Educazione e cure per dare a tutti i bambini nuove opportunità di vita

#educazione estero

Nella Giornata Mondiale dell’Africa facciamo girare il mappamondo e arriviamo fino al continente dalle mille diversità etniche e culturali, per raccontare da vicino come restiamo concretamente vicini ai bambini nel mondo.

 

Un’educazione a tutto campo

Consentire l’accesso a un’istruzione di qualità al maggior numero di bambini, ma anche garantirgli almeno un pasto al giorno, che spesso è l’unico bilanciato della giornata. È questo l’obiettivo primario dei nostri progetti in ambito educativoed è così che diamo a migliaia di bambini e bambine la possibilità di avere accesso a un percorso educativo che duri nel tempo. In alcuni casi, inoltre, l’impatto di una migliore educazione si riflette anche in una diminuzione di matrimoni e gravidanze precoci in bambine e ragazze, in una riduzione della criminalità e della diffusione dell’HIV.

Per i bimbi più piccoli e vulnerabili che vivono in Eritrea, Etiopia, Kenya e Uganda tutto inizia dalla possibilità di accedere alla scuola dell’infanzia: così possono ricevere tutti gli strumenti di cui avranno bisogno per iniziare la scuola dell’obbligo.

 

 

 

Terminata la scuola dell’infanzia, il percorso educativo prosegue con l’istruzione primaria di base, soprattutto per coloro che vivono nelle zone rurali o urbane marginalizzate. In alcuni casi, se i bambini abitano in località distanti dalla scuola, se sono orfani o se non è sicuro per loro rientrare a casa la sera, ricevono alloggio e almeno 3 pasti al giorno all’interno di boarding school e vengono inseriti in attività di sostegno allo studio e ricreative.

In altri Paesi, come in Camerun, Etiopia e Guinea Bissau, i ragazzi più grandi possono avere accesso alla scuola secondaria e proseguire così il loro percorso di studi. Inoltre, in Uganda, sempre più ragazze hanno la possibilità di continuare a studiare grazie al programma con cui promuoviamo l’educazione secondaria femminile.

 

 

Ci sono, infine, ma non per importanza, i bambini di strada di Kinshasa, nella Repubblica Democratica del Congo: accusati di stregoneria, talvolta ex bambini soldato, vengono ogni giorno sottoposti a violenza fisica e psicologica. In partenariato con l’OSEPER, li ospitiamo in un centro di accoglienza e li motiviamo a cambiare stile di vita: dopo aver ricevuto pasti, cure urgenti e nozioni base di alfabetizzazione, possono infatti cominciare un percorso di riunificazione familiare o di accompagnamento all’autonomia, e corsi di formazione scolastica e professionale.

Di questo progetto abbiamo parlato nel webinar Racconti dal campo: i bambini di strada di Kinshasa. Guardalo qui »

 

 

Cure e prevenzione per i bambini dei Paesi più poveri

Come afferma il Dott. Muhoozi Rwakaryebe, cardiochirurgo presso l’Uganda Heart Institute, in una recente intervista al mensile VITA, “il 2020 è stato un anno molto critico, ma abbiamo comunque continuato ad operare quanti più bambini possibile anche grazie al sostegno ricevuto da Mission Bambini. Questo ponte con l’Italia ci ha resi un’équipe capace di salvare il cuore dei bimbi.

Ed è proprio per continuare a far battere il cuore dei bambini che, nel 2005, è nato il programma Cuore di Bimbi, con l’obiettivo di ridurre la mortalità di minori affetti da malattie cardiache congenite o acquisite attraverso operazioni salvavita e un programma di prevenzione che, a oggi, ha permesso di visitare circa 14.000 bambini.

Per rendere ancora più saldo il ponte con l’Africa, favoriamo anche l’aspetto formativo: il nostro desiderio è che gli ospedali partner locali diventino sempre più autonomi nel realizzare efficacemente diagnosi, interventi e follow-up su minori affetti da cardiopatia. Negli ultimi quattro anni questo è stato possibile finanziando 4 borse di studio, che hanno permesso di fornire ulteriore specializzazione nella cardiochirurgia pediatrica a un cardiochirurgo, due anestesiste e un cardiologo che oggi lavorano insieme presso l’ospedale partner in Uganda.

 

 

Oltre al Programma Cuore di Bimbi, insieme a Mission Bambini Switzerland, sosteniamo e supportiamo il potenziamento dei servizi di cardiologia pediatrica, di ostetricia e ginecologia presso il Luisa Guidotti Hospital, in Zimbabwe.

Infine, tra il 2019 e il 2020, interamente finanziata dalla Fondazione svizzera è stata la ristrutturazione del reparto di pediatria del Dr. Ambrosoli Memorial Hospital in Uganda. L’ospedale ha tra i suoi obiettivi quello di garantire al maggior numero di persone l’accesso a servizi sanitari di qualità, con particolare attenzione alle fasce più povere e vulnerabili della popolazione, come mamme e bambini.

Grazie agli interventi effettuati, le strutture sono state riqualificate a beneficio di 10.000 bambini che vengono ricoverati ogni anno nel reparto di pediatria.