Missione Uganda. Con noi anche Daria Bignardi
Un viaggio straordinario tra cura, dedizione e impegno. La nostra ultima missione in Uganda ha visto la presenza straordinaria sul campo del nostro Direttore Generale Stefano Oltolini, partito per vivere in prima persona l’esperienza accanto al team medico e ai bambini.
Con noi, anche Daria Bignardi, che ha scelto di raccontare questa esperienza sul campo: incontri e scambi con il team medico, la complessità degli interventi chirurgici che salvano la vita dei piccoli pazienti e la bellezza nell’essere circondata da migliaia di bambini che, giorno dopo giorno, costruiscono un futuro grazie all’istruzione.
Un grazie speciale va anche a Fondazione Mediolanum, nostro storico partner, per averci sostenuto in questa missione.
❤️🩹 Nel cuore dell’Uganda: tra bisturi e fili di sutura si intesse la speranza



La missione Cuore di bimbi è partita con un obiettivo preciso: salvare la vita di 10 bambini affetti da gravi cardiopatie congenite. A Kampala, presso il Mulago Hospital, i nostri medici volontari hanno operato giorno dopo giorno con dedizione, professionalità e cuore.
“I nostri medici volontari tra poco entreranno in sala operatoria per eseguire il primo intervento a cuore aperto. Sono molto teso, ma anche pieno di fiducia” ha raccontato Stefano Oltolini il primo giorno, mentre assisteva alle fasi preparatorie del team medico prima degli interventi.
Ogni giorno, in base alla complessità dei casi, uno o due bambini venivano portati in sala operatoria. L’obiettivo era chiaro, ma il valore umano andava ben oltre i numeri.
📚 Kitanga: dove l’istruzione è una forma di cura






Dopo i primi giorni a Kampala, la missione è proseguita verso sud, a Kitanga, dove Mission Bambini da anni sostiene la St. Clelia School. Un luogo in cui l’istruzione cambia il destino di centinaia di bambini, in particolare tante bambine, attraverso programmi dedicati per prevenire l’abbandono scolastico precoce.
Ad accogliere il team, più di mille bambini in festa: sorrisi, canti e danze hanno reso l’arrivo un momento indimenticabile.
Anche in questa tappa la presenza di Daria Bignardi è stata preziosa. Le sue parole, registrate durante il viaggio, restituiscono con semplicità e forza l’essenza di questa esperienza:
Una volta rientrata in Italia, Daria ha raccontato in maniera più estesa l’esperienza vissuta con noi.
Nel suo articolo pubblicato su Vanity Fair, che puoi leggere qui, ha condiviso emozioni, incontri e riflessioni con uno sguardo personale e toccante, testimoniando la bellezza e l’umanità profonda incontrate in missione.
« [I medici italiani] la sera in cui sono arrivati, sotto il diluvio tropicale, sono corsi all’ospedale per decidere le operazioni della mattina dopo. I medici locali, soprattutto le tostissime cardiologhe ugandesi, nonostante l’orario aspettavano i colleghi italiani per discutere i casi dei bimbi, mostrare le ecografie, stabilire le priorità.»
📈 Non numeri, ma vite: il bilancio della missione
Al termine della missione, 9 bambini sono stati operati con successo. Un numero leggermente inferiore al previsto, ma ogni intervento ha richiesto grande cura, preparazione e responsabilità.
“Per noi non sono numeri: sono vite. Sono cuori che ricominciano a battere, finalmente sani,” ha dichiarato Stefano Oltolini.
Anche a Kitanga, il futuro si costruisce giorno dopo giorno: vedere i bambini tra i banchi di scuola, pieni di entusiasmo e voglia di imparare, ci ha ricordato che la cura passa anche dall’istruzione.
♥️ Guardiamo avanti, insieme
La missione in Uganda si è conclusa, ma il nostro lavoro continua. Stiamo già preparando la prossima e, per poter salvare altri bambini, abbiamo bisogno del sostegno di chi crede, come noi, che ogni bambino meriti un futuro.








👉 Aiutaci a salvare altri bambini con una cardiopatia congenita
Ogni gesto conta. Ogni battito salvato è una vita che può ripartire.