Lasciti solidali: un gesto che cresce, nonostante le paure del presente

Secondo l’ultima ricerca condotta dal Comitato Testamento Solidale insieme a Walden Lab e VITA, i lasciti testamentari in Italia sono aumentati del 12% tra il 2020 e il 2024. Un segnale che racconta come, anche nei momenti più difficili, la generosità degli italiani continui a guardare al futuro.


Un’Italia che non smette di credere nella solidarietà

Viviamo tempi complessi, segnati da guerre, crisi climatiche e incertezze economiche. Eppure, in mezzo a queste difficoltà, tanti italiani scelgono di lasciare un segno concreto di speranza: un lascito solidale.

La ricerca, presentata a Roma in occasione della Giornata Internazionale del Lascito Solidale del 13 settembre, ci racconta un fenomeno in crescita, ma anche le paure che oggi frenano molti. La percentuale di chi pensa di inserire un lascito nel proprio testamento è scesa dal 18% al 15%, mentre cresce il timore di togliere qualcosa ai propri cari.

Eppure, la verità è un’altra: la legge tutela sempre la quota destinata agli eredi, e il lascito riguarda solo la parte “disponibile” del patrimonio.

Come ricorda Flavia Fiocchi, Consigliere nazionale del Notariato:

“Non serve avere grandi patrimoni. Anche un piccolo gesto può trasformarsi in un grande atto di amore verso le generazioni future, senza intaccare i diritti dei propri familiari.”


I dati delle organizzazioni: un aiuto che conta sempre di più

Per le organizzazioni non profit, i lasciti rappresentano un sostegno concreto che trasforma la generosità di oggi in opportunità per domani.
Negli ultimi cinque anni:

  • la quota di ONP che hanno ricevuto almeno un lascito è salita dal 61% al 77%;
  • il peso dei lasciti nelle raccolte fondi è quasi raddoppiato, dall’8% al 14%;
  • la maggior parte dei lasciti arriva in denaro o beni mobili, con grande fiducia lasciata alle associazioni per decidere come utilizzarli al meglio.

“Dal 2020 al 2024 i lasciti solidali sono cresciuti in maniera significativa – sottolinea Rossano Bartoli, Presidente della Lega del Filo d’Oro e Portavoce del Comitato –. Questo dimostra che gli italiani hanno capito quanto il proprio gesto possa diventare una scelta strategica per il futuro del non profit”.


Non solo grandi patrimoni: la forza dei piccoli gesti

Se è vero che le grandi organizzazioni stanno crescendo nella capacità di attrarre lasciti, la maggioranza delle donazioni arriva ancora da cittadini comuni. Non servono grandi ricchezze: un lascito può essere un bene, un oggetto caro, una piccola somma di denaro.

Quello che conta non è l’entità, ma il significato: lasciare un segno di sé che continui a fare del bene anche domani.


La cultura del lascito: un cammino da costruire insieme

Molte associazioni non hanno ancora avviato campagne di sensibilizzazione sui lasciti, soprattutto quelle più piccole. Mancano spesso risorse, figure dedicate e strumenti adeguati. Ma cresce la consapevolezza che parlare di lasciti significhi parlare di futuro, di fiducia, di un atto che unisce famiglia e solidarietà.


Guardare avanti con fiducia

Il 76% delle organizzazioni si aspetta un’ulteriore crescita dei lasciti nei prossimi anni. Le nuove generazioni di anziani sono più informate, più sensibili ai temi sociali e ambientali, e spesso hanno vissuto esperienze di volontariato.

Il futuro, quindi, nonostante le paure, porta con sé una certezza: la solidarietà continua a crescere, e il lascito solidale è una delle forme più forti per tenerla viva.


Vuoi saperne di più?

👉 Scarica la Guida ai Lasciti Solidali di Mission Bambini

 Oppure contatta Chiara Parisi che sarà felice rispondere alle tue domande e darti le informazioni utili per fare un lascito in serenità.

Chiara Parisi – Responsabile lasciti testamentari di Mission Bambini

Email: chiara.parisi@missionbambini.org

Telefono: +39 366 7537063

Per il suo Compleanno, Giuseppe ha scelto il regalo più bello: un aiuto per i bambini cardiopatici

Quando a Matteo, il nostro bambino, sono state diagnosticate due cardiopatie congenite, io e mia moglie Marta abbiamo vissuto mesi pieni di paura, incertezza e dolore. Nessun genitore è mai pronto ad affrontare una notizia così.

Grazie alla straordinaria professionalità dei medici dell’Ospedale Niguarda di Milano, Matteo è stato operato e oggi sta bene. Ogni suo sorriso, ogni suo respiro, è il dono più grande che potessimo ricevere.

Da quel momento, ogni occasione speciale — soprattutto il mio Compleanno — ha assunto un significato nuovo e profondo. Non riesco a smettere di pensare a tutti quei bambini, nati in contesti difficili, che non hanno la stessa possibilità di cura che Matteo ha avuto.

Per questo ho deciso di trasformare il mio Compleanno in un gesto d’amore: una raccolta fondi per il programma Cuore di Bimbi di Mission Bambini, che ha l’obiettivo di salvare la vita dei bambini cardiopatici dei Paesi più poveri.

Il mio desiderio è semplice, concreto: vorrei dare a un altro bambino malato di cuore la possibilità di ricevere cure salvavita e alla sua famiglia la stessa speranza che noi abbiamo avuto.

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