Dietro le quinte: come nasce una missione Cuore di bimbi

Dietro ogni missione del programma Cuore di bimbi di Mission Bambini c’è un lungo e meticoloso lavoro di preparazione. A raccontarcelo è Guido Giambastiani, Project Manager del programma, che tra un viaggio e l’altro ci ha spiegato come vengono organizzate queste importanti missioni umanitarie.

La scelta delle aree di intervento

“Le aree in cui operare vengono individuate su indicazione del Direttore Scientifico, il Dottor Stefano Marianeschi, che instaura contatti con realtà sanitarie locali bisognose di supporto – ci racconta Guido.

Nel caso del Nepal, per esempio, il contatto è nato grazie alla collaborazione con l’associazione Save the Heart, che ha un forte legame con l’Italia. Il Presidente Anil Bhattarai, e il Segretario Generale Sher Rana, hanno entrambi vissuto in Italia e in particolare Anil si è formato presso ospedali universitari italiani. Inoltre, è stato beneficiario di una borsa di studio presso l’Iinternational Heart School, un ente formativo sostenuto da Mission Bambini, che ogni anno offre opportunità a un professionista sanitario specializzato in cardiologia”.

La complessità organizzativa

L’organizzazione di una missione Cuore di bimbi è un processo complesso che richiede un’attenta pianificazione e il coordinamento di numerosi aspetti. Lo staff di Mission Bambini si occupa di tutto, dalla gestione dei visti per il paese di destinazione alla preparazione del materiale medico, dai contatti con altre ONG locali e con l’Ambasciata d’Italia in loco alla pianificazione degli incontri sul campo. Ogni dettaglio è curato con estrema precisione per garantire il successo della missione.

Il team sanitario

Il personale sanitario coinvolto varia in base alle necessità dell’ospedale di destinazione.
“Nel caso del Nepal, la struttura ospedaliera è ben attrezzata dal punto di vista tecnologico, ma necessita di supporto nella gestione post-operatoria e nella terapia intensiva. – ci riferisce Guido.

Per questa missione in particolare il team era composto da un cardiochirurgo, una cardiologa, due anestesisti, due infermieri di terapia intensiva e un perfusionista. Tutti volontari e volontarie per Mission Bambini”.

Nel corso di un anno, infatti, circa 50 specialisti sanitari volontari partecipano alle missioni di Cuore di bimbi, per un totale di circa 80 partenze, considerando che alcuni e alcune di loro viaggiano addirittura più volte.

Guido Giambastiani (al centro) e il team sanitario durante una missione in Nepal nel 2024

Una speranza per i bambini

Ogni missione rappresenta una speranza concreta per i bambini affetti da gravi cardiopatie. Grazie a Cuore di bimbi, all’impegno di tante persone che rendono possibile tutto questo complesso sistema e alla generosità dei nostri donatori, centinaia di piccoli pazienti possono ricevere le cure necessarie.

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