incapacità di prevedere la situazione e l’incertezza in cui continuiamo a vivere fa sì che le famiglie si siano arrese all’impotenza di fronte al loro tempo.

Ora il rischio di questa rassegnazione è che vada a nuocere ai meccanismi educativi e familiari su cui si basa lo sviluppo dei ragazzi. Oggi è fondamentale che le famiglie vengano supportate dalla politica, dal terzo settore, dalle aziende e che il loro ruolo educativo non venga sottovalutato, ma anzi sostenuto con una particolare attenzione alle situazioni di maggiore fragilità.

Insieme abbiamo aiutato oltre 2.000 studenti in difficoltà

#educazione italia, #eventi

Nel fine settimana del 19 e 20 settembre siamo tornati nelle librerie laFeltrinelli con la II edizione del Banco dei Desideri. E ora siamo pronti a raccontarti com’è andata.

 

Il risultato: un #bancodeidesideri pieno di circa 10.000 articoli per la scuola

Anche quest’anno, in 49 librerie laFeltrinelli, è stato possibile acquistare materiale scolastico e, insieme, libri, giochi educativi e vari prodotti di cartoleria da regalare agli studenti più fragili.
E così, al termine della nostra iniziativa, siamo riusciti a raccogliere circa 10.000 articoli per la scuola, il gioco e la lettura, che abbiamo consegnato a 7 scuole del territorio e a oltre 2.000 bambini e bambine, dai 3 ai 14 anni, provenienti da famiglie in condizioni di povertà economica e disagio sociale.

 

Il nostro grazie: un #bancodeidesideri è anche pieno di partner, volontari, donatori

Grazie a laFeltrinelli, per aver sostenuto l’iniziativa mettendo a disposizione la sua catena commerciale, coprendo i costi di produzione dei materiali promozionali distribuiti all’interno dei punti vendita e contribuendo anche con una donazione.

Grazie ai volontari, che sono stati instancabilmente presenti nelle librerie laFeltrinelli nel fine settimana del 19 e 20 settembre e che sono stati il volto e il cuore dell’iniziativa.

Grazie a tutti quanti hanno partecipato regalando un libro, una penna, un quaderno.

Insieme abbiamo permesso agli studenti in difficoltà di tornare a scuola come i compagni: con tutto il necessario per studiare, giocare, crescere.

 

Credit foto: Roberto Morelli.

#RidisegniamoLaScuola con Jacaranda: l’istruzione come nutrimento per la crescita personale

#educazione italia, #volontariato

Tre ragazze con attitudini e passioni diverse, ma unite da una grande amicizia e da un’idea, divenuta realtà durante il lockdown: ascoltare i desideri delle persone, trasformarli in creazioni artistiche e allo stesso tempo fare del bene.
Ecco come con il progetto Jacaranda Charity Valentina, Cristina e Barbara hanno iniziato a ridisegnare la scuola insieme a noi.

 

Le ragazze di Jacaranda Charity: un progetto nato da un desiderio comune

La storia della nostra amicizia è nata anni fa, precisamente al liceo, ricorda Valentina Ferron, una delle tre fondatrici. Siamo sempre state molto diverse tra di noi, ma questa diversità ha reso ancora più speciale il nostro rapporto.

 

Così Cristina – creativa del gruppo e amante del ricamo -, Barbara – precisa, versatile e maga della tavoletta grafica -, e Valentina – biologa con la passione del disegno a matita -, hanno unito le loro diversità per dare vita a Jacaranda Charity.

Il nostro progetto è nato da un desiderio comune, che durante il periodo di lockdown ha avuto modo di concretizzarsi, continua Valentina. Gli studi artistici ci hanno permesso di sviluppare la nostra creatività, che in questo caso è diventata protagonista e strumento della nostra attività.

L’idea di Jacaranda è infatti quella di realizzare disegni, ricami e stampe, il ricavato della cui vendita sarà destinato a progetti umanitari che a tutte loro stanno a cuore.

Ed è così che Valentina, Cristina e Barbara si sono avvicinate alla nostra Fondazione e ai nostri progetti, primo fra tutti #RidisegniamoLaScuola: in questo momento così difficile, sembra che l’istruzione sia stata messa un po’ in secondo piano; noi vogliamo evidenziare l’importanza della scuola, sia per una crescita culturale, ma soprattutto personale.

 

 

Jacaranda, una metafora per la scuola di oggi

Il nome Jacaranda deriva da una pianta originaria delle regioni tropicali del Sud America, caratterizzata da una chioma colorata che abbellisce i paesaggi, dando respiro a tutti gli esseri viventi.

Il nostro progetto, infatti, – racconta Valentina – si basa proprio su questa idea: raccogliendo i desideri delle persone, restituiamo loro qualcosa di bello e allo stesso tempo aiutiamo chi ne ha più bisogno.

Jacaranda racchiude in sé una metafora ora più che mai attuale: come la pianta raccoglie il nutrimento dal terreno e lo trasforma in una bellissima chioma rigogliosa, così la scuola dona il nutrimento ai suoi alunni, che lo fanno proprio e lo restituiscono sotto forma di domande, pensieri e idee.

Chiediamo a Valentina: come possiamo ridisegnare la scuola? Sviluppando il pensiero creativo. La creatività è un’abilità che va allenata e curata con tanta pazienza. È un forte mezzo che può aiutare ognuno di noi a vedere le cose da una diversa prospettiva.

Proprio per questo motivo è importante partire dal principio, dai bambini. Vorremmo una scuola che riesca ad aiutare i più piccoli a coltivare il loro lato creativo, continua Valentina. Sarebbe bello dare spazio al “fatto a mano”: bisogna farli sperimentare, dando loro la possibilità di essere stimolati e permettendogli di comprendere ciò che li circonda.

 

 

E tu come vorresti che fosse la scuola del futuro?
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#RidisegniamoLaScuola, insieme!