#viciniaibambini, anche in Turchia e Siria
Siamo di fronte a una vera e propria emergenza.
Nella notte tra domenica 5 e lunedì 6 febbraio c’è stato un forte terremoto, di magnitudo 7.8, tra il sud della Turchia e il nord della Siria.
L’epicentro del primo terremoto, a cui sono seguite altre scosse, è stato poco a nord della città di Gaziantep, nella Turchia meridionale, a circa 90 chilometri dal confine siriano.
Si stimano, a pochi giorni da questo tragico evento, oltre 21mila vittime, 24 milioni di persone coinvolte e 5 mila bambini e bambine rimasti soli, senza famiglia. Numeri destinati a crescere.
Il numero degli sfollati sta diventando incontenibile e la situazione è resa ancora più drammatica dal freddo intenso. In queste ore difficili si continua a scavare, ma ora è necessario aiutare chi si è salvato da questa tragedia ma ha perso tutto.
Emergenza terremoto: insieme, per dare aiuti concreti
Ci siamo subito attivati per portare aiuti concreti alla popolazione, in particolare alle famiglie e ai bambini nella città di Gaziantep, epicentro del sisma in Turchia. Ci siamo organizzati, con l’aiuto e la collaborazione di Fondazione Progetto Arca, per far arrivare in loco beni di prima necessità come coperte, sacchi a pelo, vestiti pesanti e kit igienici, e per assicurare la distribuzione di pasti caldi.
Tutto questo perché, anche in un momento buio, bambini e bambine possano ritrovare la serenità che meritano.
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