Passaporto per il futuro: un timbro per far decollare il futuro dei più piccoli
IL PROBLEMA IN NUMERI
24,7%
La percentuale di chi in Italia trova posto in un servizio educativo per la prima infanzia, a fronte di un obiettivo europeo del 33%.
Durata:
3 anni (2018-2021)
Luogo:
Badolato (CZ), Bagheria (PA), Catania, Lecce, Marcheno (BS), Milano, Napoli, Novara, Palermo, Roma, Sanluri (SU)
Beneficiari:
- Bambini di età 0-6 anni, che vivono in contesti caratterizzati da povertà ed emarginazione e che per questo motivo rischiano di essere destinati a un futuro privo di opportunità educative e di crescita.
- Famiglie, che, in condizioni di forte disagio economico e sociale, hanno bisogno di una rete di protezione per far fronte alla crescita materiale ed educativa dei figli.
- Servizi educativi per l’infanzia, che necessitano di un supporto per essere davvero accessibili, sostenibili, inclusivi.
Sostenuto da:
Impresa sociale Con i Bambini, nell’ambito del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile
In collaborazione con:
Partner:
Associazione C.E.L.U.S, Associazione Kala Onlus, Associazione Talità Kum, Cooperativa Sociale Fraternità Impronta, Cooperativa Sociale La Cicogna, Cooperativa Sociale L’accoglienza Onlus, Cooperativa sociale L’Impronta, Cooperativa sociale Pueri, Cooperativa Solidee, Fondazione Aquilone Onlus, GERICO Cooperativa sociale, Istituto Madonna di Bonaria delle Figlie di M. Ausiliatrice.
Risultati:
dal 2018 al 2021 sono 1.500 i bambini di età 0-6 anni, a cui sono state offerte opportunità educative di qualità, grazie al coinvolgimento di 11 asili nido e 7 scuole dell’infanzia distribuite sul territorio italiano. Al tempo stesso, con il progetto Passaporto per il futuro, si sono resi accessibili, sostenibili e inclusivi i servizi educativi e si è contribuito allo sviluppo di una comunità educante – una rete di protezione per intercettare i bisogni delle famiglie, accompagnarle e offrire loro un sostegno alla genitorialità. Solo costruendo contesti educativi adeguati, infatti, tutti i bambini, anche i più fragili e in difficoltà, possono essere protagonisti di un progetto di crescita e di cura a 360°.